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Strootman già infiamma il campionato: «Io alla Juve? No, io no»

L’olandese in sala stampa dispensa sorrisi e battute: «Pjanic chi?» (di Massimo Salvo)
Redazione de Il Legionario
inserita 7 anni fa
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15:00
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(di Massimo Salvo) - Osservare Kevin Strootman giorno per giorno all’opera nonostante il lungo calvario è già di per sé una notizia, ma vederlo addirittura ridere beh, quello sì che è un vero miracolo. Sereno, disteso, allegro, tanto da permettersi anche una mezzaluna sul volto: i latini avevano proprio ragione quando parlavano di mens sana in corpore sano.

Sì, perché l’olandese non è certo tipo da battute, eppure adesso che il ginocchio non fa più male tutta la tensione accumulata si è pienamente eclissata, lasciando spazio a facili ironie. Come quella mostrata ieri, ad esempio, quando a un giornalista che in sala stampa era intento a elencargli la campagna acquisti bianconera, Kevin ha risposto con sarcasmo: «Pjanic chi?».

Sarcasmo poi neanche tanto, visto che nelle orecchie della “Lavatrice” ancora riecheggiano gli insulti e le minacce del famoso 5 ottobre 2014 allo Stadium, laddove in lui di frustrazione forse già ce n’era tanta perché quell’infortunio lo costringeva ad assistere alla disfatta arbitrale dalla tribuna; una disfatta che tra l’altro grida ancora vendetta (calcistica, s’intende), e che con Pjanic e Benatia passati sull’altro fronte assume senz’altro doppio valore.

Forse è questo il motivo per cui, alla successiva domanda su un suo ipotetico futuro alla Juventus, Strootman è perentorio: «No, io no», con quel pronome personale e quella doppia negazione quasi a sottolineare in maniera tacita la sostanziale differenza con l’ex compagno di squadra serbo. Colui che, dopo sole due settimane di approdo, ha dichiarato di aver già compreso l’elemento di scarto che rende i piemontesi vincenti rispetto ai giallorossi. Beato lui.

E così, tra una frecciata e l’altra, il n. 6 romanista ha interrotto il sorriso e si è poi concentrato sulla sua condizione fisica: «Sto bene, ma non ancora al 100%. L’unico modo per essere al top è giocare, come dice giustamente Spalletti». Aggiungendo inoltre: «Non mi carico di inutili responsabilità; la Roma ha già tre capitani (Totti, De Rossi e Florenzi, ndr), bastano loro».

Eppure Kevin ha il classico phisique du role di chi potrebbe senza problemi indossare la fascia al braccio; l’umiltà, però, è il suo unico diktat, e ciò che gli preme al momento è solamente rientrare in forma. «Il prolungamento del contratto? I rapporti con la società sono ottimi, prima però fatemi giocare».

Domani, intanto, Strootman e compagni affronteranno la seconda amichevole in quello che sarà l’ottavo ed ultimo giorno di ritiro a Pinzolo. Avversario il Terek Groznyj, team ceceno che milita nella Serie A russa. Fischio d’inizio alle ore 17, in diretta su Roma Tv (canale 213 di Sky). Lunedì il rientro nella Capitale, che i giallorossi lasceranno nuovamente nel prossimo fine settimana non prima di aver preso parte all’inaugurazione di un Roma Store in via del Corso; ad attenderli, sabato 23, c’è la tournèe americana fino al 3 agosto.

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