In & Out

Salisburgo Roma 1-0 In & Out

La disfatta brucia tanto, per quello che è stato visto e per i due legni (ovviamente) colpiti dai giallorossi che saranno costretti all’impresa all’Olimpico. Di Giovanni Acone
Redazione de Il Legionario
inserita un anno fa
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2:00
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Chiamatela sfortuna, imprecisione o poca cattiveria. Chiamatela come volete ma questa sconfitta è immeritatissima. La Roma ha in controllo la partita fino a due dalla fine quando il Salisburgo alla prima vera occasione della partita la butta dentro con un colpo di testa di Capaldo. La disfatta brucia, tanto per quello che è stato visto e per i due legni (ovviamente) colpiti dai giallorossi che saranno costretti all’impresa all’Olimpico, così come aveva fatto lo scorso anno col Bodo. Ritorna qualche problema di troppo in attacco e viene subito agli occhi l’impressionante dato sulla percentuale di realizzazione delle occasioni create: la Roma sfrutta solo un’opportunità su tre, la peggiore in serie A, cosa che soprattutto in Europa sta pesando moltissimo. È la terza volta in questa Europa League che arriva una sconfitta negli ultimi 3 minuti di partita, qualche disattenzione di troppo e poca lucidità stanno pesando come macigni.


IN

Bryan Cristante

Stacanovista del centrocampo, mette il piede quando serve e il fisico su necessità. L’apertura “tottiana” al 43’ per Abraham avrebbe almeno meritato di essere un assist, ma viene mal gestita dal compagno. Al rientro prova a metterci la testa, ma la sua deviazione aerea finisce sul palo di destra. Il migliore dei suoi.

Roger Ibanez
La coppia mista con Mancini è quella delle migliori giornate: gli austriaci rimangono oltre il confine dell’area di rigore e possono provare solo dalla distanza ad impensierire Rui. Come suo solito lavora anche in fase di impostazione e sfrutta la licenza di portar avanti palla per provare ad avviare l’azione. Nessuna sbavatura e quasi nessun errore.


OUT

Lorenzo Pellegrini

Fatica e non poco ancora una volta, risultando così più macchinoso e meno “magnifico”. Il capitano stringe ancora i denti per essere in campo, andando in difficoltà quando c’è da alzare i giri del motore, lo dimostra anche il fatto che le migliori occasioni che crea siano quelle da calcio piazzato soprattutto. Forse una settimana di riposo…

Nemanja Matic
Una partita abbastanza tranquilla e sulla sufficienza se fosse finita cinque minuti prima. L’errore in fase di marcatura del serbo, che si lascia scappare Capaldo, è disastroso e costa la sconfitta ai suoi. Una distrazione che non ti aspetteresti da un esperto come lui.


Giovanni Acone





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