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Pallotta: «La Roma come l'Atletico Madrid o il Siviglia»

Il presidente giallorosso ha rilasciato una lunga intervista in America: «La serie A crescerà molto in futuro, ha grandi potenzialità. La maglia con il lupetto? La gente è impazzita! Porteremo quattro calciatori americani a Roma.
Rassegna Stampa
inserita 7 anni fa
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12:00
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Essere proprietario americano di una squadra europea è una sfida tosta quanto si aspettava?
"Di più. E lo è ancora, francamente. È uno sport molto diverso, come sapete, per come vengono fatte le cose rispetto a essere un partner dei Celtics o agli altri sport americani. Abbiamo fatto bene alcune cose, su altre abbiamo commesso errori, per altre stiamo sistemando. Da fuori, molte persone penserebbero che stiamo facendo un ottimo lavoro, ma non ho molta pazienza. Tendo a soffermarmi sugli errori e sulle cose che dobbiamo fare piuttosto che sulle cose che abbiamo fatto bene. È il modo in cui ho gestito fondi di investimento per 25 anni. Potrei avere 5 titoli in un buon periodo e uno che non lo è mi arrabbierei con me stesso. Siamo una delle squadre più in crescita, se non quella più in crescita, nel campo dei social media. Siamo la guida in termini di tecnologia e di cose che stiamo facendo, che nessun altro club ha fatto ancora. Abbiamo trasmesso una partita in streaming su Facebook, per primi. Periscope, Twitter, Facebook, Medium long-form per i nostri giocatori e allenatori. Abbiamo utilizzato i Google Glass e l'abbiamo trasmesso su Youtube. Stiamo facendo tante cose interessanti ma la strada è ancora lunga per quanto riguarda il merchansing, lo stadio e il reparto di intrattenimento. potrei andare avanti".

Suo figlio guida un'azienda di statistiche che ha aiutato il club.
"Abbiamo investito in questa azienda, ma abbiamo costruito il nostro database a Roma e Boston. Abbiamo roba sofisticata che abbiamo costruito sui giocatori, sulle performance e sull'allenamento. Abbiamo assunto un altro paio di persone, non scienziati dei dati, ma professori di alto livello da un paio di scuole".

L'anno scorso, al Blazercon, i dirigenti della Roma hanno discusso su quanto la Serie A imparerebbe dal successo della Premier League. Cosa ha preso dal campionato inglese?
"Quello che fanno bene è funzionare come una lega, in linea con le leghe americane. Non proprio la stessa cosa ma è 100 volte meglio a livello di lega. Questo cambierà a livello di Lega in Serie A e in Liga, deve solo farlo. È stupido non prendere un vantaggio dalla fanbase che abbiamo intorno al mondo. Sul fronte dei diritti TV interni, la Serie A ha un contratto davvero ottimo. È quello internazionale che non era buono, la Liga ha ottenuto fino a 600 milioni di dolllari. C'è una grossa opportunità per i prossimi 10 anni per moltiplicare per 10 volte i diritti TV della Serie A".

La Roma non sta aspettando. Il vostro marketing è stato aggressivo e avete il vantaggio di avere un unico e memorabile schema di colori e logo.
"Faccio un esempio. Secondo alcuni studi, i colori della Roma sono i colori più riconosciuti nel mondo del calcio. Con la Nike abbiamo creato dei design votati tra i 100 migliori al mondo. Copa90 ieri ci ha votato come numero 1 quest'anno. Ho fatto mettere quel logo con il lupo contro Romolo e Remo e la gente è impazzita. Quando passeggio negli USA, gioco a golf e indosso un berretto da baseball, ma anche un cappello della Roma con i colori o uno solamente col lupo e la gente mi chiede se sia la testa dell'animale. Un paio d'anni fa mi chiesero perché volessi investire nella Roma. Iniziai a parlarne e dopo un paio di minuti dissi che potevo andare avanti mer mezz'ora, ma che alla fine era fot***mente Roma".

Cosa cercava in Cam Neely quando lo ha inserito nel consiglio di amministrazione?
"Il punto fondamentale di mettere insieme il board era trovare persone che potessero aiutare, più che grandi nomi. Cam è un buon amico ed è il presidente dei Bruins, porta il lato sportivo. Charlotte Beers è una pazza ed è ottimo per quello che pensiamo di marketing e branding. Stanley Gold ha guidato la famiglia Disney, ha molta esperienza nel settore immobiliare. John Galantic è il direttore operativo di Chanel, sarà molto utile. Il board è stato messo insieme per quello che avevamo in mente piuttosto che per i nomi e basta".

Facciamo un tuffo nel calcio americano. Cosa ne pensa?
"Si può dividere in molti modi. Il programma femminile ha fatto un grandissimo lavoro in termini di competitività. Penso che le donne dovrebbero essere pagate di più, vedo i problemi che hanno e non c'è dubbio che siano sottopagate. Se guardo al programma giovanile, stanno migliorando. Uno dei miei uomini, Alex Zecca, negli ultimi 2 anni ha messo insieme quello che probabilmente è il miglior programma giovanile di qualsiasi club europeo negli USA. Abbiamo 10 academy, con programmi settimanali dettagliati. Abbiamo allenatori che cercano ragazzi da portare a Roma. La scorsa settimana ad Harvard abbiamo avuto rgazzi da tutto il paese, penso che porteremo a Roma 4 di loro per provarli. Ragazzi da 12 a 18 anni. Guardiamo con attenzione a molti dei migliori ragazzi degli Stati Uniti che possano giocare in Europa. I migliori lo faranno a causa della disparità economica, giocare oggi è molto diverso. Penso che Don Garber abbia fatto un lavoro spettacolare in MLS, ma no nso quanto lontano possa andare in Europa. I contratti TV stanno crecendo rispetto agli USA. Gli ascolti no nstanno crescendo perché ci sono tante partite, quante ne potrai guardare? Hanno fatto un bel lavoro costruendo stadi come a Kansas City e c'è una grande tifoseria, che sia Seattle, Portland o Kansas City, ma è molto localizzata piuttosto che globale o anche nazionale. I numeri parlano da soli, vedremo".

E oltre i numeri delle TV?

"I contratti di sponsorship, le vendite del merchandising, i cotnratti TV, o uno stadio da 54mila posti contro uno di 22mla. Un complesso di intrattenimento è una fonte di ricavi significativa, ma come si può rendere una squadra MLS competitiva economicamente contro le squadre europee? Guardate solo al Barcellona, al Real Madrid e al Manchester United. E non abbiamo parlato dei diritti TV in Sudamerica, ddell?Asia, che ha un gran potenziale, dell'India, che tutti dimenticano avere 1.2 miliardi di persone e che vuole rendere il calcio più grande, dell'Africa da cui vengono tanti grandi giocatori. Ci sono ancora un sacco di ricavi potenziali ancora nel calcio".

Spalletti ha dichiarato che bisogna vendere un giocatore da 100 milioni, perché così è possibile acquistare 2-3 ottimi giocatori. Qualche anno fa avremmo parlato di 5-6 giocatori...
"Ci sono alcuni club che hanno deciso che spendere va bene anche in grande abbondanza. Nel caso della Juventus, sembra che venderanno Pogba. Non penso che avrebbero speso così tanto senza avere Pogba. Molte squadre hanno fatto un buon lavoro, mettendo insieme squadre ottime senza spendere stupidamente tanto denaro. Ovviamente il Leicester ha stupito, ma se guardi anche all'Atletico Madrid, che è andato due volte in finale di Champions League con ricavi di 160-170 milioni, o al Siviglia, vedi quanto bene hanno fatto. Questo è quello che stiamo provando a costruire nel nostro settore giovanile. Abbiamo vinto lo scudetto con la primavera, ho visto i nostri giocatori di 9 e 10 anni e sono rimasto senza parole davanti al loro potenziale. Hanno uno stile di gioco simile al Barcellona a quell'età. L'obiettivo è costruire un programma interno per trovare giocatori di 16, 17 e 18 anni che possono giocare. E stiamo utilizzando tempo per trovare giocatori qui o in altri posti. Non solo a livello di dati, ma con persone con 30 anni di esperienza. Guardate la squadra di quest'anno, abbiamo Ponce e Sadiq che sono 19enni. Abbiamo un 20enne senegalese (Seck) che pensiamo che diventerà incredibile. Abbiamo un terzino destro di 18 anni (Nura) che purtroppo si è rotto il ginocchio ma avrà una grande carriera. Abbiamo il 22enne Ricci che gioca attaccante destro, Paredes che abbiamo prestato e che lotterà con De Rossi per un posto da titolare. Gerson che abbiamo preso dal Brasile, a 19 anni sembra davvero buono. Bisogna avere una combinazione di esperienza, internamente ed esternamente, per avere giocatori che possano valere molto. Ma mi piacerebbe vedere squadre come i vecchi Celtics degli anni '60 o del periodo di Bird. Non è facile, ma questo è quello che proviamo a fare, Richiederà più tempo di quello che vorrei, ma accadrà".

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