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Atalanta Roma 2-1 - Il Pagellaio Matto

Il ricordo del sapore amaro della sconfitta…
Redazione de Il Legionario
inserita un mese fa
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Eh sì, l’avevamo dimenticato ormai, il sapore amaro della sconfitta (a esclusione della partita di Europa League). Ma guai a dire che è finita, guai a pensare che la cavalcata sia giunta al termine, perché nulla è ancora deciso e le partite vanno giocate, tutte, non solo le nostre.
Quindi adesso non piangiamoci addosso per la sconfitta, al netto di situazioni che potrebbero o meno averci penalizzato, come il rigore revocato. Piccola parentesi, l’intervento a mio avviso non è così “netto” da concedere il penalty, ma dal momento che il contatto (se pur minimo) c’è, il Var non deve intervenire, così come non è intervenuto contro l’Inter su N’dicka e in altre decine e decine di casi.
Comunque è andata così, ci può stare perdere a Bergamo e credo sia anche inutile mettersi a parlare di Gasperini, del futuro allenatore e via dicendo. Prima di tutto questo ci sono altre due partite da vincere e poi metteremo fine alla parola “Campionato”, iniziando altri discorsi sul futuro.
Se ci dobbiamo addentrare nella partita di ieri, a me la Roma non è dispiaciuta. È vero che nei primi venti minuti potevano farci tre gol, ma allo stesso tempo, dal ventesimo in poi, si è vista molta più Roma e dopo il pareggio ha dominato il campo fino alla duplice fischio. Se poi Koné, anziché divorarsi il vantaggio allo scadere, avesse fatto il suo, stoppando il pallone con il piede giusto (in serie A vedo spesso cose dell’altro mondo che neanche sui campetti dei bambini), forse sarebbe andato tutto diversamente.

Mile SVILAR 6 – Non colpevole sui gol. Salvataggio prodigioso su De Ketelare. 13 maggio 2025 e questo non ha ancora firmato il rinnovo di contratto. Male, malissimo.
Zeki CELIK 5 – Lookman lo mette in enorme difficoltà. L’unica volta che riesce a inserirsi, viene bullizzato da Ederson.
Gianluca MANCINI 7 – Il migliore insieme a Cristante. Gioca l’intera partita con un fastidio al polpaccio. Contiene il capocannoniere della serie A non concedendogli neanche modo di respirare.
Evan NDICKA 5 – In mischia cilecca un pallone mettendolo sui piedi dell’avversario che per fortuna sceglie la potenza anziché il controllo. Spesso in difficoltà sui disimpegni e le chiusure.
Devyne RENSCH 5,5 – Sbaglia sul gol del vantaggio, poi si fa perdonare con un salvataggio disperato in scivolata. Appena esce, la Roma prende il secondo gol con un’azione che parte proprio a sinistra.
Manu KONÉ 6 – La sufficienza è la media tra la prestazione di quantità (da 8) e quella delle singole giocate (da 4). Non puoi, e non è la prima volta, divorarti un gol così. Sbaglia anche alcune scelte semplici, come il filtrante a Dovbyk troppo largo e altre cose ancora. A volte sembra come se si disconnetta dalla realtà.
dall'86' Alexis SAELEMAEKERS 6 – Entra in campo abbastanza bene, solo che i suoi cross velenosi non hanno più nessuno adatto a riceverli.
Bryan CRISTANTE 7 – Anche lui da ex “s’ingrifa” e oltre al gol è artefice di un’ottima prestazione.
José ANGELINO 6 – Soffre il passo lungo di Bellanova. Si fa valere in alcune giocate ma non è l’Angelino al quale ci aveva abituato in quello spezzone di campionato. Forse poteva fare meglio anche sulla respinta che favorisce il tiro di Soulemana.
Matias SOULÉ 6 – Alterna grandi giocate a continue perdite di palloni. S’illumina a strappi, ma il poco movimento dei compagni non lo mette in condizione di potersi cimentare nell’uno contro uno come vorrebbe, poiché ha sempre tre giocatori addosso. Ottimo il cross tagliato che vale il momentaneo pareggio.
Eldor SHOMURODOV 6 – Partita difficile, ma anche oggi il suo assist l’aveva fatto, poi sprecato malamente dal francese.
dall'86' Tommaso BALDANZI s.v.
Artem DOVBYK 5,5 – Senza Hien a marcarlo, avrebbe potuto e dovuto fare di più. A fine campionato bisognerà fare delle valutazioni. La vedo dura cederlo senza fare una minusvalenza, dall’altra parte però, sarei curioso di vederlo ancora un anno per poterlo giudicare meglio.
dall'86' Stephan EL SHAARAWY s.v.
All. Claudio RANIERI 5,5 – I primi venti minuti di sbandamento sono gravi e potevano compromettere la partita. Da gran maestro sistema la squadra che oltre al pareggio, prende anche campo. Purtroppo, i cambi non gli danno ragione, soprattutto quello di Pisilli, il quale ingresso ci regala una prestazione da “pesce fuor d’acqua”. Togliere poi gli unici in grado di spizzare un pallone di testa, nel momento in cui potrebbe bastarti una deviazione in mischia per trovare il pareggio, mi è sembrato azzardato (per non dire errato). Dopo 19 partite di cambi azzeccati ci può anche stare.

Poco altro da aggiungere, alla fine della fiera i risultati ci permettono ancora di sperare
Finché matematica non ci separi…

Forza Roma
Ad maiora

Emiliano Petrone





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