La Sfera dei Capricci

La Sfera dei Capricci: O Roma, abbraccia tutti noi…

Una rubrica di Franco Costantini
Redazione de Il Legionario
inserita 3 anni fa
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Al tuo cospetto, o Diva,
il mio desio s’evinca:
che Roma sempre viva,
che Roma lotti e vinca.



In questi tempi oscuri (tempi grigi),
servono sogni, servono prodigi:
o Roma, che l’Amore prediligi,
abbraccia tutti noi; compreso Gigi…

*

Roma - Cska Sofia 0-0

Avevo tentato una “anagrammanzia”, nella scorsa puntata:

Roma - Cska Sofia, ottobre Duemilaventi
→ Vedo il nostro amato “Miki”: sbuca, fa rete!

In effetti, Miki un’occasione ce l’ha avuta: occasione idonea a portare in vantaggio la Roma. Bellissimo triangolo con Villar: sul passaggio di ritorno di quest’ultimo, Miki (sbucato in area) ha toccato al volo… cogliendo la traversa. Dalla stessa frase sorgente, si poteva prevedere l’altro possibile esito dell’azione:

Roma - Cska Sofia, ottobre Duemilaventi
→ Buon “Miki”! È da solo ma… traversa ci fotte

Come anagrammista, dunque, sono rammaricato: avrei dovuto trovare quella variante PRIMA DELLA GARA. Ma sono rammaricato anche come tifoso: la Roma ha dimostrato, purtroppo, di avere una rosa “poco profonda”; quando Fonseca (giustamente) fa massiccio ricorso al turnover, sono troppi i panchinari non all’altezza…
Un discorso diverso, però, va fatto per Borja Mayoral: il ragazzo è giovane, è appena arrivato nel nostro campionato; e dunque ha bisogno di un periodo di adattamento. Lo vorrei rivedere presto, ma con alle spalle la squadra titolare (o quasi): come può imparare, se un “undici impoverito” non è mai in grado di servirlo?

Tornando alla partita: fu talmente brutta, che spero di dimenticarla per sempre. Ecco un distico propiziatorio:


Immersa nell’oblio va Roma - Sofia,
come nel pesto intinta va la trofia.

*

Roma Fiorentina 2-0


Mi stropiccio gli occhi, a fine gara: da tempo non vedevo una Roma così bella e così intensa. A parte la fase iniziale, in cui i viola li hanno fatti soffrire, i Lupi hanno corso e ringhiato per 80 minuti. Vincendo con pieno merito.
Tutti i Nostri han giocato benissimo. Persino Karsdorp, alla fine, si è guadagnato un 6,5 in pagella: il discusso olandese ha fornito la prestazione più convincente di sempre.
I giallorossi, insomma, conquistano non solo i tre punti, ma anche consapevolezza e fiducia.

Il gol del vantaggio è bellissimo: rinvio profondo del nostro portierone, Dzeko finge di saltare ma in realtà usa il fisico per impegnare/ostacolare gli avversari, che si fanno scavalcare dal pallone; Spinazzola si inserisce rombando e punta la porta; d’esterno vorrebbe servire l’accorrente Pedro, ma la sfera incoccia sul tacco del difensore e gli torna tra i piedi; e allora “Spina” ne approfitta e appoggia di precisione sul primo palo. Per raccontarla in un solo distico di endecasillabi:


Mirante lancia lungo, Dzeko “blocca”,
s’invola Spinazzola e in rete tocca!

La Roma continua a spingere e a giocare bene. Fino al gol del raddoppio; e fino al triplice fischio.
La rete di Pedro merita una celebrazione, per così dire, “euclidea”: in geometria, il più semplice dei solidi regolari è il tetraedro, che Platone associava al fuoco (e i colori del fuoco, ovviamente, sono il giallo e il rosso!).


Semplice geometria da tetraedro:
“Vertù” per Dzeko, “Miki”, gol di Pedro!

*

Gli anagrammi della settimana

1.
Il Sassuolo è al secondo posto solitario della classifica: per una provinciale, è davvero una grande impresa. La squadra di De Zerbi è andata a espugnare il campo del Napoli. E dunque merita un elogio in anagramma:

Sassuolo batte Napoli due-zero
→ Osa e lotta, no? Plauso su De Zerbi!

2.
Ecco un assurdo anagramma-giochetto, che però ha il merito di celebrare i due marcatori di Roma-Fiorentina:

Penso: «Son cazzi! Pèrdon i viola?»
→ Sì, vincono Pedro e Spinazzola!

3.
Se n’è andato uno di noi. L’omaggio è doveroso.

Addio a Gigi Proietti, mito romano e romanista
→ Noi, gasati, ridemmo. E or ti piangiamo a dirotto.




Franco Costantini




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