La Sfera dei Capricci

La Sfera dei Capricci: Spazio ai sogni

Una rubrica di Franco Costantini
Redazione de Il Legionario
inserita 3 anni fa
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7:00
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Al tuo cospetto, o Diva,
il mio desio s’evinca:
che Roma sempre viva,
che Roma lotti e vinca.



Sono contento di questa Roma. Sa giocare bene, sa lottare, sa reagire - anche col cuore - ai momenti bui. Ma non dobbiamo dimenticarci che quest’anno, il primo “targato Friedkin”, è necessariamente un anno di transizione, con mille difficoltà (anche economiche) che limitano il nostro mercato e le nostre ambizioni.
Riflettiamo ad esempio su questo dato: attualmente siamo terzi con 34 punti, ma ci sono da recuperare Juventus-Napoli e Udinese-Atalanta; se bianconeri e orobici dovessero vincere… beh, ci ritroveremmo quinti di colpo. La Juve ci scavalcherebbe di un punto; l’Atalanta ci raggiungerebbe a quota 34, ma sarebbe davanti a noi in ragione dello scontro diretto.
Insomma, la lotta per la zona Champions sarà dura, durissima. La Roma, per fortuna, sembra attrezzata per combattere. Ma è chiamata a dare continuità ai suoi risultati, a cominciare dalla prossima partita. Il derby, insomma, va vinto. Per il morale, per i tifosi, per dare spazio al sogno Champions.

Affinché il sogno Champions trovi spazio,
ci servono i tre punti con la Lazio!

*

Crotone Roma 1-3

Segna due reti (una splendida) e procura il rigore; tutto nel primo tempo. Borja Mayoral si conferma un degno vice-Dzeko, e la prestazione sua (e dell’intera squadra) amplifica lo spazio dei nostri sogni… Unico neo, in questa gara, il rendimento di Bruno Peres, che sbaglia quasi tutto lo sbagliabile; non fosse per il salvataggio sulla linea nei minuti finali, meriterebbe un 4.
Ecco tre quartine in endecasillabi a celebrare i tre gol giallorossi (mi perdonerete qualche lemma letterario, come il dantesco “aer”).

Di Villar profondissimo fu il lancio:
accorse “Miki” e non fallì l’aggancio,
e poi servì nel modo più opportuno
Borja irrompente, e fu lo zero-uno.

Cristante, con azione da manuâl,
rubò palla e la porse a Mayoràl,
il quale con gran tiro l’aer fendette;
ed il pallone si infilò nel “sette”.

Lanciò Cristante Karsdorp su la fascia,
cross basso, e Mayoral fu messo giù;
fu fischiato il rigore, e senza ambascia
“Miki” non fe’ rimpiangere “Vertù”.

*

L’anagramma della 16esima giornata

Il protagonista di Crotone-Roma è stato sicuramente Mayoral. E il seguente anagramma (in cui la “y” sarà translitterata in “i”) celebra Borja… e il relativo sogno.

Crotone-Roma, sei gennaio Duemilaventuno:
→da Maioral, un numero; e io sogno Te vincente…

*

Roma Inter 2-2

Dopo il primo tempo (1-0), speravo di vincere. Dopo i primi 20 minuti del secondo tempo (1-2), ero sicuro di perdere. Ben venga dunque questo pareggio, che ci rivela come i nostri lupi, lungi dall’essere una squadra perfetta, abbiano comunque cuore, grinta e valori tecnici.
Dare spazio ai sogni è più che lecito, dopo questa gara. Sì, è vero, c’è stato l’ormai consueto calo nella ripresa; ma c’è stata anche una magnifica reazione.

Diamo un’occhiata alle statistiche. Molti dati confermano che il pareggio è figlio di un sostanziale equilibrio:
Possesso: Roma 50,4%, Inter 49,6%.
Tiri totali: Roma 14, Inter 17.
Tiri nello specchio della porta: Roma 8, Inter 6.
Altri dati rivelano le diverse caratteristiche delle due compagini: l’Inter, più muscolare, prevale sui tackle; ma la Roma, più agile, domina nell’altro modo di recuperare palla…
Duelli vinti: Roma 36,4%, Inter 63,6%.
Intercetti: Roma 16, Inter 6.
Anche in questo caso, però, le differenze tendono a bilanciarsi, confermando il sostanziale equilibrio della partita.

Ma c’è qualcosa che, al di là delle statistiche, mi procura un vero fastidio: il gol del pareggio nerazzurro nasce da un corner inesistente; e poi ci manca un rigore netto su “Miki”, che mentre sta calciando in porta viene colpito da Hakimi (l’intervento dell’interista, al 74’, è sufficiente a scoordinare il tiro dell’armeno).

Tra le individualità, mi sono piaciuti tutti tranne Dzeko. Il quale, ahinoi, è incappato in una delle sue giornate abuliche, nelle quali non gli riesce praticamente nulla (forse la sostituzione con Mayoral andava fatta ad inizio-ripresa, e non a due minuti dal termine).

Ecco, infine, una sintesi estrema della gara. In quattro endecasillabi.


Primo tempo di marca giallorossa:
con un gran destro, segna Pellegrini.
Nella ripresa, Conte alla riscossa:
ma nel finâl rimedierà Mancini.

*

L’anagramma della 17esima giornata

Forse Fonseca ha fatto qualche errore. Un errore di “omissione”, soprattutto. Ovvero: non ha preso alcun provvedimento all’inizio della ripresa, quando la Roma sbandava paurosamente sotto le folate dell’Inter; 20 minuti orribili, 2 gol sul groppone, risultato ribaltato…
Ma Conte, secondo me, ha fatto peggio: nel finale, infatti, l’Inter ha arretrato troppo il proprio baricentro, e “FalsaChioma” ha tolto dal campo due dei migliori nerazzurri (Lautaro e Hakimi), facilitando l’arrembaggio giallorosso. Per dirlo in anagramma:


Pareggio: Roma-Inter finisce con due goal a testa
→ Ma Conte, in gara, è risultato peggiore di Fonseca


Franco Costantini





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