Pagelle

Roma Juventus 1-1 - Il Pagellaio Matto

Abbiamo di fronte un calendario durissimo e ieri dovevamo fare di più, dovevamo dare prova di forza anziché accontentarci del punto. Di Emiliano Petrone
Redazione de Il Legionario
inserita 15 giorni fa
204
3:00
211717
La teoria del bicchiere.
Nei minuti finali ci pensavo, poi durante gli ultimi secondi la mente aveva iniziato a galleggiare nel limbo di questo quesito, il quale con tutta probabilità non ha una risposta.
Ma perché non ha una risposta? Semplice, perché è una questione di prospettiva.
Ieri sera al triplice fischio, molti l’avranno visto mezzo pieno per una serie di giusti motivi. Partita giocata non ai nostri livelli, con qualche assenza importante e in svantaggio a fine primo tempo. Poteva andare peggio, potevamo non raccogliere nulla e farci allungare da una diretta concorrente, oltretutto abbiamo recuperato addirittura un punto sul terzo posto (se proprio vogliamo scavare ancora più a fondo).
Poi c’è l’altra metà, quelli del bicchiere mezzo vuoto, che al fischio finale sono rimasti con l’amaro in bocca perché vincere, ieri sera, avrebbe significato mettere davvero a tiro non solo il quarto, ma anche il terzo posto. Ci saremmo ritrovati a tre punti dall’Atalanta e pari con la Juventus (in attesa di Bologna – Napoli).
Per la cronaca, io faccio parte di questa seconda “schiera” filosofica e a fine partita ero molto amareggiato, anche in virtù dei prossimi impegni complicati. Abbiamo di fronte un calendario durissimo e ieri dovevamo fare di più, dovevamo dare prova di forza anziché accontentarci del punto.
Sulla prestazione ho visto alti e bassi, giocatori accendersi e spegnersi a sprazzi. Meno male che in panchina c’è un “tizio” in grado di sistemarla quasi sempre alla perfezione e permetterci di rimetterla ogni volta su binari migliori.

Mile SVILAR 7+ – In questo momento non potrei desiderare nessun altro al suo posto. Sarebbe da folli solo pensarlo. Il modo in cui smanaccia il colpo di testa di Nico Gonzalez è un tecnicismo puro. La respinge anche verso l’alto, oltre che laterale, consapevole che è l’unico modo per evitare che finisca comunque in porta. Con tutta probabilità avrebbe preso il palo verso l’interno e sarebbe tornata in gioco proprio lì davanti alla linea di porta. Mostro.
Gianluca MANCINI 6,5 – Dalla sua parte ha un brutto ospite. Yildiz è veloce, capace di saltare l’uomo con facilità e lui lo argina bene per tutto il tempo, anche grazie all’aiuto di Celik.
Mats HUMMELS 6,5 – Ero abbastanza preoccupato dal suo impiego. Temevo che l’addio al calcio potesse minare la sua concentrazione. Gioca solo un tempo durante il quale Vlahovic non la prende quasi mai.
Dal 46’ SHOMURODOV 7 – Anche oggi entra e segna, sta diventando una costante. Una costante che non ci aspettavamo davvero. Inoltre, con lui Dovbyk riesce a stare più nel vivo del gioco ed è senza dubbio meno isolato.
Evan N’DICKA 6,5 – Anche lui è protagonista di una buona prova, condita dal colpo di testa che permette all’uzbeko di ribadire in rete da due passi.
Zeki CELIK 6,5 – Rientra dall’infortunio e subito ci delizia con il suo piatto forte, la respinta verso il centro… e giustamente Locatelli azzecca il tiro della domenica. Ovviamente l’errore non rovina la buonissima prestazione.
Dal 72’ NELSSON 6 – Sostituisce il turco con la solita concentrazione e cattiveria.
Bryan CRISTANTE 5 – Si divora il gol del vantaggio su assist al bacio di Dovbyk. Dico divora perché incrocia un tiro cercando di piazzarla anziché distruggere la porta di collo pieno. Questo permette l’intervento prodigioso di Kalulu, alla miglior partita della sua vita probabilmente. Riesce anche a prendere un giallo in modo davvero sciocco, su una nostra ripartenza per giunta. CONFUSO.
Dal 61’ PAREDES 6,5 – Entra e sistema le geometrie ridando ordine a un centrocampo in difficoltà.
Manu KONÉ 6 – Nel primo tempo perde il duello con Thuram. Nel secondo meglio anche se lo vediamo perdere palloni banali troppo spesso.
ANGELINO 6 – Nelle ultime partite è apparso un po’ appannato, forse stanco o forse gli avversari iniziano a trovare delle contromisure. Vediamo se tornerà a farci vedere le cose migliori a breve.
Matias SOULÉ 5,5 – Viene chiamato a giocare a tutta fascia e forse va meglio nella fase difensiva rispetto a quella offensiva, dove non incide mai.
Artem DOVBYK 7 – Lavora bene di sponda, mette in porta Cristante che spreca, più tardi serve altre due palle interessanti che vengono mal sfruttate.
Dal 85’ BALDANZI SV
Stephan EL SHAARAWY 5,5 – L’unica cosa degna di nota è quel colpo di testa in anticipo su Kalulu. Per il resto partita moscia, anche lui più impegnato a difendere che offendere.
Dal 61’ GOURNA-DOUATH 6 – Sicuramente riempie il centrocampo, però quella palla sul quale Dovbyk si ferma perché in fuorigioco, la va a stoppare con il piede sbagliato puntando verso l’interno, anziché continuare la corsa con la palla sul sinistro. Perde così il tempo di gioco e si fa recuperare.
ALLENATORE: Claudio RANIERI 6,5 – Nel primo tempo la Roma va in difficoltà, poi la sistema a modo suo. Bravo nel saper gestire l’emergenza, consapevole che un punto è “sempre meglio di niente”. Mister… la prossima però dobbiamo vincerla.

Domenica prossima c’è “quella partita”. Non serve dire altro, non serve caricare nessuno, non servono promesse. Queste partite vanno giocate al massimo, oltre le forze emotive e fisiche e poi il campo darà il verdetto. A volte giusto, a volte ingiusto, se si entra in campo convinti, difficilmente si potrà fare male perché loro non sono più forti di noi, nel modo più assoluto e giovedì andranno a giocare in mezzo agli “elfi” scandinavi.

Daje Roma daje.
Forza Roma

Ad maiora

Emiliano Petrone





Copyright 2016 © By Il Legionario di Elena Sorrentino - Tutti i diritti sono riservati - Vietata la riproduzione non autorizzata