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RomAmarcord: Quando la Roma andò a 4100 km dalla capitale (con video)

a cura di Emanuele Grilli
Redazione de Il Legionario
inserita 2 anni fa
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Giocare in ambito europeo porta sempre un’emozione diversa rispetto alle partite di campionato. Sarà per l’inno emozionante della Champions League, le tante squadre forti e titolate che puoi sfidare, o come nel nostro caso perché puoi giocare in campi talmente improponibili che il campetto davanti casa al confronto è il Bernabeu.

Domani la Roma sarà di scena a Bodo (in Norvegia) per la terza giornata di Conference League contro il Bodo Glimt, per ipotecare il discorso qualificazione dopo le prime due vittorie con CSKA Sofia e Zorya. I più giovani però non sapranno che la Roma è già stata in questa nazione, esattamente 16 anni fa nel lontano 20 ottobre 2005. Tra l’altro quella fu per lungo tempo la trasferta più lontana della Roma in tutta la sua storia europea, fino alla stagione 2017/18 quando i giallorossi di Di Francesco volarono a Baku per sfidare il Qarabag nella fase ai gironi di Champions League (ma questa è un'altra storia).

Tornando al discorso iniziale, perché la Roma fu costretta a volare in Norvegia in un periodo decisamente poco consono per giocare una partita di pallone? Per scoprirlo bisogna fare un altro salto temporale di qualche mese, quando i giallorossi allenati da Bruno Conti riuscirono a battere la Fiorentina in semifinale di Coppa Italia e raggiungere di diritto i preliminari di Coppa Uefa, nonostante un percorso in campionato tremendo terminato con una salvezza matematica alla penultima giornata. Subito dopo la fine del campionato la Roma ufficializza Luciano Spalletti come nuovo tecnico giallorosso, dopo l’ottima esperienza con l’Udinese culminata con una storica qualificazione ai preliminari di Champions League.

L’inizio di campionato però non è particolarmente entusiasmante, con la Roma che mostra ancora tanta discontinuità e la ruggine della stagione passata, un fattore che qualcuno di voi dovrebbe considerare ripensando alla Roma del 2021. In Coppa Uefa gli uomini di Spalletti superano facilmente l’Aris Salonicco e approdano di diritto al girone E di Coppa UEFA insieme a Strasburgo, Basilea, Stella Rossa e Tromso. Al tempo infatti il secondo trofeo europeo era organizzato sulla base di due turni preliminari, otto gironi da cinque squadre ciascuno con passaggio ai sedicesimi delle prime tre classificate, che si sarebbero incontrate solamente una volta.

Alla prima giornata del girone E la Roma va quindi di scena nella città norvegese di Tromso, distante appena 4180 km dalla capitale italiana. Nonostante si tratti di una trasferta a dir poco proibitiva allo stadio ci saranno addirittura 500 supporter giallorossi, che con vari striscioni e frasi ad effetto hanno contribuito a rendere più calorosa una serata ai limiti del glaciale. A questo aggiungiamo il terreno di gioco dell’Alfheim Stadion, decisamente poco consono a partite professionistiche con zolle in ogni dove e fango dappertutto, pericolose sia per la partita ma anche per possibili infortuni dei giocatori in campo a disputarla.



Visto che tre giorni dopo si sarebbe giocato il derby della capitale Spalletti decide di schierare un moderato turnover con Doni in porta, Panucci, Kuffour, Mexes e Bovo in difesa, Dacourt, Perrotta e Kharja a centrocampo e davanti gli esterni Alvarez e Mancini a fianco dell’unica punta Shabani Nonda.

La partita inizia e com’era prevedibile lo spettacolo sul campo non è dei migliori, con le due squadre che provano a creare qualche occasione senza particolare convinzione. Al 35 però su un calcio d’angolo pericoloso arriva il gol del vantaggio ospite con Samuel Kuffour, abile a colpire di testa a centro area e spedire la palla all’angolino, per la felicità degli infreddoliti 500 tifosi giallorossi. La Roma però dimostra ancora di non aver trovato il giusto equilibrio, e dopo soli 7 minuti subisce il gol del pareggio con l’attaccante Arst che approfitta di una fase difensiva rivedibile e rimette il risultato in equilibrio.

Nella ripresa Spalletti tenta di dare una scossa inserendo De Rossi, Cufre e Taddei con capitan futuro che va vicino al gol del vantaggio sparando però il pallone sulla traversa a due metri dalla riga di porta. I giallorossi continuano a spingere sull’acceleratore puntando più sulla grinta che sulle qualità tecniche degli interpreti, e a 6 minuti dal novantesimo arriva finalmente il gol del vantaggio con Leandro Cufre, che sfrutta un assist perfetto di Alvarez per entrare in area e battere il portiere con un pallonetto morbido morbido. E’ il gol della definitiva vittoria giallorossa che permette a Spalletti di iniziare in Coppa Uefa nel migliore dei modi. Il percorso ai gironi sarà positivo con 8 punti in 4 partite e l’accesso ai sedicesimi da seconda classificata, dove però arriverà l’eliminazione contro gli inglesi del Middlesbrough con una sconfitta per 1-0 in Inghilterra e una vittoria, purtroppo inutile, per 2-1 allo Stadio Olimpico. Domani la Roma tornerà nella fredda terra norvegese seguita da 200 tifosi giallorossi a dir poco encomiabili, che meritano un grande applauso indipendentemente dal risultato che i giocatori otterranno sul campo. Siete voi l’anima di questa squadra.


Emanuele Grilli





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