Pagelle

Monza Roma 1-1 - Il Pagellaio Matto

Chiuso per torto... di Emiliano Petrone
Redazione de Il Legionario
inserita 5 mesi fa
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3:00
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Si potrebbe parlare della deviazione non perfetta di Svilar (forse il primo errore da quando è diventato il titolare) e lo faremo.
Si potrebbe parlare del grandissimo gol di Dobvyk con un’azione personale meravigliosa e lo faremo.
Si potrebbe parlare dei tanti gol sbagliati di un soffio, del palo di Koné, dell’entrata in campo di Baldanzi forse in ritardo e lo faremo.
Ma prima di ogni cosa di cui parlare, c’è da agire. No, non mi riferisco a un altro cambio in panchina anche se è la prima cosa che avrei fatto ieri sera, richiamando subito DDR. Non tanto per demeriti di Juric ma solo per non dare alibi a nessuno, soprattutto ai calciatori.
C’è da agire fuori dal campo. Qualcuno della società (Ghisolfi) ha parlato (quest’anno nevica a Roma, preparatevi) ma oltre a essere tardi è anche poco. Subiamo torti clamorosi ormai da inizio stagione, torti che probabilmente hanno condizionato anche i risultati finali. Non mi piace fare i conti sui punti mancanti perché poi a ogni azione corrisponde una reazione, però di certo questi eventi hanno condizionato il normale percorso della storia.
Il rigore contro l’Empoli non avrebbe garantito il pareggio, ma avrebbe aumentato le possibilità di raggiungerlo.
Il rigore più espulsione contro il Genoa non avrebbe garantito la vittoria, ma avrebbe potuto innescare una reazione a catena pazzesca, compreso anche il potenziale mancato esonero di De Rossi.
Il rigore di ieri non avrebbe dato matematicamente i tre punti alla Roma, ma a tre minuti dal termine avrei avuto un jolly molto importante da giocare.
E poi cosa vedo in giro? Tre rigori lì, un rigore di là, var che interviene per fare chiarezza e io che ancora sto cercando di capire perché sul fuorigioco fischiato a Dovbyk, venga preso in esame soltanto il difensore a lui vicino e non il 77 leggermente fuori schermo. Non dico che il gol era regolare, ma quanto meno farmi domande sulla riproduzione del fermo immagine penso sia più che lecito.
Detto questo, la Roma poteva e doveva fare meglio, poteva e doveva vincerla di cattiveria contro una squadra che per il momento è davvero poca roba.

Mile SVILAR 5,5 – La respinta che porta al pareggio non è impeccabile, ma anche oggi ha salvato il risultato con una grandissima parata di gamba-ginocchio.
Gianluca MANCINI 6 – Stavolta è lui a prenderle ma tutte per situazioni casuali, prima con Angelino e poi da Djuric. Nonostante tutto la sua prestazione la mette sempre in campo, fasciato o meno.
Evan NDICKA 6 – Al netto di qualche errore, regge bene la marcatura su Djuric, cosa non facile vista la mole dell’attaccante bosniaco.
ANGELINO 5,5 – Intristito. Giovedì pensavo fosse stata colpa del campo nel vederlo sbagliare tutti quei cross e invece il virus celik-zalewski colpisce anche lui… Dal 71’ Mario HERMOSO Boh – Per la prima volta non so come giudicare la prestazione di un calciatore. I minuti sono sufficienti a farlo ma il suo ingresso dopo il pareggio non lascia traccia nella mia mente…
Zeki CELIK 5,5 – Il calciatore con la percentuale di passaggi ravvicinati più alta del mondo, media distanza misurata 1,8 metri... Dall’86’ Tommaso BALDANZI – 6 e lode – Il fallo da rigore subìto già basterebbe per dare un voto alla prestazione. Purtroppo, qualcuno ha visto “altro” e mi fermo qui poiché se dicessi ciò che penso le pagelle non sarebbero pubblicabili…
Bryan CRISTANTE 6 – Qualche passaggio sbagliato di troppo, spesso buttati nel vuoto proprio. Per il resto sul piano agonistico e tattico fa sempre il suo.
Manu KONE 6,5 – Lui copre il campo in lungo e largo, recupera, riparte, a volte addirittura riesce a far salire la squadra tergiversando senza perdere la palla. Mi devo solo ricordare di mandargli il numero di un gommista amico mio che con 10 euro fa convergenza ed equilibratura… così magari inizia pure a segnà…
Stephan EL SHAARAWY sv – A mio avviso esce troppo presto per potergli dare un giudizio. Dal 20’ Nicola ZALEWSKI 6 – Il voto è all’impegno, che non è mancato di certo. Purtroppo, l’amico immaginario che entra insieme a lui lo condiziona un paio di volte, costringendolo a passaggi che il giorno successivo faccio fatica a comprendere. Lui ha veramente visto qualcuno? Forse dovremmo chiedere ai Ghost Hunters.
Matias SOULE 5,5 – Ritengo ci siano calciatori, soprattutto quando sono così giovani, che vadano lasciati più liberi da pressioni e anche di sbagliare. Vale per lui, vale per Dahl che ancora non abbiamo visto, Sangarè, Pisilli e valeva per De Rossi come allenatore alle prima armi. Alcuni reagiscono subito, altri imparano in un attimo (vedi Pisilli). Non tutti siamo uguali. Sta di fatto che lui sente questa pressione e le prestazioni continuano a essere incolori. Dal 71’ Nicolò PISILLI 6+ – Non incide particolarmente ma entra sempre molto concentrato e pronto al sacrificio.
Lorenzo PELLEGRINI 7 – Sono schizzato dal divano a quel gol sbagliato, ma a livello di prestazione non me la sento di dargli meno del sette oggi. Ha giocato a tutto campo, ha sbagliato poco e ha dato tutto quello che aveva. Dall’86’ Eldor SHOMURODOV – sv.
Artem DOVBYK 8 – Segna alla prima occasione e ancora oggi non sappiamo se fosse fuorigioco o meno. Sbaglia la seconda ma si fa perdonare alla terza con un gol stratosferico. Oltre al gol regala sponde e giocate, centravanti pazzesco.
All. Ivan JURIC 6 – Inizio a pensare che se ci aspettiamo da lui un salto di qualità, resteremo da aspettarlo a lungo. Sensazione personale che spero di sbagliare.

Arriviamo alla sosta con una crisi isterica in atto, contro gli arbitri, contro la società, contro i giocatori. Fa male, tutto questo fa davvero male. Nel calcio ci sono le soddisfazioni e le delusioni ma se quest’ultime arrivano spesso per motivi legate a fattori arbitrali, creano quel senso di frustrazione indelebile. Preferisco perdere 4-0 dopo una prestazione atroce anziché pareggiarla con certe recriminazioni.
Sarò scemo, sarò pazzo, sarò Romanista…

Forza Roma
Ad maiora

Emiliano Petrone





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