Roma Fiorentina 1-0 - Il Pagellaio Matto
Artem Contemporanea… di Emiliano Petrone
Redazione de Il Legionario
inserita un mese fa
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Lo stiamo vivendo, ancora, questo campionato. Eravamo consci, per non dire sicuri, che per noi sarebbe finito molto presto. L’arrivo di Ranieri ci aveva ridato sicurezza e, dopo un avvio da incubo, il quale neanche Wes Craven avrebbe diretto così “bene”, avevamo capito che non saremmo retrocessi.
Poi la fiducia si è trasformata gradualmente in qualcos’altro: “UTOPIA”.
Roba che sembrava più facile trovare un gratta e vinci milionario.
Non era più un discorso di speranza o di sogni a occhi aperti, era solo e semplice “Romanismo senza confini”.
E non ci ha fregato nulla quando dopo un paio di vittorie e qualche punticino rosicchiato, eravamo ancora a distanza “impossibile”. Noi ci credevamo.
Con lo scorrere dei giorni, la consapevolezza di essere “vicini” aumentava. Partita dopo partita l’utopia si stava trasformando lentamente in fiducia e se il doppio confronto con Juve e “quell’altri” ci aveva fatto scendere le speranze, il duetto seguente ci ha catapultato verso l’imponderabile.
Una Roma che ci ha stupito per la capacità camaleontica di adattarsi a ogni partita. Merito di Ranieri e della sua bravura nel leggerle, ma anche dei calciatori che hanno saputo interpretarle.
Al fischio finale, tra i molti calciatori al quale battere le mani, uno su tutti (ancora una volta) merita un’autentica ovazione. Senz’ombra di dubbi, al netto di un tracollo nelle ultime partite, Mile Svilar sarà “incoronato” miglior portiere della Serie A. Se questo non accadrà, sarà perché la solita “scelta” all’italiana avrà deciso di premiare chi gli fa comodo.
Noi, la verità, la sappiamo.
Mile SVILAR 8 – Quattro salvataggi prodigiosi, tre di questi frutto di riflessi straordinari, senso della posizione e concentrazione. Ho davvero finito gli elogi, perdonatemi ma rischio di diventare ripetitivo su di lui, ne sono consapevole.
Zeki ÇELIK 6,5 – Bella prestazione. Solida, attenta. Riesce ad arginare Zaniolo, il quale finirà per essere malmenato (meritatamente) un po’ da tutti, Chiffi compreso (che poi qui… vabbè lasciamo stare).
dal 77' Devyne RENSCH 6 – Sta sul pezzo. Questo ragazzo entra sempre con la massima concentrazione e non è da tutti.
Gianluca MANCINI 6,5 – Nel primo tempo si lascia sfuggire Kean due volte, ma non è un cliente semplice da gestire. Nella ripresa invece gli mette le catene e se l’ex Juve finisce la partita senza il rosso è solo per le assurde decisioni del Signor Chiffi di Padova.
Evan NDICKA 6,5 – Anche lui, al netto dell’unica volta nel quale gli sfugge Kean (e il solito Svilar toglie le castagne dal fuoco), è protagonista di un’ottima gara.
Matías SOULÉ 6 – Meno pimpante delle ultime partite, complice anche un raddoppio costante di marcatura e il grande sacrificio in fase difensiva.
Bryan CRISTANTE 6,5 – Nel primo tempo s’inserisce spesso tra le linee cercando di portare soluzioni alternative alla fase offensiva. Buona anche la copertura continua della difesa.
dal 64' Lucas GOURNA-DOUATH 6,5 – Perde subito un pallone, ma dopo sale in cattedra e inizia a correre e recuperarne una secchiata. Avrebbe potuto giocare meglio due ottime ripartenze da lui stesso iniziate, ma la Roma, dopo il suo ingresso, guadagna campo.
Manu KONÉ 7,5 – Altra grande prestazione. Stiamo rivedendo il Koné di qualche mese fa, padrone assoluto del centrocampo.
Lorenzo PELLEGRINI 6 – Non male, non bene. Mi ricorda quei piatti che esteticamente sono anche belli da vedere, ma in realtà poi sono insipidi e non ti lasciano nessuna sensazione sul palato.
dal 45' Niccolò PISILLI 6,5 – Entra con l’obiettivo di dare più sostanza al centrocampo e direi che ci riesce.
ANGELIÑO 6 – Palladino nel primo tempo gli mette Parisi addosso e lo limita parecchio (giocatore interessante capace di fare entrambe le fasce, per altro). Non basta perché il piccolo spagnolo pennella un cross sul quale Shomu ricama l’assist al bacio per l’ucraino. È tutto così improvviso che non ci si rende conto nemmeno della qualità dell’azione.
Eldor SHOMURODOV 6,5 – Non una partita brillante, ma nel momento in cui deve fare la cosa giusta, la fa alla perfezione.
dal 64' Tommaso BALDANZI 6 – Il suo ingresso serve a dare vivacità e possibilmente ripartenza palla al piede. La cosa gli riesce in parte. Sfrutta male un paio di giocate, però in compenso si sacrifica molto.
Artem DOVBYK 6,5 – Torna il solito discorso. Partita opaca, gol che vale i tre punti. Tutti zitti e a casa.
dal 77' Stephan EL SHAARAWY 6 – Anche lui, come l’olandese, entra in campo nei minuti finali con il piglio giusto e soprattutto per proteggere il risultato.
Allenatore: Claudio RANIERI 6,5 – Partita difficile, letta bene anche dal suo avversario, il quale si dimostra un ottimo allenatore (anche se un po’ piagnino). Alla fine, però la spunta il nostro Testaccino doc e mette in fila il risultato positivo numero 19. Come se dice a Roma: Pjia sti spicci…
E adesso?
Adesso nulla è ancora deciso, tutt’altro. Arrivare quarti sarà una vera impresa per via dei calendari delle dirette interessate. Per assurdo potrebbe non bastare nemmeno vincerle tutte, ma penso che fare i conti, oggi, sia altrettanto assurdo.
La vivremo come sempre, cor core acceso, da la passione…
Forza Roma
Ad maiora
Emiliano Petrone