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Roma Inter 6-2: l'umiliazione dei Campioni d'Italia (con video)

a cura di Emanuele Grilli
Redazione de Il Legionario
inserita 3 anni fa
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Se c’è una cosa che ha caratterizzato i miei primi anni da tifoso giallorosso è senza dubbio la lotta costante tra Roma e Inter. Scudetti, Coppe Italia, Supercoppe Italiane, dal 2005 al 2010 queste due squadre si sono giocate una moltitudine di trofei, con buona parte di vittorie nerazzurre ma anche delle belle soddisfazioni giallorosse. E oggi, visto che ricorre il tredicesimo anniversario, vi parlo di quella che è stata a parer mio la sfida più assurda e clamorosa tra queste due squadre, non solo per il risultato finale ma per il periodo storico in cui essa è arrivata: Roma-Inter 6-2 del 9 maggio 2007.

Siamo nell’estate del 2006, prima stagione post-calciopoli e post vittoria dello storico Mondiale in Germania. La Juve è stata retrocessa in serie B per illeciti sportivi, e altre big come Milan, Lazio e Fiorentina sono state costrette ad iniziare il campionato con diversi punti di penalità. Questo porta fin dal principio a vedere Inter e Roma come uniche squadre in lotta per lo scudetto, coi milanesi in netto vantaggio soprattutto per una valore tecnico di tutto rispetto, aumentato dagli acquisti importanti di Zlatan Ibrahimovic e Patrick Vieira. Gli uomini di Spalletti, nonostante un gioco spumeggiante e tanta buona volontà, cominciano fin da subito a perdere il passo dei propri avversari, e decidono principalmente di concentrarsi su altre competizioni, come la Champions League e la Coppa Italia. In entrambi i casi il percorso sarà a dir poco indimenticabile, ma se a livello europeo tutto verrà interrotto dalla brutta disfatta di Manchester, discorso diverso va fatto per la tanto desiderata coppa nazionale. Prima di cominciare però è doveroso ricordarvi che, a differenza delle recenti edizioni, la Coppa Italia prevedeva due sfide andata e ritorno in ogni fase del torneo, dagli ottavi fino alla finale.

La Roma esordisce ufficialmente l’8 novembre 2006 in casa della Triestina, un avversario sulla carta decisamente abbordabile. Gli uomini di Spalletti si presentano in campo con numerose riserve quali Rosi, Virga, Marsili e Curci, e proprio quest’ultimo si renderà protagonista di alcune belle parate che salvano il risultato. La Roma riesce a vincere per 2-1 grazie a una bella doppietta di Vincenzo Montella, che prima con un sinistro al volo e poi con un colpo di testa ipoteca fin da subito la qualificazione. Al 79’ i padroni di casa accorciano con Rossetti, ma l’impressione è che nonostante tutto si tratti di un gol per l’onore e nulla più.
Il 29 novembre infatti la Roma scende all’Olimpico con l’intento di non sprecare energie e soprattutto evitare sofferenze, ed infatti in poco più di 28 minuti riesce a chiudere il discorso qualificazione. Al 22’ sblocca il risultato il giovane attaccante Valerio Virga, mentre 5 minuti dopo ci pensa ancora una volta Montella a segnare nuovamente di testa e regalare con tranquillità l’accesso ai quarti di finale.

Superato il primo scoglio la Roma si ritrova davanti il discreto Parma di Stefano Pioli, da sfidare all’andata il 10 gennaio 2007 allo Stadio Olimpico. I giallorossi, come ormai capita fin troppo spesso, accusano il colpo del rientro dalle vacanze, giocando una partita sottotono e poco determinata. Gli unici mattatori veri della sfida sono gli attaccanti Totti e Mancini, con quest’ultimo che prima sigla il gol dell’1-0 con un pallonetto strepitoso, e poi serve con abilità il gol del 2-0 all’accorrente capitano. All’88’ però, su una delle ultime azioni offensive, Dedic segna il gol del 2-1 che riaccende le speranze parmensi, in vista di una sfida di ritorno tutt’altro che da sottovalutare.
Una settimana più tardi la Roma è quindi di scena al Tardini per difendere il vantaggio ottenuto all’andata, passano solamente 12 minuti però e Muslimovic porta subito in vantaggio i suoi, consegnando temporaneamente la qualificazione ai padroni di casa. La Roma, con numerose defezioni tra cui Totti in panchina, fatica a trovare la giusta reazione, segnando però in maniera fortuita il gol dell’1-1, con un bel colpo di testa di Daniele De Rossi. La squadra mentalmente sembra reagire, ma a due minuti dalla fine del primo tempo subisce nuovamente il gol del vantaggio ancora dall’attaccante Muslimovic, autentico mattatore della partita. Nel secondo tempo i giallorossi ci provano in tutti i modi e all’88’, su un tiro potente di Pizarro, il giovane Virgili compie una vera e propria papera, mandando in rete il pallone che regala la qualificazione agli uomini di Luciano Spalletti.

Arrivati a questo punto i giallorossi devono vedersela con il Milan di Carlo Ancelotti, squadra tecnicamente formidabile ma con la mente principalmente dedicata al percorso in Champions League. In un clima a dir poco glaciale si gioca il 25 gennaio la sfida di andata allo stadio San Siro, che vedrà un grande spettacolo principalmente nella prima frazione. Dopo soli 4 minuti sblocca l’attaccante Oliveira nonostante un evidente controllo di mano, mentre al 23’ raddoppia Inzaghi sfruttando una difesa ospite non attentissima. I giallorossi però non ci stanno, vogliono reagire fin da subito e prima trovano il gol del 2-1 con un tocco di Perrotta su assist di Taddei, e poi riescono addirittura a pareggiare al 38’ con Pizarro, che colpisce dalla distanza e trova un altro paperone del portiere che spedisce la palla dentro la sua porta. Nonostante i 2 gol subiti quindi il risultato senza dubbio positivo, soprattutto per i 2 gol segnati fuori casa che valgono doppio ai fini della qualificazione.
Il 31 gennaio 2007 si gioca quindi all’Olimpico il ritorno delle semifinali di Coppa Italia, e nonostante il valore equilibrato delle due rose sarà un autentico monologo dei padroni di casa. All’8 minuto sblocca il risultato Mancini su complicità evidente del difensore Costacurta, mentre dopo il pareggio al 18’ di Gilardino arriva il raddoppio del centrocampista Simone Perrotta, abile a sfruttare un tiro sbilenco di Totti per segnare il secondo gol stagionale nella coppa nazionale. Sul 2-1 gli uomini di Ancelotti si spengono, e a un solo minuto dall’inizio della ripresa subiscono anche il gol del 3-1 ancora dal cileno David Pizarro, che duetta splendidamente con Totti e scarica un destro potentissimo alle spalle del portiere. Nel finale c’è tempo anche per un rigore sbagliato di Totti per fallo sciocco dell’ex Cafu in area di rigore, ma il risultato ovviamente non cambia, e la Roma per la terza volta consecutiva è in finale di Coppa Italia, ancora e sempre contro l’Inter di Roberto Mancini.



Dopo ben 4 mesi di attesa, in cui l’Inter si laurea Campione d’Italia e la Roma consolida il secondo posto, si gioca finalmente l’andata della finale di Coppa Italia, precisamente il 9 maggio 2007. Una partita che resterà nella storia come uno dei massacri sportivi più grandi tra due squadre in lotta per lo stesso obbiettivo. In un Olimpico speranzoso di vedere finalmente una vendetta sportiva nei confronti dei nerazzurri, la Roma decide di regalare una giornata a dir poco indimenticabile. Dopo un solo minuto infatti, sulla prima occasione offensiva creata, arriva il gol dell’1-0 di Francesco Totti, che sfrutta una difesa impreparata per battere il portiere Toldo con un destro preciso e potente. Passano solamente altri 4 minuti e su un cross dalla sinistra di Pizarro arriva il gol del 2-0 di Daniele De Rossi, che sfrutta un tiro al volo del compagno Mexes per allungare la gamba e mettere fuori causa il portiere nerazzurro. Gli uomini di Mancini sono frastornati, non riescono minimamente a reagire e la Roma decide di approfittarne il più possibile. Al 15’ minuto, su una cavalcata strepitosa di Chivu sulla fascia, arriva addirittura anche il gol del 3-0, col romeno che serve in area Perrotta che con un bel tocco angolato spedisce la palla alle spalle di Toldo: 3-0 dopo neanche un quarto d’ora di gioco. A questo punto gli uomini di Spalletti hanno una piccola sbandata, e dopo soli 5 minuti, su un errore di retropassaggio dell’ex Pizarro, arriva il gol del 3-1 di Hernan Crespo, che ridà nuove speranze ai tifosi nerazzurri. La partita però continua ad essere un monologo giallorosso, e solamente 10 minuti più tardi arriva anche il gol del 4-1 con Amantino Mancini, che riprende una corta respinta di Toldo per spedire in fondo al sacco un gol importantissimo. Dopo 30 minuti e ben 5 gol totali la partita si calma leggermente, con la Roma che rimane in controllo del pallone e l’Inter che cerca di riassestarsi in tutte le zone del campo. L’incipit della sfida però non cambia particolarmente, e al 55’ minuto arriva anche il gol del 5-1 con l’esperto terzino Christian Panucci, che svetta di testa su un cross dalla destra e mette il punto esclamativo su una prestazione superlativa. Come al solito però gli uomini di Spalletti non riescono a mantenere il risultato, e dopo un solo minuto di gioco arriva il gol del 5-2 ancora con Hernan Crespo, che sfrutta un rinvio maldestro di Cassetti per battere Doni con un perentorio colpo di testa. Nonostante i 5 gol segnati la Roma comincia a capire che il risultato non è in cassaforte, visti i due gol fuori casa che permettono all’Inter di avere ancora qualche speranza. I giallorossi decidono quindi di ritornare all’attacco, e a un minuto dalla fine del tempo regolamentare riescono a trovare anche il gol del 6-2, ancora con Christian Panucci. Il capitano tira una punizione violentissima dai 30 metri, Toldo rinvia alla meno peggio e Panucci tutto solo insacca: 6-2 e almeno una mano sull’ottava coppa Italia della nostra storia.

La finale di ritorno, da giocarsi il 17 maggio, sembra essere una pura formalità, ma come il calcio ci ha insegnato non si può essere mai sicuri finché ci sono ancora dei minuti da giocare. La Roma inizia la partita con attenzione e sicurezza, con l’Inter che fin da subito prova a rimettere in piedi il discorso finale. Dopo un primo tempo equilibrato e combattuto arriva al 50’ il gol del vantaggio dei nerazzurri con Hernan Crespo, e dopo soli 5 minuti arriva anche il raddoppio con il Jardinero Julio Cruz, che mette letteralmente i brividi agli oltre 10.000 tifosi giallorossi presenti allo stadio. Questi gol servono agli ospiti per riassestarsi in mezzo al campo, e capire che non si può pensare di aver già vinto contro i campioni d’Italia in carica. E così, dopo qualche rischio difensivo di troppo, arriva finalmente all’84’ il gol del 2-1 di Simone Perrotta, che suggella un percorso fantastico e consegna di fatto la coppa agli uomini di Spalletti. Dopo due Coppe Italia e una Supercoppa persa contro i nerazzurri, finalmente i giallorossi possono togliersi una soddisfazione, conquistando un meritatissimo trofeo proprio in casa degli acerrimi rivali. E riscattando, seppur parzialmente, la brutta figura fatta in ambito europeo. Ma questa, è un'altra storia...


Emanuele Grilli



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