In & Out

Roma Sampdoria 3-0 In & Out

La Roma riaggancia il quarto posto e continua a sognare la qualificazione in Champions League. Di Giovanni Acone
Redazione de Il Legionario
inserita un anno fa
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3:00
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Dopo la pausa nazionali la Roma torna all’Olimpico affrontando una Sampdoria che è alla ricerca di punti preziosi per la salvezza. I giallorossi falcidiati dalle squalifiche si schierano con un’inedita difesa a 4, vista solamente un’altra volta nella gestione Mourinho. Spazio a Llorente e fiducia confermata per Abraham, mentre a centrocampo Wijnaldum e Matic mettono ordine e creano occasioni. Il primo tempo è segnato dal palo di Gini che sembrava esser riuscito a superare Ravaglia, autore invece di uno splendido intervento su colpo di testa di Llorente. Nella ripresa poi avviene l’episodio chiave: Abraham viene servito poco oltre la metà campo, Murillo lo anticipa ma commettendo fallo e beccandosi il secondo giallo. Con i doriani in dieci si sblocca la Roma che proprio col suo asse mediano trova il vantaggio (splendido cross di Matic e inserimento perfetto di Wijnaldum). La Sampdoria prova ad uscire e mettere pressione seppur in inferiorità numerica, ma ancora la coppia Gini – Nemanja crea scompiglio nella difesa ospite, guadagnando un calcio di rigore poi trasformato da Dybala. I titoli di coda sono offerti da Solbakken ed El Shaarawy col piazzato del Faraone che sancisce il 3-0. La Roma riaggancia il quarto posto e continua a sognare la qualificazione in Champions League.


IN

Nemanja Matic

Una prova magistrale del gigante serbo. Mai impacciato, mai in difficoltà e mai colto in errore. Gioca con la sicurezza dei grandi campioni e con lucidità, come quando prima finta il tiro e poi inventa un passaggio illuminante per Wijnaldum che si prende il rigore del 2-0. È una pedina imprescindibile dello scacchiere di Mourinho, lo sa e continua a dimostrarlo.

Gini Wijnaldum
Un palo, un rigore conquistato e un gol. L’olandese era stato al centro di qualche critica per le prestazioni precedenti, non avendo convinto in qualche uscita. Questa domenica in una posizione leggermente più arretrata sembra invece aver trovato la quadra ed è devastante. Alterna recuperi a incursioni con il coltello tra i denti. Colpisce il quattordicesimo palo di stagione, ma non si demoralizza e risponde presente con un colpo di testa schiacciato che sblocca i suoi e la partita. Quel che mancava.

Diego Llorente
Molto positiva anche la prestazione del difensore spagnolo. Arrivato in sordina e schierato in poche occasioni, nella domenica d’emergenza difensiva è porto sicuro. Nessuna sbavatura, gioco semplice e quasi nessuno spazio concesso agli avversari. Una bella “scoperta” che ha sicuramente influito sulla vittoria.


OUT

Tammy Abraham

Disputa l’ennesima partita insufficiente. Rischia un cartellino rosso ed è nervoso dai primi minuti, lamentandosi tanto col direttore di gara, ma senza mai incidere. Sbaglia quasi di tutto tra stop, inserimenti e tempismo. Non fa movimenti per creare spazi, non arriva né sul pallone messo dentro all’ultimo secondo del primo tempo, né sulla ribattuta su colpo di testa di Smalling. Ancora una volta rimane a secco e ancora una volta viene sostituito da Belotti che almeno sembra provarci di più.


Giovanni Acone





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