La Sfera dei Capricci: E tornò la gioia
Una rubrica di Franco Costantini
Redazione de Il Legionario
inserita 2 anni fa
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O Capricciosa Eupalla,
del calcio Diva e Musa:
di luce rossa e gialla
Tu brilli circonfusa…
4 partite ufficiali, 4 vittorie. 12 gol fatti, 2 subiti.
Sì, vero: è ancora presto per valutazioni precise; ma i numeri - almeno per ora - sono confortanti.
A proposito di numeri, prendete quelli dei voti in pagella. In occasione delle ultime due partite, ho consultato una ventina di giornali (cartacei e online): ebbene, nessun giallorosso sceso in campo è stato giudicato insufficiente; né in Roma-Trabzonspor, né in Salernitana-Roma. È una piccola cosa, ma non ricordo sia mai successa, nei 10 anni precedenti… E questa “piccola cosa” è sintomo di impegno collettivo e spirito di squadra.
Vi confesso una cosa: ai tempi in cui allenava l’Inter, avevo per Mou un “odio” profondo. Oggi so perché! E ve lo spiego in distico (N.B.: il termine “ploia” sta per “pioggia”, qui ovviamente metaforica; cfr. Dante, Rime, CXIII, 12: «S’i’ vi vedesse uscir de gli occhi ploia…»).
Confesso che l’odiavo a più non posso…
ma sol perché non era giallorosso!
(or lacrime dagli occhi quale ploia
discendono, e son lacrime di gioia!)
*
Roma Trabzonspor 3-0
«Se avessi tre Pellegrini», aveva detto Mou, «li schiererei tutti». E Lorenzo risponde al suo mister con una prestazione maiuscola per quantità e qualità. Ma è tutta la squadra che infonde nei tifosi novella gioia: Rui Patricio (autore di due splendide parate) infonde sicurezza; Cristante ritrova il gol, come Zaniolo ed El Shaarawy; Ibanez non fa rimpiangere Smalling; Mancini sembra il giovane Aldair; Veretout e Michi sono onnipresenti; Karsdorp e Viña, sulle fasce, spingono e difendono con efficacia; Abraham si conferma il gigante che sognavamo per l’attacco…
Insomma, c’è una sensazione prepotente: quella di aver voltato pagina, dopo un decennio avaro di soddisfazioni.
Con Cristante, Zaniolo e il Faraone,
vittoria netta e qualificazione
(e dopo scoramenti, angosce e noia…
ritornano entusiasmo-ardore-gioia).
*
Salernitana Roma 0-4
È la prima volta - in stagione - che i Lupi affrontano una squadra chiusa a riccio. Se Trabzonspor e Fiorentina “giocavano-e-lasciavano-giocare”, la Salernitana si arrocca tutta attorno alla propria area, sperando unicamente nel contropiede.
La maturità tattica dei giallorossi, in questo frangente, mi sorprende. Se nelle gare precedenti si puntava soprattutto a verticalizzare, con i campani si manovra con pazienza: possesso palla (alla fine sarà il 77%!), cambi di fronte, costante ricerca di aggiramento sulle fasce. Risultato: la sfera corre molto più dei nostri Lupi, e costringe anche gli avversari a correre il doppio! E così, nel secondo tempo, la Salernitana crolla come un pugile lavorato a lungo ai fianchi.
Pellegrini, “Vertù”, Tammy, e di nuovo
Lorenzo il capitano. E mi ritrovo
la Roma mia che vince quattro a zero,
condotta da “Murigno” il condottiero
(il cui carisma i lupacchiotti infoia,
ai tifosi elargendo somma gioia).
*
Gli anagrammi della settimana
1.
A proposito della Juve (prima perde Ronaldo, poi perde in casa con l’Empoli: un giocoso sfottò è quasi obbligatorio!).
Da “grane-Ronaldo” a “stecca-Empoli”…
→Madonna!, c’è poco da stare Allegri
2.
A proposito del ritorno con i turchi…
Be’, con Cristante, Zaniolo, poi il Faraone...
→ io anniento il Trabzonspor e faccio «Alé!»
3.
A proposito della seconda di campionato…
Mourinho… col team Salernitana
→ Oh, amore! Una Roma scintillante!
4.
A proposito del nostro mister…
Romano in sé, chi è LUPO!
→ Mourinho, “Special One”
Franco Costantini