La Sfera dei Capricci

La sfera dei capricci: Paghi tre, prendi uno…

Una rubrica di Franco Costantini
Redazione de Il Legionario
inserita 4 anni fa
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O Sfera che governi
del calcio il paradosso,
ispira versi eterni
al vate giallorosso…




Tre tempi di sofferenza, uno di gioia.
Se dividiamo le ultime due partite in quattro frazioni… solo la quarta non mi ha irritato. Contro il Wolfsberger, e nel primo tempo contro la Spal, ho visto i giallorossi più svogliati e indolenti che mai.


Sempre a prescindere dal risultato,
quando s’impegna la Roma mi gusta.
Ma quando il gioco è indolente e svogliato,
mi viene voglia d’usare la frusta…

*

Roma Wolfsberger 2-2


Sì, ci siamo qualificati. Sì, abbiamo fatto due “golletti” (Perotti e Dzeko). Ma la gara mi ha innervosito oltremisura; per non parlare della prestazione di Under…
Che dire, poi, della nostra difesa? Non è certo tra le migliori d’Europa; senza Smalling, però, è addirittura raccapricciante (ricordiamoci che i “lupetti di Carinzia” ci hanno fatto due gol, hanno creato molte occasioni, hanno colto un palo clamoroso).


Sì, pareggiammo. Eppure abbiamo perso.
Abbiamo perso, dico, l’occasione
di dare al gioco un senso un peso un verso,
e di arrivare primi nel girone.

*

Roma Spal 3-1


«Horribile visu». Così Spartacus avrebbe commentato il primo tempo.
“Orribile a vedersi” è stato anche Kolarov, la cui doppia ingenuità, in finale di frazione, ha procurato il rigore ai ferraresi.
Nel secondo tempo, per fortuna, i giallorossi hanno abbandonato l’approccio supponente, e sono riusciti a ribaltare il match.
Tra le note positive: il solito volitivo Pellegrini (determinante nelle azioni di tutti e tre i gol); il sorprendente Cetin (che ormai, ai miei occhi, ha scavalcato Fazio e Juan Jesus nella gerarchia dei centrali); il rigenerato Mkhitaryan (mobile ed incisivo, anche entrando a gara in corso); il reattivo Florenzi (che finisce in crescendo, nonostante il periodo emotivamente stressante che è costretto a vivere).


“Horribile”, direbbero gli antichi,
quel primo tempo, ché la Spal ci squarta…
Ma Pellegrini e poi Perotti e “Michi”
rimediano, e la Roma resta quarta.

*

Gli anagrammi della settimana

Direi che l’Inter si merita ampiamente un paio di anagrammi satirici.
Nelle ultime due gare, infatti, i nerazzurri di Conte combinano disastri: prima abbandonano la Champions nel peggiore dei modi (sconfitti in casa dai ragazzini del Barcellona B); e poi frenano a Firenze, facendosi raggiungere in vetta dalla Juve.
Nel primo anagramma è citata anche la storica impresa dell’Atalanta, approdata agli ottavi della massima competizione europea: una qualificazione meritata (da due anni, devo ammetterlo, i bergamaschi giocano un calcio davvero bello a vedersi).


1.
I nerazzurri centrarono gli ottavi di Champions!

→ «Traduci: ha vinto l’Inter?»; «No, Gasperini»; «Cazz!, morirò!»

2.
Inter - Barcellona → «Conte, narri balle»

*

Europa League, il sorteggio


Alla Roma è toccato il Gent. Secondo me, è “il peggio del meglio”.
Mi spiego: la squadra non è fortissima, ma insidiosa; se la batti non avrai nessuna gloria, e se esci sconfitto sarai alla gogna…
I nostri avversari sono attualmente terzi nel campionato belga, e vantano un attacco niente male (38 gol in 19 partite). Prenderli sottogamba sarebbe esiziale.
Per dirla con due ottonari (“trascegliere”, verbo non comune, è qui nell’accezione di “scegliere con cura”):


Attenzione al rischio belga:
giusto approccio si trascelga.

*

È folle il calcio… o è folle la statistica?

Forse entrambi. Oppure il matto sono io, che tento di attribuire un significato sia allo sport sia ai numeri…
Comunque, ecco due cose che suonano davvero strane (e che hanno ispirato i tre endecasillabi sdruccioli conclusivi).

1) La Roma ha la stessa differenza reti della Juve (+13). Non solo: sono identici anche i numeri dei gol fatti (29) e di quelli subiti (16).
Ma in classifica c’è un divario di ben 7 punti.

2) Nel nostro raggruppamento di Europa League, ha vinto il girone una squadra con differenza reti negativa (-2!; parlo, ovviamente, del Başakşehir di Istanbul). A mia memoria, non era mai accaduto prima: in nessun campionato di nessuna disciplina di nessun paese…


Una domanda poco giornalistica:
è folle il calcio o è folle la statistica?
(ci penso troppo e vado in crisi mistica)…

*

Doppio sfottò ai “cuggini”

In campionato stanno andando bene (per ora). Ma in Europa League hanno collezionato figure barbine, perdendo (2-0) anche l’ultima gara col Rennes. Ergo, si sono guadagnati una doppia presa in giro…

1.
Il primo sfottò (distico in endecasillabi) può sembrare politicamente scorretto. Non verso i “laziesi” (loro si meritano ogni satira, anche virulenta); bensì nei confronti dell’universo femminile. Allora voglio specificare che il finale del primo verso non ha alcunché di decurtativo: è semplicemente una sineddoche; o, se volete, una metonimia; insomma, una figura retorica tipica del linguaggio poetico.


Due cose che mi piacciono: la topa
e gli sbiaditi fuori dall’Europa...

2.
La seconda presa in giro è in forma ormai classica: “sf-ottonari”!


A cuggì, ve vojo dì
una cosa saggia e vera:
in un mondo senza “D”
voi sareste «Lazio Mera».


Franco Costantini





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