La Sfera dei Capricci

La Sfera dei Capricci: Per il giallo e per il rosso

Una rubrica di Franco Costantini
Redazione de Il Legionario
inserita un anno fa
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O Musa Pedatoria,
o Sfera dei Capricci:
raccontaci una storia,
e «Daje Roma!» dicci…




Per il giallo e per il rosso
tifo sempre a più non posso…

***

Roma - HJK Helsinki 3-0

Pronunciare il nome della squadra è piuttosto difficile: “Helsingin Jalkapalloklubi” (meglio dunque abbreviare con l’acronimo: HJK). Per la verità, è stato anche difficile affrontarla, quella squadra… Almeno nel primo tempo. Chiusi a riccio, infatti, i finlandesi si sono difesi bene, nonostante l’inferiorità numerica per l’espulsione (giustissima) del loro capitano.

(Se a Belotti piombi addosso
e commetti un grave fallo…
come minimo c’è il “giallo”,
che col Var diventa “rosso”)

Poi, nel secondo tempo, abbiamo visto la Roma che volevamo vedere: veloce, brillante, tecnica, volitiva. E per i finnici non c’è stato più niente da fare.
Dybala, come al solito, è stato il valore aggiunto. Ma sono molto contento per altre due cose: 1) si è sbloccato Belotti (il Gallo è in ritardo di condizione, ma il gol gli darà fiducia e accelererà l’amalgama con i nuovi compagni); 2) Zaniolo è tornato in campo, potente più che mai (la sua velocità e la sua capacità di verticalizzare il gioco saranno a mio avviso decisivi, in questa stagione).

Il prossimo 6 ottobre, dovremo battere il Betis: e il riscatto in Europa sarà pienamente compiuto.


Riscàttansi in Europa i Lupacchiotti:
Dybala, Pellegrini e infin Belotti!
E vieppiù mi rallegro e mi consolo
per il ritorno in campo di Zaniolo
(e rido, e son felice, e son commosso:
ché tifo per il giallo e per il rosso).

***

(Sf)ottonari ed endeca-sfottò

I “cuggini” sono stati sconfitti dai danesi del Midtjylland. Anzi, sono stati umiliati per cinque a uno… Si sono dunque guadagnati un’amorevole “tripla presa in giro”. In metrica, ovviamente (due quartine in ottonari, una in endecasillabi).

Cinque a uno: che diléggio!,
qual sconfitta!, quale strazio!
Ma qualcosa è ancora peggio,
e cioè chiamarsi Lazio.

*

Dall’Amleto, la battuta
«c’è del marcio in Danimarca!»
oggi andrebbe ripetuta:
è la Lazio che va in barca!

*

Pèrdono i “polli” senza alcun decoro,
e a Di Canio rivolgo una frasetta:
«Ben sei danesi sono per lavoro…
controfigure della Sirenetta».

***

L’anagramma della settimana

In Champions, la Juve è stata dominata dal Benfica ben oltre il punteggio di 1-2 (possesso palla: Juve 44%, Benfica 56%; tiri: Juve 11, Benfica 19; tiri nello specchio: Juve 3, Benfica 7; corner: Juve 4, Benfica 11). Ecco, in merito, un giocoso anagramma-sfottò.

Se a Torino il Benfica è dominante…
→ alta Nemesi: tonfo dei bianconeri

***

L’anagramma più improbabile dell’anno

Mi sono prodotto in un anagramma forzatissimo, ma solo perché amo le sfide impossibili… «Che uscirebbe fuori - mi sono chiesto - da una “frase sorgente” come “Helsingin Jalkapalloklubi”? La presenza di ben due K e una J dovrebbe rendere impossibile ogni anagramma che abbia un minimo di senso…». Ma io, negli anagrammi, sono come Mou nel calcio: non mi arrendo mai! Ed ecco qui una “frase risultante” anglo-italiana, che usa l’acronimo della squadra finlandese e il participio presente del verbo “to kill”, nella diffusa grafia con elisione della “g” finale («killin’» è ovviamente un’iperbole sportiva, che qui si potrebbe tradurre con «annientante»).

Helsingin Jalkapalloklubi
→ Sognai bella Lupa, killin’ HJK!


Franco Costantini





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