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Ranieri: non penso al prossimo anno, dobbiamo concentrarci per l'obiettivo Champions

La conferenza stampa del tecnico giallorosso in vista della partita di Sabato contro il Cagliari
Redazione de Il Legionario
inserita 4 anni fa
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10:00
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Claudio Ranieri ha parlato oggi in Conferenza Stampa in vista della gara di Sabato contro il Cagliari.


La Roma ha conquistato sette punti nelle ultime tre gare e ha subito un solo gol. Si può temere un calo di pressione?
Bisogna rispettare ogni avversario, ma i ragazzi si stanno preparando bene per cercare di arrivare all’obiettivo prefisso, il quarto posto. Prendere alla leggera la gara contro il Cagliari che sta facendo un gran finale e ha ottimi giocatori come Pavoletti, sarebbe uno sbaglio. E’ una partita da giocare con intelligenza e attenzione.


Un giudizio su El Shaarawy
Ragazzo coscienzioso che riesce a fare tutte e due le due fasi in maniera ottima, sta dando un gran contributo alla Roma.


Dzeko in questa fase della carriera gioca meglio da solo lì avanti? Come sta Pastore?
Dzeko è un giocatore che ama partecipare al gioco, quello che ha fatto vedere a San Siro è il so habitat naturale, venire incontro e fare da punto di riferimento per i giocatori che si inseriscono. Può giocare con uno accanto che però deve capire il suo gioco e fare i movimenti giusti.
Pastore sta recuperando bene.


Pensa ancora che Schick possa diventare un campione?
Si, penso ancora che il ragazzo abbia ancora tutte le possibilità per diventare un grande giocatore. C’è chi matura prima e chi dopo.


Nella gara contro l'Inter Under è stato sostituito ad inizio della ripresa, il problema è più fisico o tattico?
Un pò tutti e due perchè quando si gioca in quella posizione o si crea problemi all’avversario o lui li crea a te. E’ rientrato, si sta allenando molto bene e mi aspetto molto da lui.


Si sente uno dei candidati alla panchina della prossima stagione?
Io mi sento allenatore della Roma fino a fine stagione. Mi hanno chiamato in un momento di necessità e io essendo tifoso della Roma ho accettato la proposta a scatola chiusa.


Sabato mancheranno Zaniolo e Cristante, quanto perde la squadra? Restando in tema centrocampo, che idea si è fatto di Coric?
Quando mancano le pedine che sono abituate a giocare c’è inizialmente qualche contrattempo nella fluidità di gioco, mi aspetto che chi giocherà riuscirà a sopperire alle mancanze. Coric è un buon giocatore, ma deve adattarsi al calcio tattico italiano.


Spalletti prima della partita contro la Roma ha fatto riferimento ad un concetto secondo il quale le migliori squadre europee costruiscono l’azione partendo dal portiere, giocando con i piedi. In controtendenza a quanto detto da lei, affermando che non è possibile giocare bene in altro modo. Lei cosa ne pensa? C’è un unico modo, quindi?
Dipende dalla squadra che si ha, dalle qualità, dalle carattaristiche dei propri giocatori. Il bello del calcio è proprio questo, ognuno può fare come vuole, ognuno è libero di fare il proprio gioco. Il calcio è semplice, sono i giocatori e gli allenatori a renderlo difficile.


Affronterete una delle squadre più forti sulle palle inattive, lei è più uno che difende a uomo o a zona? Come sta Perotti?
Mi piace la marcatura a uomo, ma bisogna sempre valutare quanti uomini si perdono in questo tipo di marcatura e quindi qualche volta ho optato a zona, però in questo caso bisogna anche fare una prevenzione ai giocatori che arrivano in corsa da dietro.
Perotti si è allenato bene, ma non ha ancora i 90 minuti.


Cragno e Barella sono due nomi accostati alla Roma, le piacerebbe allenarli il prossimo anno?
Non penso al prossimo anno, penso alla partita contro il Cagliari. Sono due ottimi giocatori che avranno un grande futuro anche in nazionale.


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