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Milan Roma 3-1 - Il Pagellaio Matto

Ma in fin dei conti, chissenefrega… di Emiliano Petrone
Redazione de Il Legionario
inserita un mese fa
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D’altronde sono soltanto 17 (sì, diciassette) anni che non la vinciamo, una dozzina dall’ultima finale e ben otto da una semifinale, ma senza entrare nei dettagli di queste due ultime statistiche, sennò ne avremmo a parlare per giorni.
Quindi ma sì, chissenefrega della Coppa Italia, è un portaombrelli no? E poi ne abbiamo 9 (aho, nove!). E non fa niente se magari poteva garantirci un accesso europeo tramite la corsia preferenziale. Vincere non significava questo, ne siamo consci, però se vuoi che un albero dia de frutti lo devi annaffiare e curare.
E allora dai, chissenefrega perché tanto ci avrebbe messo in condizione di fare altre due partite, di aggiungere fatica a tutti questi impegni. E noi abbiamo altro a cui pensare… cosa di preciso non lo so, ma ci pensiamo.
Quindi archiviato quest’altro peso, adesso dritti verso gli ultimi due più difficili!
Riguardo la partita di ieri (oltre al chissenefrega, fosse vero), penso che Ranieri qualcosina possa aver sbagliato, soprattutto sui cambi. Fuori Paredes che teneva incollati due reparti, dentro Pellegrini che a vedere quel tiro, forse di incollato non aveva neanche gli scarpini.

SVILAR 5,5 – Non ha grosse colpe sui gol, però quando ne prendi tre, difficile arrivare a sufficienza. Per ben due volte lo hanno bucato 1vs1 e già quello fa capire come sia andata la difesa giallorossa.
CELIK 4,5 – Quando Ranieri disse a Paredes che era un miracolato, secondo me aveva sbagliato persona…
dal 46' RENSCH 5,5 – Va in difficoltà anche lui da quella parte, però almeno hai la sensazione che possa stare su un campo di calcio.
HUMMELS 5 – Oggi tutta la fase difensiva è andata a farsi benedire, ma le colpe sono da dividere con un centrocampo scarico.
dall'80' NELSSON S.V.
NDICKA 4 – Partita orribile, una delle peggiori da quando è a Roma. Sbaglia tempi, posizioni, forse anche il colore delle pareti di casa.
SAELEMAEKERS 4 – A noi gli ex ci purgano con una costanza da far spavento. Quando ce l’abbiamo noi, gli ex, invece regalano prestazioni a dir poco inquietanti. A un certo momento ho avuto l’impressione che stesse giocando con le ciabatte perché si perdeva la palla da solo.
dall'80' EL SHAARAWY S.V.
KONÉ 5,5 – Meglio il primo tempo a fare interdizione. Spostato a regista va in confusione, totale.
PAREDES 6 – Un paio di palloni persi, però alla fine è lui l’ago della bilancia e quando esce, il centrocampo finisce totalmente nelle mani avversarie.
dal 46' PELLEGRINI 5,5 – Non gli riesce il tiro del falco con il quale poteva raddrizzare la partita. Allo stesso tempo, però, gli riesce il tiro della zappa, con il quale crea ilarità nella tifoseria avversaria e imbarazzo in quella giallorossa.
PISILLI 6 – Uno dei pochissimi a salvarsi. Quella traversa avrebbe meritato molta più fortuna.
ANGELINO 6 – Ottimi cross ma anche molti errori banali. Il suo voto potrebbe essere spiegato con una curva gaussiana.
DYBALA 5,5 – Dovrebbe dare qualcosa in più in certe partite, però è anche vero che si ritrova spesso a dover proteggere palla in mezzo a un mucchio di avversari.
SHOMURODOV 4,5 – Se la palla ti arriva perfetta sul sinistro, è opportuno calciare con quel di piede. La prima occasione, ancora non ho capito cosa volesse fare con il destro, visto che, colpendola in quel modo, senza deviazione sarebbe finita una decina di metri lontano dal palo. La seconda invece, il quale mi ha procurato un senso di orticaria per svariate ore (e ancora mi gratto), è anche peggio. Gli servono un rasoterra preciso che chiedeva solo di essere colpito di collo a incrociare (o anche di piatto alla peggio). Avresti anticipato l’intervento del difensore e forse fatto addirittura gol, pensa. Invece così, facendola scivolare sul destro, hai perso l’attimo e permesso al difendente di scivolare per fermare il tiro. Riassumendo, ma davvero sei finito in serie A?
dal 46' DOVBIK 6,5 – Entra e segna, c’è poco da dire. È il resto che sarebbe da rivedere.
All. RANIERI 5 – Oggi si balla, ma si balla male. Dopo lo svantaggio la Roma sale in cattedra, ma ho avuto la sensazione che fosse più per volere del Milan, il quale ha sfruttato benissimo una delle ripartenze regalate. I cambi sono anche peggio, la Roma perde consistenza ed equilibrio a centrocampo, si allungano i reparti e iniziamo a concedere troppe seconde palle. Tutto è male quel che finisce male, insomma.

C’era quindi una volta la Roma di Coppa Italia, coppa che ci ha dato parecchie soddisfazioni e un piccolo dolorino (al quale abbiamo rimediato con la minivacanza a Tirana).
Inutile dire cosa dobbiamo fare ora, ma dopo la partita di ieri sera, come si fa a pensare che la Roma possa raggiungere determinati obiettivi ancor più complicati?
Tempi duri, tempi per cuori forti, tempi da Lupi, come sempre.

Forza Roma
Ad maiora

Emiliano Petrone





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