In & Out

Roma Atalanta 1-0 - In & Out

a cura di Giovanni Acone
Redazione de Il Legionario
inserita 2 anni fa
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Sei punti tra andata e ritorno per la Roma contro i bergamaschi, una doppia vittoria che vale oro in chiave classifica ed una prestazione molto convincente. I giallorossi, spinti dal solito Olimpico gremito di gente, giocano bene un match ostico, lasciando agli avversari il possesso palla e colpendo in contropiede. L’undici titolare è una formula perfetta, quella di Mourinho/Foti che fanno punteggio pieno contro la Dea, un risultato che non si vedeva da ben nove stagioni e che ci rilancia nella corsa alla Champions League. L’approccio è stato quello giusto e si è mostrata anche lucidità, ne è un esempio anche l’espulsione nel finale di Mkhitaryan: l’armeno per spezzare il forcing finale degli atalantini, rimedia il secondo giallo con un tocco di mano da terra e costringendoli così ad una punizione sterile dalla trequarti.
Ora sulla strada il doppio impegno con il Vitesse e l’Udinese, prima del derby che inaugurerà un finale di stagione di fuoco.


IN

Nicola Zalewski

Il talento polacco viene riconfermato sulla fascia sinistra, così come al Picco, dando prova di coraggio e maggior sicurezza nella fase difensiva, che lo aveva messo in difficoltà nello scorso match. Prova ad essere velenoso in avanti cercando Abraham, è però su un suo slalom in area che mette male la caviglia ed è costretto ad uscire. Prezioso in una squadra che ancora aspetta Spinazzola.

Nicolò Zaniolo
Fa coppia con Zalewski negli ‘In’, fa coppia con Abraham in mezzo al campo. Sempre più a suo agio in una squadra che si affida al suo duo con l’inglese, sempre più incisivo in mezzo al campo. Sulla strada del gol, si frappone un paio di volte il casellante Musso, ma è con genio che, dopo aver stoppato in maniera splendida un pallone lungo di Karsdorp, lo serve comodo comodo tra i piedi di Tammy che insacca. Anche senza maschera, un sabato da supereroe, salutando con affetto Gasperini.

Henryk Mkhitaryan
Totalmente diverso rispetto all’armeno che nelle prime partite della stagione poco convinceva. Mkhitaryan è rinato nel nuovo ruolo in mezzo al campo, più libero di inventare e di lanciare i suoi compagni, meno costretto a fare lui da ricevitore, da metronomo tiene sempre il tempo giusto. In una squadra che è stata quasi perfetta, Henryk è sicuramente tra i migliori.


OUT
Nessuna brutta prestazione in una partita così. Tutti sopra la sufficienza con quasi nessun errore. Il punteggio fermo sull’1-0 non è sinonimo di partita fortunata, anzi, di un gioco gestito bene, con qualche occasione per raddoppiare e pochissimi rischi in fase difensiva. Bravi tutti.


Giovanni Acone





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