Approfondimenti

Fonseca chiede rispetto

a cura di Matteo Bianchetti
Redazione de Il Legionario
inserita 3 anni fa
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Presupposto: l’arbitraggio scandaloso condotto da Maresca in Roma - Sassuolo non è e non deve essere un alibi per non aver raggiunto i 3 punti.

Questo viene dimostrato dal fatto che, nonostante i torti subiti, i giallorossi in campo hanno lottato fino alla fine, senza arrendersi e senza recriminare, provando a mettere dentro la rete un pallone che di entrare non aveva proprio voglia.

Ma facciamo un resoconto della partita. Pedro viene ammonito al primo fallo: gioco pericoloso, gamba alta senza cattiveria su Berardi, appena al limite dell’area avversaria e, successivamente si becca il secondo giallo per aver impedito una ripartenza neroverde.
Anche se il primo cartellino può essere eccessivo, accettiamo la linea dura di Maresca e passiamo al secondo tempo, ovvero al fallo di Obiang su Pellegrini: gioco pericoloso, piede a martello in netto ritardo con il rischio di far davvero male all’avversario, tanto che il capitano giallorosso è costretto ad uscire anzitempo dal campo di gioco. Per l’arbitro è solo giallo.
Il VAR tace.
Insomma il primo fallo di Pedro è stato giudicato come il fallo di Obiang.
Assurdo.

Passa qualche minuto e Spinazzola prova a crossare in area, Ayhan ferma il pallone con la mano, staccata dal corpo, per l’arbitro è tutto regolare. È emblematica, però, l’espressione di Ayhan, inquadrato dalle telecamere, che manifesta colpevolezza e guarda, rassegnato, i suoi compagni per chiedere scusa.
Il VAR tace di nuovo.
Doppiamente assurdo.

Fonseca nel post-partita non recrimina, da gran signore, ma chiede rispetto verso la sua squadra, i suoi ragazzi, i suoi uomini, i suoi legionari, che hanno combattuto contro un arbitraggio tiranno e mal gestito.
Lo stesso rispetto chiesto da Pellegrini, forse con toni inadeguati, ma questa volta ai “tifosi”, quelli sempre pronti a criticare la Roma e mai a difenderla.

Perché è vero, i giallorossi, ieri, non hanno giocato la loro miglior partita, sono stati fatti tanti errori, su un campo non perfetto, in inferiorità numerica, contro un Sassuolo che non è l’ultima arrivata. Abbiamo visto un Cristante preciso nei lanci e rapido nelle decisioni, un Juan Jesus concentrato appena chiamato in causa, un Karsdorp equilibrato con discese sulla fascia e recuperi in scivolata al 90’, un Pellegrini più grintoso, poco freddo sotto porta, è vero, ma che si è sporcato più volte le mani per recuperare palloni pericolosi.
Ripartiamo da qui, con grinta e voglia di andare avanti.

Ma questa volta tocca a noi Tifosi, seguendo il nostro Mister e il nostro Capitano: chiediamo RISPETTO.


Matteo Bianchetti




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