La Sfera dei Capricci

La Sfera dei Capricci: Pronti allo sprint?

Una rubrica di Franco Costantini
Redazione de Il Legionario
inserita 3 anni fa
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O Sfera che governi
del calcio il paradosso,
ispira versi eterni
al vate giallorosso…


Quattro punti di vantaggio sulle seste. Dopo la sconfitta di Napoli, non avrei mai sperato in una simile situazione di classifica. E invece, dopo le tre sconfitte consecutive, ecco tre vittorie consecutive. Ora bisogna stringere i denti e difendere a tutti i costi questa posizione, che consente l’accesso diretto alla “piccola Europa”. Mancano appena cinque partite. La prima delle quali all’Olimpico.


Cinque partite appena. Un bravo sprinter…
potrebbe cominciar battendo l’Inter.

*

Brescia Roma 0-3

D’accordo: il primo tempo è stato inguardabile. D’accordo: il Brescia, mentalmente, è già in serie B. D’accordo: il gol che ha sbloccato la gara, quello di Fazio, è stato un “gollonzo”.
Eppure, vincere in trasferta per 3 a 0 è comunque un segnale positivo. Anche gli altri dati statistici sono confortanti: 61% di possesso-palla per la Roma, 19 tiri in porta (contro 11), corner 8 a 3 per i giallorossi. E conforta, soprattutto, il ritorno al gol di Zaniolo, in un’azione tutta scatto-potenza-precisione.


Conforta la vittoria. E mi consolo
anche per il ritorno di Zaniolo.

Sul piano della individualità, concordo quasi del tutto con le pagelle dell’ottimo Emanuele Grilli. Tranne che sul voto per Kalinic (6,5).
Emanuele ha voluto essere generoso, facendo finta che l’improbabile stop del Nostro in occasione del secondo gol… fosse un gesto tecnico volontario, teso a spiazzare il portiere. Io, invece, ci ho visto un clamoroso errore di coordinazione, con la palla che schizza qualche metro a destra… Poi, vabbè, tutto è bene quel che finisce bene.
L’ultimo distico è dedicato a questa curiosa coincidenza: han segnato, nella stessa partita, Nikola (Kalinic) e Nicolò (Zaniolo); il che giustifica la citazione della dea greca della Vittoria.


«“Nikè” vuol dir Vittoria». «Sì, lo so.
Ne han l’ètimo Nikola e Nicolò!»

*

Due anagrammi su Brescia-Roma

1.
Il primo è dedicato a Kalinic, e al suo ritorno al gol (N.B.: in senso figurato, si dice “ameba” chi non mostra né personalità, né iniziativa, né passione).

“Ameba” Kalinic: caos, errori… gol!
→ Ok, a Brescia è il gran miracolo!

2.
Il secondo anagramma è per Fazio. Ultimamente non aveva certo convinto: condizione fisica tutt’altro che brillante, e molte incertezze difensive (il gol di Insigne a Napoli, ad esempio, nacque da un suo errato rinvio). A Brescia, però, “Il Comandante” ha avuto il merito di sbloccare il risultato.

Fazio rinato? Ei sembra crescere…
→ E Brescia-Roma finisce zero a tre

*

Roma Verona 2-1

Una volta andata in vantaggio (con un rigore a mio avviso “generoso”), la Roma si trasforma in provinciale: lascia l’iniziativa al Verona (che alla fine vanterà un 65% di possesso palla) e agisce in contropiede.
Secondo me, Fonseca merita un plauso: ha impostato la partita in modo intelligente, senza sottovalutare gli scaligeri (una delle squadre-rivelazione di quest’anno) e senza sopravvalutare lo stato di forma dei giallorossi (i quali, nonostante le due vittorie consecutive, continuano a mostrare ampie oscillazioni nella concentrazione e nel rendimento).
I dati statistici finali confortano la tattica scelta dal Mister: sì, il Verona avrà anche controllato il gioco; ma il suo dominio territoriale non significa proprio nulla, se sono stati i giallorossi ad avere la stragrande maggioranza delle occasioni (20 tiri contro 7; 6 a 1 quelli nello specchio della porta). Dispiace che, nel finale, Dzeko si sia mangiato due gol impossibili da sbagliare…

Una volta tanto, voglio dedicare un paio di endecasillabi non ai Nostri; bensì agli avversari (non bisogna dimenticare la lezione di Omero, che terminò la sua Iliade tessendo le lodi del “nemico” Ettore).


Onore ai veronesi, poffarbacco!
Specie a Pessina ad al suo gol di tacco!

*

Un anagramma su Roma-Verona

La Roma ha dimostrato - se non altro - impegno e umiltà. Ha lasciato il “pallino” al Verona, ma è riuscita a vincere con la formula “zelo e contropiede”. Per dirla con una frasetta anagrammata:

C’è Rometta “da zelo”; Verona giù KO
→ Marcano i goal Veretout e Dzeko



Franco Costantini




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