La Sfera dei Capricci

La Sfera dei Capricci: Momento-Fomento

una rubrica di Franco Costantini
Redazione de Il Legionario
inserita 2 anni fa
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O Capricciosa Eupalla,
del calcio Diva e Musa:
di luce rossa e gialla
Tu brilli circonfusa…



È uno di quei giorni in cui ti senti altissimo: i piedi ben piantati sulla terra… ma la testa lassù tra le nuvole!
I piedi sulla terra sono necessari: la Roma è capolista, sì, ma il campionato è appena iniziato; e persino l’ultima partita - pur vittoriosa - ha rivelato che ai Nostri manca ancora qualcosa. Dunque bisogna essere realisti e prudenti: l’obiettivo, per quest’anno, resta il quarto posto (che sarebbe comunque un traguardo strepitoso).
Ma nulla vieta di goderci il momento e di sognare. I sogni non fanno male: se la Roma è volata lassù, può volare in cielo anche la nostra immaginazione.


Piedi per terra e testa su in altura…
Oggi mi sento grande di statura!


*

Roma Sassuolo 2-1

Lo ha detto anche Mou: «Si poteva perdere». Una partita soffertissima, quella contro il Sassuolo. Una partita che ha messo in mostra anche gli attuali limiti della “rifondazione romanista”: la difesa ha traballato più volte (Rui Patricio ha salvato almeno due gol già fatti); il centrocampo, in fase difensiva, faceva filtro a fatica; e in fase offensiva subiva l’ottimo pressing degli emiliani.
Il lavoro di Mou è appena cominciato: ci vuole tempo, perché la Roma torni appieno all’altezza delle sue giuste ambizioni.
Sì, lo ribadiamo, la Roma ha mostrato qualche limite: ma - d’altra parte - soffrire è normale, contro una squadra brillante come il Sassuolo. Non sarà il Real Madrid, d’accordo, ma ricordiamoci che da due anni è nella “top eight” della Serie A; e che vanta ben nove giocatori “nazionali”: Berardi, Raspadori e Scamacca (Italia); Djuricic (Serbia); Chiriches (Romania); Ayhan e Muldur (Turchia); Boga e Traoré (Costa d'Avorio).

Ma basta parlare dei “limiti” giallorossi. Perché i “pregi” messi in mostra dai nostri Lupi sono assai di più! Innanzitutto: il carattere, la capacità di osare, la voglia di vincere. Insomma, questa Roma ha già l’anima di Mou, che a un certo punto toglie un centrocampista (Veretout) e inserisce un attaccante (Perez): per cercare la vittoria a costo di rischiare la sconfitta.

Ora voglio celebrare in ottonari il gol del vantaggio della Roma; e, in particolare, il colpo di genio del nostro Lorenzo.


Troppo alta la difesa?
Pellegrini se ne accorge…
e con palla bassa e tesa
a Cristante l’assist porge!

Sempre in ottonari, ecco un omaggio all’apoteosi finale:

La partita, sì patita,
pare pari, par finita…
El Shaarawy fa il portento:
è il momento del fomento!

*

Gli anagrammi della settimana

1.
Nell’ultima puntata della Sfera dei Capricci, vi avevo proposto due anagrammi sulle prime due partite della Nazionale: entrambi contenevano uno sfottò per Immobile. Dopo Italia-Lituania, allora, bisogna continuare la tradizione…

Bene, che Italia super-ammirevole! Contro la Lituania, passeggiò…
→«Sai chi è il peggiore?» «Pur assente, è ancora una volta tal Immobile»

2.
Questo anagramma ha un difetto che si chiama equipollenza (“due” - infatti - è presente sia nella frase sorgente sia nella frase risultante). Ma forse - per il suo contenuto “profetico”! - merita ugualmente di essere proposto alla vostra attenzione.

Roma-Sassuolo, settembre Duemilaventuno
→To’, sembra esulteremo sul novantaduesimo!

3.
L’ultimo anagramma è del mio amico “Fragio”, che ringrazio.

Stampa a colori
→ Roma capolista!


Franco Costantini





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