Genoa Roma 1-1 - Il Pagellaio matto
Quanto è complicato essere della Roma… di Emiliano Petrone
Redazione de Il Legionario
inserita 21 giorni fa
166
5:00
97 Essere tifosi della Roma è molto complicato perché ci vuole una tale forza, tenacia, capacità di reazione che, restando sempre nell’ambito calcistico ovvio, forse nessun altro tifoso può vantarsi di avere. Perché dopo una domenica del genere è difficile anche darsi una spiegazione, provare a dirsi qualcosa di positivo per cercare una scappatoia, una via di fuga. Cos’altro poteva succedere ieri? Arbitraggio ai limiti del disastro, gol subito all’ultimo secondo dopo un altro torto (fallo su Pellegrini), allenatore espulso per proteste (più che motivate) e ciliegina sulla torta l’infortunio grave a Saelemaekers. Oggi, come non bastasse, è scoppiato il tutto contro tutti su social e radio dove, dopo solo quattro partite, sembra già tutto da buttare per ricominciare da zero. Non scherziamo dai…
Capisco che le cose non stanno andando come ci si aspettava ma ieri è stata veramente una giornata storta. Sì, è vero che al sessantesimo ci siamo fermati e abbassati troppo, è vero che potevamo tranquillamente raddoppiare, è vero tutto così come è vero che gli episodi non volgono mai dalla nostra parte. Prendete il Napoli contro il Parma, era sotto, partita anche brutta, follia del portiere avversario, rosso, sostituzioni finite e rimonta negli ultimi minuti con un calciatore tra i pali.
Ieri bastava che Pellegrini non stoppasse male quel pallone e la calciasse su Orione e non c’erano santi in paradiso a far pareggiare il Genoa. Parlo di quell’episodio perché è quello definitivo, senza diritto di replica.
Evidentemente doveva andare così, come mille altre volte nella nostra vita “Romanista” perché come ho già detto, essere tifoso dei nostri colori è davvero complicato.
Mile SVILAR 6 – Partita quasi da comparsa. Forse poteva fare meglio su quella punizione di Malinovskyi ma in precedenza aveva salvato la porta con un’uscita veloce ed efficace su Ekuban. Incolpevole sul pareggio.
Gianluca MANCINI 6 – Annulla Pinamonti anche se, a vederlo come stava in campo, probabilmente si sarebbe annullato anche da solo. Partita senza guizzi e senza sbavature.
Evan NDICKA 5,5 – Fino al gol del pareggio era stato uno dei migliori, poi però accade che da centrale, sul cross fatale, si schiaccia troppo su Mancini e lascia un buco dietro le spalle tra lui ed Hermoso.
ANGELIÑO 6,5 - Propositivo e lucido in fase di costruzione, attento in quella difensiva. Prestazione positiva dello spagnolo.
Alexis SAELEMAEKERS 6,5 – Stava giocando molto bene fino a quando l’altissimo non si ricorda della cattura avvenuta nell'orto del Getsemani dalle guardie romane e decide di vendicarsi ancora una volta...
dal 50' Mario HERMOSO 6 – Esperienza e tecnica non gli mancano di certo. Ancora pecca di condizione fisica e forse, ripeto forse, se avesse avuto più riflessi su quell’ultimo cross maledetto, avrebbe potuto capire che il compagno stava bucando la posizione e magari sarebbe potuto intervenire in anticipo. Non è successo.
Niccolò PISILLI 7,5 – Il migliore. Fa quello che dovrebbe fare Pellegrini ma lo fa con intensità, qualità, concentrazione, dedizione, fame e voglia di spaccare il campo, tutte cose che quando entra il suo sostituto, non vediamo neanche per sbaglio…
dal 62' Lorenzo PELLEGRINI 5 – Mannaggia tutto… è vero che quello può essere fallo ma è anche vero che sei fresco, non puoi allungarti una palla di tre metri. Se la tieni sui piedi, difficilmente arrivi a quel contrasto e difficilmente accade quel contatto. Ripeto… mannaggia tutto!
Bryan CRISTANTE 5,5 – Troppi errori in fase d’impostazione, troppo lento in alcune letture di gioco. Con due animali come Koné e Pisilli vicino dovrebbe giocare mentre fuma la pipa…
Manu KONÉ 7 – Copre il campo per intero, difesa, distruzione, costruzione, raddoppio. Ce ne vorrebbero un paio come lui…
Stephan EL SHAARAWY 6 – Qualche errore di troppo all’inizio poi migliora. Poteva fare meglio sull’azione dove Gollini gli nega il gol ma in sostanza partita sufficiente.
dal 62' Zeki CELIK 5,5 – Da quella parte non fanno altro che arrivare cross, per nostra fortuna tutti sbagliati tranne l’ultimo. De Rossi capisce il momento e lo fa entrare per chiudere la fascia… Lo fa entrare per chiudere la fascia… Lo fa entrare per chiudere la fascia… e niente… non la chiude e da lì arriva il cross del pareggio… Ma De Rossi lo “aveva fatto” entrare per chiudere la fascia.
Paulo DYBALA 6 – Rischia di giocarsi una caviglia su quel rigore assurdo non dato (e torniamo sempre ai soliti discorsi). Inoltre, a mio avviso, si tratta di chiara occasione da rete quindi oltre al rigore avremmo potuto vedere anche un bel rosso sventolare e indovinate in faccia a chi? A quello che ha pareggiato all’ultimo istante. “Tuttapposto…”
dal 62' Tommaso BALDANZI 6,5 – L’unico del triplo cambio a entrare in campo con la voglia di giocare a pallone. Si mette subito a disposizione della squadra strappando palloni e provando a far salire la squadra che invece non lo segue.
Artem DOVBYK 7+ – Poteva farne almeno un paio, comunque si fa trovare sempre nel vivo del gioco e partecipa alla manovra anche con qualità. Splendido il colpo di tacco sul quale Dybala viene abbattuto.
dall'81' Eldor SHOMURODOV 5 – Se al posto suo avessero fatto entrare uno scopettone, di quelli con il carrello tipico delle donne delle pulizie, sicuramente avremmo tenuto più palloni. Incapace di far salire la squadra, di proteggere un pallone, di subire un fallo, di fare un fallo. Dico la mia su di lui: può essere buono solo se lo butti in mischia per cercare un gol negli ultimi 10-15 minuti, per il resto è davvero poca roba.
Allenatore: Daniele DE ROSSI 5,5 – A me la Roma per larghi tratti non è neanche dispiaciuta. Ho visto un’idea di gioco anche se con qualche difficoltà ad applicarla ma che in futuro potrebbe portare a dei risultati. Non sbaglia i cambi a mio avviso poiché la lettura nel momento di difficoltà è anche giusta, il problema semmai è stata la mollezza con cui sono entrati alcuni giocatori. Su quello bisognerebbe forse riflettere con maggior cura.
Prima di salutarvi vorrei ricordarvi una frase del Grande Dino Viola che ha segnato il Romanismo dopo la finale contro il Liverpool: “La Roma non ha mai pianto e mai piangerà: perché piange il debole, i forti non piangono mai”.
E allora dimostriamo di esserlo davvero, forti intendo, dimostriamo che non sono quattro partite ad ammazzarci emotivamente e pensare che sia già finito il campionato. Non è così, la stagione è ancora lunga, alziamo la testa e guardiamo avanti!
Forza Roma
Ad maiora
Emiliano Petrone