Fiorentina Roma 1-2 - Il Pagellaio Matto
FiorenTIGNA… di Emiliano Petrone
Redazione de Il Legionario
inserita un mese fa
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3:00
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Si vince ancora e si va primi in classifica (insieme al Napoli), sfruttando il pareggio tra Juve e Milan.
La fortuna sembra volerci rendere una parte di quanto ci ha tolto nella storia (una minima parte) e ci aiuta a raggiungere altri tre punti molto importanti.
Dopo la partita di giovedì m’ero parecchio intristito, ammetto, forse anche troppo.
Avevo sottolineato come non si trattasse di disfattismo, ma più di paura.
In realtà, la Fiorentina dimostra di essere in piena crisi (di risultati, ma anche di gioco), ma mette comunque in difficoltà la Roma.
Certo, se dopo il vantaggio Dobvyk l’avesse messa dentro, sul 3-1 per la viola sarebbe stato complicato rialzare la testa.
Invece abbiamo concesso qualche ripartenza di troppo, con una difesa non proprio attenta in un paio di situazioni (sul quale c’è mancato davvero poco).
Comprendo che non si possa pretendere di bloccare ogni attività offensiva dell’avversario, ma neanche buttare tutto all’ortiche per delle gravi disattenzioni.
Due cose però mi sono piaciute più delle altre partite.
La prima: il maggior movimento senza palla. Questo fattore è determinante nel gioco di Gasperini.
La seconda: i cambi questa volta hanno dato qualcosa in più (ritmo, pressione e palleggio). Peccato non aver sfruttato tutte le ripartenze, come se avessero paura di scoprirsi.
Su questo bisogna lavorare molto, perché arriveranno partite dove se non la chiudi sfruttando gli spazi, poi ti fanno gol e perdi punti.
Non ci saranno sempre pali, traverse e Svilar a salvarci…
CELIK 7 – Ancora una gran partita del turco. Nel secondo tempo si lascia andare a un paio di sgroppate mai viste. Lui è davvero un atleta adatto al tipo di allenamento gasperiniano e può compensare le lacune tecniche con lo strapotere fisico.
Certo, sull’azione dove Gosens spara alto da due metri, si fa una bella dormita e buca la diagonale. Buon per noi che l’avversario abbia sbagliato.
N’DICKA 6,5 – Nel primo tempo si fa fregare un paio di volte da Kean (sul gol e sul palo). Poi gli prende le misure e la partita di Moise finisce lì.
CRISTANTE 7 – C’è poco da dire… c’è poco da obiettare. Cristante, fino a quando la Roma non potrà permettersi calciatori di livello mondiale, è fondamentale sia dal punto di vista tattico, sia mentale.
Ma che gol ha fatto poi?
SOULE’ 7,5 – Inizia in sordina, poi si prende la scena, tutta. Gol e assist, giocate, ripieghi in marcatura. 3 gol in 6 partite di campionato. Media impressionante.
DOVBYK 6 – Ho voluto parlare di lui perché in fin dei conti mi è anche piaciuta la sua prestazione, coronato comunque con un buon assist. Però, quel pallone perfetto di Wesley va buttato dentro. Non m’interessa se di testa in tuffo (sarebbe stata la scelta giusta), o di denti, naso, faccia, spalla. Insomma, qualunque parte del corpo andava bene, ma dopo due rigori sbagliati giovedì, su quel pallone avrei voluto vedere tutta la cattiveria agonistica possibile.
GASPERINI 7 – Non so se l’Atalanta in questi anni sia riuscito a farlo arrabbiare come la Roma in sei partite di campionato. Sta di fatto che non può essere ancora neanche lontanamente soddisfatto dal gioco espresso e dalla condizione fisica di alcuni calciatori.
L’unica cosa di cui può essere soddisfatto, è la classifica e quindi dei punti fatti.
Ammucchia Gasperì…
Il gioco arriverà (speriamo), e magari, oltre a vincere, ci divertiremo pure di più.
Ma sia chiaro. Per me andrebbe bene vincerle pure tutte così. Che poi se divertimo alla fine.
E adesso la pausa, poi troveremo l’Inter e lì, le cose, si faranno interessanti.
Forza Roma
Ad maiora
Emiliano Petrone