Roma Venezia 2-1 - Il Pagellaio Matto
Con Cristante, in Cristante, per Cristante… di Emiliano Petrone
Redazione de Il Legionario
inserita 8 giorni fa
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3:00
53 Quello che abbiamo visto ieri sa molto di piccolo miracolo calcistico, cosa che da noi accade così di rado che facciamo fatica a crederci.
Sia chiaro, ben venga ogni partita così se poi la vinciamo. Non so quanto possano regge le coronarie ma va bene. Anni fa qualcuno mi convinse che non bisognava essere mai schiavi del risultato, poi però è arrivato un altro che con il suo “non gioco” mi ha portato un trofeo e ho capito che è bello giocare bene ma è ancor più bello vincere. Se le due cose vengono insieme è il massimo ma nel dubbio mi prendo sempre anche solo la seconda…
Ieri la rimontano quelli che ti aspetti meno. “Eh ma il tiro di Cristante l’hanno deviato” ma almeno ci ha provato e lo ha fatto con una bella botta anziché il riscaldamento fatto al portiere fino a quel momento.
Sta di fatto che una Roma brutta, contro una squadra che faticherà (immagino) a restare in serie A, porta a casa tre punti diventati un miraggio a venti dal termine.
Considerando che il risultato spesso cambia il giudizio finale anche sui singoli, stavolta non mi farò influenzare perché sul piano della prestazione la Roma esce largamente sconfitta e anche umiliata. Facciamo in modo che possa essere una giornata storta però e non che la gara contro l’Udinese sia stato un unicum dovuto alla voglia di riscatto dopo l’esonero di De Rossi.
SVILAR 6,5 – Diciamo che lui ci tiene a galla (ancora una volta) con interventi tra il divino e l’oddio mo ce lo fanno, però è anche vero che lui sta lì per quello. Non lo abbiamo trovato nell’uovo di Pasqua, né tantomeno dentro una culla abbandonata fuori Trigoria. Lo abbiamo comprato e ce lo teniamo (speriamo) stretto.
MANCINI 6 – Dopo alcuni minuti sente un fastidio dietro la coscia, lui però prima ci discute e poi la picchia. La coscia comprende chi sia il più cattivo tra i due e la smette.
Dal 58' BALDANZI 6,5 – Il ragazzo sta affrontando un momento di forma fisica e mentale che è impossibile ignorare. In questo momento (e non so se la cosa mi fa piacere oppure mi avvilisce) c’è una Roma con Baldanzi e una Roma senza Baldanzi… e ho detto tutto.
NDICKA 5 – Che poi non stava giocando male. Aveva fatto un paio di interventi importanti evitando di mandare in porta gli avversari. Poi però si dimentica che all’interno dell’area di rigore sarebbe meglio spazzarla e regala il vantaggio al Venezia. Errore troppo grave per uno come lui.
ANGELINO 6 – Dopo i 180 minuti in quattro giorni, viene chiamato ai 270 in sette e lui, nonostante sia sempre attento e concentrato, stavolta non riesce a incidere anche perché impiegato come terzo di difesa. Raggiunge comunque la sufficienza.
CELIK 5 – Palla a Celik e s’abbracciano… sì, sì, avete letto bene, s’abbracciano gli altri. A me dispiace perché può sembrare che il turco venga a rubarmi la merenda di nascosto, ma io non riesco proprio a digerire un calciatore di serie A incapace di fare un cross, un filtrante come si deve. Forse negli anni 80’ uno così poteva anche andar bene, visto che si ricercavano i famosi “marcatori”, ma non oggi nel calcio moderno.
KONE' 5 – Lui ha un passo diverso da tutti, su questo siamo d’accordo penso. Quando parte palla al piede semina gli avversari in mezzo al campo. Il problema è che ieri si perdeva pure la palla oltre a seminare gli avversari. E la cosa “divertente” è che continuava a correre convinto di avercela ancora. Mi ha ricordato il racconto di un amico dopo un viaggio ad Amsterdam, quando un loro compagno giocò per due ore con un cane che non c’era… Allucinato.
Dal 58' PISILLI 10 – Eh vabbè, mo’ dieci addirittura. No, non è una prestazione da dieci, questo lo so, ma il dieci è per l’emozione che ci hai dato con quella corsa impazzita e gli occhi lucidi. Se non ti avessero fermato in panchina saresti arrivato fino al raccordo e poi oltre. Lo so per certo perché conosco l’emozione di un gol, ma non posso immaginare quello che possa farti nel petto un botto così forte. Segnare con quella maglia, la tua maglia, con quei colori, i tuoi colori, i nostri colori… Continua così, ne vorrei vedere altre duecento di quelle corse.
CRISTANTE 6 – Partita poco brillante ma con quel fustino di birra lanciato verso il portiere e deviato da qualche santo che ogni tanto si ricorda anche di noi, ti sei meritato la sufficienza. Senza quel gol, con tutta probabilità, oggi saremmo qui a fare il processo del lunedì.
EL SHAARAWY 5 – Viene assorbito dal nulla cosmico dell’intera squadra e non gli riesce nulla. Partita da dimenticare.
PELLEGRINI 5 – Non è facile giocare quando sai che ti fischieranno anche se fai gol. Però se poi a ogni tiro cadi a terra come se le gambe non reggessero il peso del corpo, i problemi sono anche altri…
Dall'80' PAREDES 6,5 – Stavolta entra molto meglio in campo rispetto alle precedenti apparizioni e non solo per il corner dal quale nasce il gol di Pisilli. Lui non ha un passo particolarmente veloce ma ieri, rispetto ad altri in campo, sembrava Bolt e ho detto tutto.
SOULE' S.V – Troppi pochi minuti giocati per poterlo giudicare… ah, dite che ha giocato 85 minuti? Ma quando? Ma era davvero lui? Naaa… fatela finita di scherzare su.
Dall'85' HERMOSO s.v. - Non giudicabile.
DOVBYK 6 – Lui si fa trovare pronto per permettere alla squadra appoggi e fraseggi ma dietro stavolta c’è il buio. Poteva sfruttare meglio l’unica occasione capitata ma di certo, se la Roma si ritrova in svantaggio a venti del termine, non è colpa sua.
All. JURIC 6 – Quando indovini i cambi e la ribalti in 9 minuti anche (per non dire soprattutto) grazie a loro, è doveroso fare i complimenti che compensano una prestazione indegna della squadra fino a quel momento. Dalla sua Roma ci aspettiamo di più dal punto di vista agonistico. Non pretendiamo il calcio del Barcellona di Ronaldinho ma neanche la staticità delle amichevoli di metà luglio. Della serie: “Forse, in questo momento, è meglio un giovane centurione affamato che un senatore depresso”… famose a capì.
Elfsborg e Monza prima della pausa. Poche le alternative, si devono vincere entrambe per non perdere terreno nelle rispettive competizioni. Anche le altre sembrano aver terminato il rodaggio e iniziano a marciare. “Gonfiamo ste gomme, sturiamo sto filtro e andiamo pure noi eh…”
Forza Roma
Ad maiora
Emiliano Petrone