L'urna di Nyon ha portato ai giallorossi l'avversario più
temibile, il Barcellona. Dopo aver eliminato lo Shakhtar ed
essere approdati ai quarti di finale dopo dieci anni dall'ultima volta, avremmo
voluto sicuramente un avversario alla nostra portata, come il Siviglia o
il Liverpool.
Si parla di disfattismo, che ne prenderemo sei o sette e che
sarà la solita imbarcata. Ma noi siamo la Roma, siamo la squadra della
Capitale e ce lo siamo sudato questo quarto di finale. Andremo al Camp Nou
con la consapevolezza di non avere nulla da perdere e di essere orgogliosi di
essere tra le prime otto d'Europa. Siamo un po' pazzi, ci piace sognare,
pronosticare un'improbabile finale e azzardare qualche pronostico su come
finirà contro il Blaugrana. Ma va bene così, perché senza questo pizzico
di follia non si può essere ambiziosi, ma soprattutto non si può essere
ROMANISTI.
Sarà la partita di tutti, una partita bella quanto
importante. L'unico modo per battere la corazzata di Valverde sarà
quello di sostenere questa squadra, nel bene e nel male. Uniti.
Rispetto per tutti, paura di nessuno. Siamo la Roma,
vendiamo cara la pelle!
Andrea Monaco