L’impennata subita nelle ultime settimane dal mercato
giallorosso ha regalato a Spalletti una squadra decisamente competitiva, priva
ancora di un paio di tasselli per essere quella ideale per lui ma probabilmente
la più forte e completa sotto la sua guida alla Roma. Il sorteggio di Nyon,
poi, non è stato particolarmente cattivo con i giallorossi riservando il City
alla Steaua Bucarest e mettendo la squadra capitolina di fronte ai dragoni del
Porto. I portoghesi vivono un momento non troppo felice avendo fatto poco
mercato fin qui, e non avendo a disposizione neanche Aboubakar e Martins Indi per
la doppia sfida visto che entrambi sono sul piede di partenza.
A difendere i pali biancoblu sarà Casillas, ormai titolare
indiscusso dall’arrivo in terra lusitana dopo l’addio al Real Madrid: davanti a
lui linea a quattro con Maxi Pereira a destra e l’ex Inter Telles a sinistra.
Al centro, Marcano e Felipe avranno il compito di rendere la difesa un po’ meno
ballerina di quanto lo è stata fino ad ora anche nel precampionato.
A centrocampo il
messicano Herrera farà coppia davanti la difesa con Danilo Pereira, portoghese
messosi in mostra nell’ultima rassegna continentale vinta proprio da Cristiano
Ronaldo e compagni.
Davanti a loro, il tridente offensivo a sostegno dell’unica
punta dovrebbe vedere l’esclusione di Brahimi in favore di Otavinho, André
Andrè e Jesus Corona.
In attacco pronta una maglia per André Silva, dato che come
annunciato in apertura Aboubakar ha probabilmente terminato i suoi giorni con i
dragoes.
I precedenti
La maggior parte dei tifosi romanisti, prima del sorteggio
del 5 agosto, era probabilmente convinto di dover fare subito i conti col City
nel preliminare, vista la non proverbiale fortuna dei giallorossi in questo
tipo di sorteggi. Il destino ha invece messo di fronte alla squadra di
Spalletti il Porto, squadra buona ma non al livello degli inglesi e che
attraversa un momento non particolarmente felice viste le numerose difficoltà
presenti nell’ambiente. L’occasione per la squadra capitolina è quindi troppo
ghiotta per non essere colta al volo, visto il flusso monetario in entrata
eventuale e la possibilità di chiudere in bellezza il mercato rafforzandosi
ulteriormente.
I dragoni hanno comunque una certa esperienza in ambito
europeo, avendo vinto ben due volte la Coppa dei Campioni (1986/1987 e
2003/2004): con i giallorossi ci sono altrettanti precedenti risalenti
all’edizione 1981/1982, quando ancora il format non prevedeva gironi ma sfide
andata e ritorno ad eliminazione diretta. Ad Oporto terminò 2-0 per i padroni
di casa (reti di Walsh e Costa), mentre all’Olimpico lo 0-0 condannò i
giallorossi all’eliminazione.
A dirigere la sfida sarà l’olandese Bjorn Kuipers, assistito
dai connazionali Sander van Roekel e Erwin Zeinstra. La Roma è imbattuta nei
tre precedenti col fischietto di Oldenzaal: una vittoria esterna (2-3 a
Basilea, stagione 2010/2011) e due pareggi per 1-1 (col City all’Etihad,
stagione 2014/2015, e la scorsa stagione in casa col Barcelona). Per il Porto
invece due vittorie, un pareggio ed una sconfitta con Kuipers.
Francesco Giovannetti