Roma VS Dinamo Kiev 1-0 - Il Pagellaio Matto
Il piatto piange… di Emiliano Petrone
Redazione de Il Legionario
inserita 2 mesi fa
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3:00
1710 Dopo una vittoria si dovrebbe sempre sorridere perché, come detto in passato, contano solo i tre punti. Questo vale sempre, diciamo, fino a quando non si arriva all’esasperazione, al momento in cui ti bruciano gli occhi a vedere certe cose (certi giocatori soprattutto). È incredibile come ieri, analizzando le singole prestazioni, fiocchino molte sufficienze. Presi uno per uno, hanno fatto tutti il loro “sporco” mestiere. Quello che manca è il gioco corale di squadra e la sensazione che tutti sappiano esattamente cosa fare. Ho visto giocatori cercare scambi e non capirsi con i compagni, fare dei movimenti a vuoto, girovagare per il campo alla ricerca di una soluzione temporanea, tanto per scaricare la palla. L’impegno c’è, la concentrazione ogni tanto viene meno e questa è la cosa più grave. Ancora una volta ho visto calciatori (e non sempre gli stessi per altro), perdere palloni assurdi e fare passaggi sbagliati a un metro di distanza, non va bene, questo non va assolutamente bene.
SVILAR 6 – L’unica defezione è quell’uscita dove forse subisce anche fallo. Per il resto normale amministrazione, sempre attento e preciso nelle impostazioni.
CELIK 6 – Avete presente un gruppo di muratori? Ecco, Celik è quello che porta le mattonelle (con tutto il rispetto per chi fa questo mestiere, sia chiaro). Lui può solo portare quelle. Ogni tanto gliene cade una ma solitamente fa il suo, ogni giorno di lavoro e lo fa consapevole dei suoi limiti. Non ci prova nemmeno a costruire un muretto o azzardare due canaline per l’impianto elettrico, questo perché ogni volta che esce fuori dal suo quadrante, sbaglia.
NDICKA 7 – Difficile toglierlo dal campo. Una delle pochissime certezze in questo momento.
HERMOSO 5,5 – Da uno della sua esperienza mi aspetto qualcosina in più e invece mi ritrovo a fare i conti con qualcosina in meno.
ZALEWSKI 6 – Sicuramente ci mette tanta voglia e almeno oggi non commette errori gravi. Poteva fare di più ma già tanto che non ha fatto peggio.
LE FEE 5 – Speriamo riesca a prendere continuità perché a calcio sa giocare ed è uno dei pochi che può velocizzare la manovra. Purtroppo, ieri sera commette un errore che per poco non ci costa il pareggio e poco prima stava per farsi soffiare una palla da dietro che ci avrebbe creato grossi problemi. In attesa del risveglio…
Dal 53' CRISTANTE 6 – Dal suo ingresso non ci possiamo aspettare un cambio di passo ma più copertura. Fa il suo, come sempre d’altronde. Trovo molto ingiusti i fischi a un calciatore che non ha mai peccato d’impegno.
KONE 6 – Quella sensazione di avere una Bugatti Chiron e usarla per andare al bar distante un chilometro da casa. Forse dovrebbe essere utilizzato in modo diverso.
ANGELINO 6 – Forse meno lucido del solito ma le sta giocando tutte, con cambio di ruolo continuo. Il voto è alla continuità che di certo non gli manca.
PISILLI 6,5 – Qualche sbaglio di misura ma il ragazzo è sempre sul pezzo. Uno di quelli che esce con la maglia più che sudata. Lotta su ogni pallone e lo fa spesso con molta qualità.
Dal 68' PELLEGRINI 6,5 – Il suo ingresso stavolta si sente. Mette dentro qualità e quantità. Miracoloso un recupero nel finale che poteva regalare agli ospiti una ghiotta occasione per il pareggio.
BALDANZI 7,5 – Il migliore della Roma. Si abbassa per ricevere palloni, si muove tra le linee, si porta via due tre avversari alla volta. Suo lo spunto che ci permette di battere il portiere avversario dagli undici metri.
Dal 68' DYBALA 6,5 – L’assist all’uzbeko vale il prezzo del biglietto. Giocatore di una qualità superiore.
DOVBYK 6,5 – Anche oggi servito con il contagocce. Freddo dal dischetto e quando un attaccante segna, il suo di solito lo ha fatto.
Dal 53' FABIO JUNIURODOV 4 – Entra e riesce a farsi intercettare ogni appoggio. Butta alle ortiche (per non dire altro), un’azione bellissima (e anche l’unica direi). Forse la videocassetta che hanno dato a Pinto era montata male…
ALL. JURIC 5 – Sono deluso. Deluso dalla mancanza totale di gioco, di idee, di calcio. Sembra di vedere un gruppo di ragazzi che si sono ritrovati la sera per una partita di calciotto. Io gioco davanti, a me fa male il ginocchio mi metto dietro, io non gioco da cinque anni… che qualcuno da lassù ci aiuti.
A fine partita ho fatto fatica anche a esultare. Per carità, è capitato spesso anche con Mourinho di vincere giocando male, ma le sensazioni erano diverse. Non è un discorso di prestazione soltanto, ma proprio di sguardo al futuro. Non riesco a vedere nessun passo in avanti. Attacchiamo male, produciamo poco e quando subiamo, corriamo sempre il rischio di prendere gol per disattenzioni e mal posizionamenti.
Riprendo il titolo iniziale. Il piatto piange, ma piange di brutto.
Forza Roma
Ad maiora
Emiliano Petrone