Triplice fischio

Roma Eintracht 2-0 - Pour parler tra romanisti

Questa è la Roma che ci piace. Di Fabiana Teta
Redazione de Il Legionario
inserita 12 giorni fa
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3:00
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Ore 13:20 circa. Dopo la buona pescata del Ferencvaros, che giocherà nel lato sinistro del tabellone di Europa League, stiamo per scoprire la sua avversaria. C’è il 50% di possibilità che sia la Roma e il 50% di possibilità che non lo sia. Mani giunte a preghiera, perché anche stavolta ci speriamo, ma alla fine anche stavolta ce la prend… non va come vorremmo. Porto Roma, lato destro del tabellone, con possibilità di derby agli ottavi e di successivi incroci con le squadre più forti del torneo. Eddaje! L’unica gioia, che poi è il nostro pezzo forte e ce lo siamo guadagnato, è il ritorno in casa. Quindi, che dite, se po fa’? Certo, ora l’asticella si alza, ma il pensiero è comune: la Roma può far tutto, se è la Roma che, in questi ultimi anni, ci ha abituati alle grandi notti europee. Una Roma cazzuta, vogliosa, che se deve passare il turno, passa a qualunque costo, accompagnata da uno stadio stracolmo, che mette soggezione a chiunque. Tipo quello di ieri sera.

Ma noi siamo una garanzia, sempre presenti a comprare i biglietti. Chi è che invece compra i giocatori? Da questo punto di vista, non ci sono aggiornamenti, anzi sorgono i dubbi. Sui social è partito il dibattito sugli attaccanti: che senso ha dar via ora Shomurodov, quando gioca meglio del titolare? O per lo meno, dovrebbero aver più chance per giocare insieme, dato che il numero 14 è una punta dinamica, che può benissimo affiancarsi a Dovbyk. Eldor, poi, è il beniamino di tutti poiché, nonostante giochi poco e sappia bene di non essere tra i più forti, mostra sempre un attaccamento alla maglia e un impegno che rendono chiare le sue intenzioni. Al contrario di quelle di Paredes, sulle quali si apre una nuova telenovela. Voglia di Boca o di non uscire mai dal campo? Di certo, una reazione strana la sua ieri, che pareva quasi forzata, se non costruita. Tuttavia, quel che conta per noi non sono le voci di corridoio, ma l’atteggiamento, la voglia e l’intensità in campo, che sia per novanta minuti o per dieci. Conta vedere un giocatore rialzarsi subito dopo un fallo lieve, come ha fatto Angelino e come invece non ha fatto Pellegrini, che lì accanto nello stesso momento, è rimasto seduto mezzo minuto a sistemarsi i calzettoni. Conta vedere Ranieri trasmettere romanismo alla squadra e conta, anzi conterebbe ancora di più, avere una società presente e attiva su tutti i fronti. Anche quest’anno, infatti, per la UEFA e i suoi arbitri, la Roma è il signor nessuno.

Alla fine, purtroppo, il discorso para sempre lì e forse dovremmo spingere di più per far valere le nostre ragioni, ma intanto godiamoci questa vittoria netta, che raddrizza un po’ il disastroso campionato europeo fatto finora. Mentre la mente viaggia già alla partita col Porto e alla speranza di altre grandi emozioni, i fatti ci dicono Roma Napoli domenica sera e poi Coppa Italia a Milano. Perciò, sulla scia di ieri, direi che è tempo di svoltare definitivamente questa stagione. Diamoci dentro. Forza Roma!

Fabiana Teta





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