La Sfera dei Capricci

La sfera dei capricci: Non c’è due senza tre?

Una rubrica di Franco Costantini
Redazione de Il Legionario
inserita 5 anni fa
1955
10:00
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O Sfera che Sublime
del calcio crei l’idioma…
ispirami due rime
(e sempre Daje Roma!)




Ho deciso: riproporrò per la terza volta il… “distico della strega”!
Alla prima pubblicazione, la Roma fu la sola a vincere tra tutte le pretendenti alla Champions… Alla seconda, la Roma ha vinto ancora (con un po’ di fortuna: si veda il palo dell’Udinese), e contemporaneamente ha perso la Lazio. Inoltre l’Atalanta, rivale nella corsa alla Champions, ha incredibilmente pareggiato a Bergamo con l’Empoli; il risultato (0-0) sembra davvero figlio di un sortilegio; basti considerare il dato relativo ai tiri in porta: Empoli 3, Atalanta 45! Infine, la Juventus è stata eliminata dall’Ajax: a qualche romanista potrebbe anche dispiacere, la sconfitta di una squadra italiana…; a me (ve lo confesso) non dispiace per nulla!

Eccolo dunque, il distico dei prodigi (e servirà davvero un prodigio, per uscire indenni dalla prossima trasferta a Milano).


Serve una strega (con o senza scopa)
che faccia un sortilegio per l’Europa…

*

Roma Udinese 1-0

Il gioco continua a latitare, e la determinazione non m’è sembrata la stessa di Genova. Ho visto la nostra Roma in difficoltà, frenata dalle solite paure e da una condizione fisica tutt’altro che brillante.
Ma la buona stella ci ha dato una mano. In più modi:
1) Nzonzi era assente per infortunio;
2) il trauma cranico di Juan Jesus ha propiziato l’ingresso di Florenzi (non è che il “bello de nonna” abbia fatto cose trascendentali; ma nella ripresa la Roma ha comunque cambiato passo, avvalendosi della sua spinta);
3) sullo 0-0, il montante di sinistra ha respinto il colpo di testa di De Maio (con l’Udinese in vantaggio, la gara avrebbe cambiato volto);
4) El Shaarawy ha inventato un assist “tottiano” per Dzeko, che ha indovinato lo scatto giusto e il giusto tiro a incrociare (in una giornata altrimenti nerissima).

Tra le prestazioni dei singoli, ho visto malissimo Schick, male Juan Jesus, appena sufficienti Cristante e Marcano; sugli scudi Manolas ed El Shaarawy (che meritano almeno un 7); sufficienza piena per tutti gli altri.

Il gol, lampo creativo in un deserto di idee, merita un’ottava celebrativa.


Stenta la Roma sotto l’acquazzone;
e manca il gioco, e manca pur la luce.
Quand’ecco che Cristante entra in azione,
ed un preciso rasoterra adduce
per El Shaarawy. Tosto il Faraone
in un assist “tottiano” si produce:
e sul campo pesante per la pioggia
scatta Dzeko, che incrocia e in gol appoggia...

*

Ciarrapico

Lo scorso 14 aprile è scomparso Giuseppe Ciarrapico, che fu presidente dell’A.S. Roma dal 1991 al 1993. Non è certo tra i miei presidenti preferiti… eppure, sotto la sua guida, i giallorossi vinsero una Coppa Italia.
Lo voglio omaggiare riproponendo una filastrocca in endecasillabi in cui era citato proprio Ciarrapico; filastrocca già apparsa su Il Legionario all’inizio della scorsa stagione. Eccola (con la stessa introduzione di allora).

Dal dopoguerra ad oggi, i presidenti “non effimeri” (quelli cioè rimasti in carica per almeno un quinquennio) hanno tutti vinto qualcosa. Nell’era Pallotta, invece, stiamo ancora aspettando il primo trofeo (nello stesso periodo, persino Lotito ha vinto due coppe).
Per dirla con qualche rima baciata:


Anche Anacleto Gianni ha nel forziere
la prestigiosa Coppa delle Fiere.
E Marini-Dettina lustro arreca,
di Coppa Italia ornando la bacheca.
E Anzalone, benché democristiano,
un Torneo conquistò (l’Anglo-Italiano).
E una “coppetta” (scusa se lo dico)
la vinse pur Giuseppe Ciarrapico.
Però, se il palmarès tu ricapìtoli,
con James Pallotta vedi “zero tìtoli”.

*

L’anagramma della settimana

L’evento della settimana è sicuramente la vittoria dell’Ajax sulla Juve. In rete sono apparsi mirabili sfottò, a volte riciclati dalle scorse stagioni… Ecco il mio preferito (impossibile determinarne l’autore, altrimenti l’avrei citato):
«L’eliminazione della Juve dalla Champions è come la Pasqua: non arriva sempre lo stesso giorno, ma c’è ogni anno; e tutti fanno festa, tranne gli Agnelli».


Da parte mia, all’evento dedico un anagramma.

Sì: contro la Juve, l’ex favorita,

un fresco Ajax volle vittoria...


Dell’anagramma ho anche una versione MOLTO più cattiva.

Mito in sé: contro la Juve ladra, l’ex favorita,

un fresco Ajax volle vittoria, meritandola



Franco Costantini


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