Roma Lecce 4-1 - Il Pagellaio Matto
Prove tecniche di Romanismo puro. Di Emiliano Petrone
Redazione de Il Legionario
inserita 2 mesi fa
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Non era scontata la vittoria, soprattutto dopo che senza subire neanche un tiro in porta, ci eravamo ritrovati a osservare increduli il tabellone: 1-1.
Ma perché? Perché quest’anno continuano a succedere cose da Truman Show? Un avversario che aveva superato a fatica la metà campo e non aveva, ancora, fatto capolino nell’area di rigore, come poteva aver pareggiato? Semplice, con l’ennesima disgrazia di Celik… ah no, stavolta non era stato lui ma il suo sostituto. Allora ditelo che da quella parte ci hanno maledetto (o magari non hanno preso uno “bono”, dipende dai punti di vista).
Sta di fatto che sembrava, ancora una volta, di assistere a qualcosa di assurdo.
Eh, ma cari miei, stavolta la Roma non ci sta a subire l’ennesimo schiaffo dal destino e quindi la reazione arriva passo dopo passo, azione dopo azione, gol mangiato dopo gol mangiato, fino a quella zuccata (da vero centravanti) di Mancini. E chi era con me, ieri sera, mi è testimone. Avevo appena detto: “stasera tocca mandare su i centrali difensivi per fare gol”. Detto fatto.
Il resto è stata normale amministrazione (con giusto un paio di brividi, ma poca roba davvero). I cambi stavolta hanno portato freschezza e qualità e alla fine il 4-1 ci va pure stretto.
Ed è solo l’inizio anche se dobbiamo essere NOI a fare in modo che sia così. Giocarle con questa voglia, questa cattiveria, cercando di evitare errori banali che ancora ci accompagnano troppo spesso, conditi da imprecazione ormai sempre più ricche di sfumature.
La Roma c’è, l’avevamo vista già dalla prima partita contro il Napoli, dove se si fossero fatte le cose serie, forse parleremmo di altro (mi riferisco al mancato rosso di Lukaku). A Londra avevamo visto una Roma a tratti spettacolare. Con l’Atalanta la solita sfiga, ma a differenze delle altre sconfitte, questa aveva il sapore amaro dell’ingiustizia calcistica.
Mile SVILAR 6: Spettatore incolpevole del momentaneo pareggio leccese.
Gianluca MANCINI 7,5: Il gol è bellissimo. Ruba il tempo a Baschirotto e insacca con un colpo di testa in torsione alla Robertone Pruzzo. Fondamentale.
Mats HUMMELS 7,5: Levateje il patentino a quello lì… di corsa.
Dall'81' Mario Hermoso: sv.
Evan NDICKA 6,5: Difficile annotare sul taccuino una sua sbavatura. Partita pulita.
Zeki ÇELIK sv: Un bel cross all’inizio su Dybala, però poi gli ho visto rifare di nuovo un errore da terza categoria, con una mezza “cileccata” senza motivo, dal quale poteva nascere un contropiede pericolosissimo.
Dal 23' Saud Abdulhamid 6: È vero che causa un rigore sciocco, dovuto (secondo me) alla foga nel voler dimostrare qualcosa al mister. Poi però il resto della partita è di buon livello, attento in fase difensiva e sempre propositivo in avanti. Bellissimo l’assist a Pisilli sul 3-1.
Manu KONE 8: Partita fuori dal normale per il francese. Uomo ovunque. La sua capacità di coprire il campo, senza mai correre a vuoto, gli permette di arrivare al novantesimo ancora lucido e il gol ne è la dimostrazione.
Leandro PAREDES 6,5: Una grandissima prestazione, con l’unica pecca di quel passaggio orizzontale che uno come lui non deve sbagliare mai.
ANGELIÑO 6: Continua a macinare minuti. La prossima in coppa io gli darei un turno di riposo. Se la Roma gioca così, Dahl può fare benissimo al suo posto.
Alexis SAELEMAEKERS 7: Poteva averne fatti tre, ma uno che rientra dopo quasi tre mesi di stop e mette in campo prestazioni di questo livello, tanto di cappello. Si trova a meraviglia con Dybala e non solo. Giocatore dotato di una tecnica sopraffina.
Dal 56' Niccolò Pisilli 7,5: Il suo ingresso dona una freschezza e una qualità che in quel momento servivano come il pane. Il gol, che può sembrare facile, è la prova di una capacità tecnica molto importante. Chissà quanti calciatori avrebbero mandato quella palla ben sopra la traversa; invece, lui la tiene bassa e trafigge l’incolpevole portiere leccese.
Paulo DYBALA 7: Gioca una quantità di palloni incredibili. Si alterna con il faraone e Saelemaekers non concedendo mai punti di riferimento. Alla fine della partita gli mancherà solo il gol, che spero arrivi alla prossima, ne avrebbe tanto bisogno.
Stephan EL SHAARAWY 7,5: Due assist, tante giocate, movimenti a tutto campo. È stato premiato come MVP e in parte sarei pure d’accordo, se non fosse che a mio avviso il francese è stato qualcosa di incredibile.
Dall'81' Nicola Zalewski sv.
Mister Claudio RANIERI 7,5: Senza andare alla ricerca di fenomenismi, lui è la praticità fatta persona. Difesa affidabile, gente tecnica e poi davanti fate quello che volete, basta che correte e date il fritto.
E adesso non fermiamoci per favore, guardiamo avanti, cattivi e tenaci, perché sor Claudio ha la medicina giusta per intraprendere un cammino difficile ma non impossibile. Perché il Mister è portatore sano di Romanismo puro.
Forza Roma
Ad maiora
Emiliano Petrone