Roma Genoa 3-1 - Il Pagellaio Matto
Nella notte del nostro Faraone. Di Emiliano Petrone
Redazione de Il Legionario
inserita 25 giorni fa
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Nell’antico Egitto il coccodrillo era ritenuto un animale sacro, perché simbolo della fertilità e del potere assoluto del faraone.
Per alcuni, finire nelle sue fauci era considerato addirittura un onore.
Quindi, caro amico rossoblù, ieri sera sei stato parte di qualcosa di grande, sei stato sbranato da un coccodrillo (col pelo di un lupo) nella notte del Faraone, il nostro.
La Roma ha meritato ampiamente la vittoria, su questo non ci piove. Nonostante arbitro, assistenti e soprattutto VAR abbiano deciso di condizionare l’incontro modificando in corsa il regolamento. Eh già, perché da domenica sera, dopo i mugugni per il rigore concesso alla Roma all’ultimo secondo, si sono iniziati a fare domande sul regolamento riguardo i falli di mano in area. Fino al minuto 94 a tutti andava bene così com’è stato concepito, poi, dopo quel fischio, tutto è cambiato. E quindi succede che un rigore netto, sacrosanto, più dei due (identici per dinamica) fischiati la settimana scorsa durante la gara con il Bologna, non venga richiamato al VAR. Stavolta però la giustizia divina si è messa una mano sulla coscienza e ha capito che ogni tanto sarebbe il caso di darci un po’ di respiro, senza stare lì con il chiodo e martelletto a bucherellarci l’anima.
SVILAR 6 – Non viene mai chiamato all’intervento salva risultato. Fa il suo e lo fa bene, senza colpa sul gol del momentaneo pareggio.
MANCINI 6,5 – Attento, propositivo in fase offensivo. Non fa registrare sbavature.
HUMMELS 6,5 – In realtà oggi sarebbe da assegnare voto e commento unico per tutti e tre i difensori. La cosa che sto notando, da quando Hummels è diventato perno centrale, che il suo voto rispecchia quello degli altri due, proprio come se fosse lui l’ago della bilancia (e inizio a pensare che lo sia) della difesa giallorossa.
(dal 76' CELIK 6 – Due buone sgroppate sulla fascia, il cross poi lo sappiamo ormai non essere il suo forte. Entra bene in campo comunque.
NDICKA 6,5 – Anche lui è protagonista di una partita pulita, semplice. Giusto un paio di errori in fase d’impostazione che però corregge con interventi a togliere potenziali castagne dal fuoco.
SAELEMAEKERS 6,5 – La fascia destra con lui ha un altro passo. Salta costantemente l’uomo, chiude, raddoppia, si propone tra le linee. Forse qualche cross sbagliato di troppo e quel tiro alle battute iniziali dove poteva fare meglio, ma alla fine la sua partita è più che positiva.
(dal 76' PISILLI 6+ – Il suo ingresso regala sempre tanta vivacità. Ha la Roma nel sangue e quando viene chiamato in causa, è la prima cosa che gli piace ribadire. Come? Con impegno e sudore, anche solo per pochi minuti.
KONÈ 7 – Giocatore sempre più fondamentale nello schema tattico della Roma. Sarebbe il caso di trovare qualcuno all’altezza che possa dargli un po’ di rifiato, altrimenti a fine campionato ci arriva con le stampelle. La giocata che porta al 3-1, se fatta nei primi 45 minuti sarebbe una buonissima giocata. Fatta al settantatreesimo, dopo una gara intensa, con molti calciatori ormai prossimi ad avere la lingua di fuori, è tanta tanta roba.
PAREDES 6,5 – Un geometra. Traccia linee di passaggio per tutto il centrocampo. Si fa carico di palloni scomodi e li pulisce sempre in modo impeccabile.
ANGELINO 7,5 – Un martello pneumatico, per novanta minuti più recupero. Non si ferma un attimo, penso sarà necessario ridare una botta di zollatura su quella fascia.
DYBALA 7,5 – L’incrocio ancora trema, così come hanno tremato le nostre gambe davanti ad alcune giocate meravigliose. Giocatore rigenerato da Ranieri, che ha semplicemente capito quanto sia importante, trattare un talento del genere, per quello che è.
(dal 84' SOULE s.v.)
PELLEGRINI 5,5 – Meno male che su quella respinta c’era l’ucraino pronto a spaccare la porta. Da quella distanza quando arriva un cross preciso non si colpisce mai di piatto moscio, soprattutto di controbalzo. Il collo, da lì s’incoccia di collo pieno e se il portiere si oppone, dovrà pentirsi di averlo fatto.
(dal 46' EL SHAARAWY 7,5 – La sostituzione che cambia la partita, per dinamica, tattica, gestione della fase offensiva e gol. Il Faraone ci regala tutto questo in soli 45 minuti e lo fa grazie al suo cavallo di battaglia: “il tiro a giro”. Forse poteva starci anche un rigorino su di lui, ma non sono certo che il fallo fosse dentro l’area.
DOVBYK 6 – Bravo sul gol a farsi trovare pronto. Da lui però ci aspettiamo di più. Di certo, quando uno segna, ha sempre fatto il suo dovere.
(dal 84' SHOMURODOV s.v.)
ALL. RANIERI 7 – Il pareggio che subisce la Roma è casuale, frutto di una distrazione. Avevo però iniziato a vedere la squadra abbassarsi troppo dopo il vantaggio, cosa che non accade nel secondo tempo dopo il gol del Faraone.
In casa siamo famelici come dei veri lupi. Fuori ancora dobbiamo dimostrare di essere “Romani”. Perché la storia ci insegna che l’Impero seppe conquistare ogni zona possibile e distrusse ogni nemico che trovava sul suo cammino.
Che volemo fa?
Forza Roma
Ad maiora
Emiliano Petrone