La Sfera dei Capricci

La Sfera dei Capricci: Solo pensieri d’amore

Una rubrica di Franco Costantini
Redazione de Il Legionario
inserita 2 anni fa
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Al tuo cospetto, o Diva,
il mio desio s’evinca:
che Roma sempre viva,
che Roma lotti e vinca.


Inizio a scrivere queste righe alle ore 20.40 di giovedì 22 aprile 2021. La Roma ha terminato da poco la sua gara con l’Atalanta; e ancora non riesco a capire se abbiamo guadagnato un punto o ne abbiamo persi due… Dovrei buttare giù un doppio commento (sulla gara di oggi, e anche su Torino-Roma di qualche giorno fa), ma le idee scarseggiano. E allora ripenso all’anagramma che ho trovato questo pomeriggio. Un anagramma che riguarda proprio la data di oggi: il 22 aprile. Era infatti un 22 aprile quando, 106 anni fa, veniva alla luce il compianto Dino Viola. Ecco l’anagramma:


Ventidue aprile, anno Millenovecentoquindici:
→ nacque Dino Viola, mente e “lord” nei Lupi vincenti…

A proposito di ricorrenze. Ieri, 21 aprile, si festeggiava il Natale di Roma. Cerco un anagramma celebrativo, e ne trovo uno quasi poetico:

Ventuno aprile, Natale di Roma:
→ l’alto Amor in più ardente vena

Ecco. Alla desolante partita con il Toro, e all’indecifrabile gara con gli orobici, penserò domattina. Per stasera, solo pensieri d’amore…

*

Torino Roma 3-1

Sì, la desolazione è stata totale. E l’ampio turnover scelto da Fonseca ha confermato - ancora una volta - i limiti della rosa giallorossa.
Tra i singoli, solo Mayoral e Veretout hanno meritato (forse) la sufficienza. Il più irritante di tutti, ai miei occhi, è risultato Pedro (l’antitesi del giocatore che ammirammo ad inizio stagione). Nella prima frazione, sul punteggio di 0-1, lo spagnolo si mangia un gol fatto, sbaglia almeno due assist facilissimi, e perde persino una palla sanguinosa nella propria area (ci mette una pezza Mirante). Con il Pedro di qualche mese fa, il primo tempo sarebbe finito 0-4.

Sul gol iniziale di Borja, invece, la Roma si è progressivamente appisolata; fino al “grande sonno” della ripresa, che ha consentito al Torino di maramaldeggiare sui nostri cadaveri. L’errore conclusivo di Fazio è il simbolo di una Roma dormiente e senza personalità.


Solo Borja, poscia il crollo
(desolati “obtorto collo”)

Orsù, dimentichiamo. Nella nostra testa devono restare soltanto i sogni belli. Solo pensieri d’amore.


*

Roma Atalanta 1-1


Per i primi 70 minuti, è stata una gara imbarazzante. L’Atalanta l’ha dominata in lungo e in largo, e la Roma sembrava una compagine di Serie B alle prese coll’Ajax dei primi anni ’70 (il team di Cruijff, Krol, Neeskens; quello capace di vincere tre Coppe dei Campioni consecutive). In quei 70 minuti, l’Atalanta avrebbe potuto segnare 4 o 5 gol, e solo i ripetuti errori sottorete di Zapata e compagni hanno tenuto i giallorossi in partita.
Poi, l’espulsione di Gosens ha cambiato tutto. La Roma ha preso fiducia. Ha trovato il pari col siluro da fuori di Cristante. Ha creato altre occasioni, e avrebbe persino potuto vincere. All’82’, in particolare, Pellegrini resiste ad un fallo, va in percussione centrale e inventa un assist al bacio per Dzeko: ma questi, anziché tirare rasoterra a incrociare, spara alto e centrale in bocca a Gollini, che riesce così (con una prodezza, peraltro) a evitare il gol.


Roma: dall’Atalanta vien travolta
e presa a pallonate (e pure tante);
ma poi sa approfittare d’una svolta
e raggiunge il pareggio con Cristante.

Ormai i sogni da quarto posto sono del tutto svaniti. Ma la Champions si può ancora raggiungere. In “quell’altro modo”, ossia vincendo l’Europa League. Sono cosciente che ci vorrebbe un miracolo (tra le 4 semifinaliste, a mio avviso, la Roma è la squadra più debole). Ma nulla vieta che un miracolo possa accadere. Specie se, nella testa di tutti (giocatori e tifosi), sapremo coltivare pensieri d’amore.

*

Gli anagrammi della settimana

Se volete, anche gli ideatori della “SuperLega” sono stati mossi da pensieri d’amore. Amore per i soldi, però. Non certo amore per lo sport e per i suoi valori. Per fortuna, l’insano progetto è nato e morto in appena due giorni. Grazie (anche) all’insurrezione della maggior parte dei tifosi europei.
Sul tema vi propongo due anagrammi. Il primo mio, il secondo del caro amico Jpp69 (che ringrazio).


Un arrogante potere calcistico
→ creò SuperLega con i tracotanti

SuperLega Calcio
→ Logica: speculare
(Jpp69)


Franco Costantini





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