Mercato

L'identikit di Pau Lopez

di Nicolas Gesmini
Redazione de Il Legionario
inserita 5 anni fa
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7:00
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E’ passato un anno ormai, ma lo spettro di Alisson, il fenomeno di Novo Hamburgo, infesta ancora le porte dell’Olimpico, e dopo il tentativo (più che fallito) di Olsen, il freddo gigante svedese, toccherà a quello che stavolta è il portiere più pagato nella storia della Roma scacciare lo spettro, il “caliente” portiere iberico Pau Lopez.

Classe 94, Pau Lopez nasce a Girona e cresce calcisticamente con l’Espanyol, esordendo in prima squadra all’età di soli 20 anni nella stagione 2014/2015, nella quale gioca come portiere di coppa, mentre nella stagione successiva diventa titolare anche in campionato. Nel suo lungo percorso di crescita all’Espanyol una delle figure più importanti per Pau è stata sicuramente quella di Thomas N’Kono, preparatore dei portieri della squadra, che da subito viene colpito dalla sicurezza e la serenità che, nonostante la giovane età, dimostra tra i pali.

Dopo la prima stagione da titolare nella Liga, Pau Lopez viene chiamato in prestito da Mauricio Pochettino al Tottenham, dove non gioca neanche una partita in tutto l’anno, ma allenandosi con una squadra di un certo livello riesce a trasformare uno dei suoi punti deboli in uno dei suoi attuali punti di forza, il gioco coi piedi, migliorando nettamente nell’impostazione dal basso e nei rinvii.

L’anno successivo Pau Lopez rientra dal prestito e gioca la sua ultima stagione, da titolare, con la squadra che lo ha cresciuto, l’Espanyol, disputando 30 partite tra campionato e coppa. Dopo il mancato rinnovo e le incomprensioni con la società catalana, Lopez si trasferisce a Siviglia, sponda Betis, dove nell’ultimo anno ha disputato la sua miglior stagione, totalizzando 10 clean sheets in 33 partite, che sono andati ad aggiungersi ai 46 totali nelle 155 partite disputate in carriera, il che corrisponde al 30%, dati che hanno convinto la Roma a sborsare 23,5 milioni e scegliere lui come numero 1 per la prossima stagione.

Pau Lopez è un portiere estremamente sicuro e di carattere, tanto che è sempre stato amato dai suoi tifosi per la grinta e l’attaccamento alla maglia mostrato in campo, quanto invece è stato odiato dai tifosi avversari. A detta degli allenatori che ha avuto, Lopez è un portiere che possiede una grande capacità nel gestire la pressione e sa come ripartire da 0 subito dopo ogni errore, dote questa non indifferente per una piazza come quella giallorossa.

Dal punto di vista tecnico invece, Pau Lopez, essendo alto 1,89 metri e pesando 77 chili, non è quel tipo di portiere che riesce sempre a coprire tutto lo specchio della porta, è infatti molto più bravo sui tiri da corta o media distanza, dove ha poco tempo per coordinarsi, confermando di avere grandi riflessi ed istintività, meno preciso sui tiri più angolati e calciati più da lontano. Sulle uscite invece Lopez riesce ad essere molto più sicuro per quanto riguarda quelle alte, ma non per questo le uscite basse sono da definire come suo punto debole. Come già evidenziato prima, il gioco coi piedi è il vero punto di forza di Pau, possiede infatti sotto questo punto di vista un’abilità sopra la media, aspetto fondamentale per il gioco di Fonseca che prevede di controllare il pallone il più a lungo possibile per sovrastare l’avversario.

Sarà Pau Lopez quindi il guardiano giusto tra i pali giallorossi? Da quel che siamo riusciti a capire, il carattere non gli manca di certo, ora bisogna solo sperare che tutti i buoni presupposti vengano trasformati, anche a Roma, in clean sheets dal portiere catalano.


Nicolas Gesmini




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