La Sfera dei Capricci

La Sfera dei Capricci: Cinque d’incanto, quinari in canto

una rubrica di Franco Costantini
Redazione de Il Legionario
inserita 3 anni fa
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Al tuo cospetto, o Diva,
il mio desio s’evinca:
che Roma sempre viva,
che Roma lotti e vinca.



La classifica dice che siamo sesti. Abbiamo infatti 21 punti “legali”.
Ma talvolta la “legalità” entra in conflitto con la “legittimità”. Quando questo accade, il sottoscritto - ribelle per natura - si schiera sempre contro l’ordine costituito. Nel caso specifico, i giallorossi meriterebbero tre punti in più: due sottratti dalla “arbitraria legalità” di Maresca in Roma-Sassuolo, e un altro (conquistato sul campo) vanificato dalla “legale ma immorale” interpretazione delle norme per il “caso Diawara”.
Con tre punti in più, la Roma sarebbe seconda, alla pari con l’Inter.

Torniamo al potenziale conflitto legalità-legittimità, e facciamo un esempio: lo sceriffo di Nottingham rappresenta la legalità (illegittima); mentre Robin Hood rappresenta la legittimità (illegale). Voi da che parte state? Avete qualche dubbio?
Io no. Il mio umore (il mio “mood”) mi spinge sempre da una sola parte. Lo dirò in quinari:


Dico davvero,
questo è il mio mood:
sempre mi schiero
con Robin Hood.

Pur se classifica
non m’asseconda,
Roma (magnifica)
per me è seconda.

*

Cska Roma 3-1

Pure una gara
d’allenamento
richiede impegno,
impegno attento…

La gara (l’avevamo previsto) è stata essenzialmente un allenamento per le seconde linee. Con il primo posto già garantito, era giusto così.
E come allenamento è stato proficuo, almeno per alcuni versi:
1) Ci ha mostrato, ad esempio, un’altra promessa 18enne del vivaio giallorosso: dopo Calafiori, al battesimo del gol contro gli svizzeri, ecco Tommaso Milanese, in rete a Sofia.
2) Ci ha mostrato, ad esempio, uno Smalling in buona crescita dopo l’infortunio.
3) Ci ha mostrato, ad esempio, un Mayoral combattivo e intelligente: non è riuscito a segnare, ma ha fornito un bellissimo assist al nostro giovane Tommaso. Borja ha confermato che, come vice-Dzeko, è un centravanti affidabile.

Ma anche gli allenamenti richiedono impegno e concentrazione da parte di tutti, per essere proficui al massimo. Non è la sconfitta in sé che dà fastidio, ma i fatti che l’hanno determinata: distrazioni e leggerezze inaccettabili, da parte di Diawara e di Fazio.

Diawara, in particolare, non è nuovo a perdere “palle sanguinose”. Ricordo ad esempio, nella scorsa stagione, lo sciagurato “tocco a caso” in Milan-Roma, che ha poi provocato il rigore del raddoppio rossonero; o anche l’infelice retropassaggio a Mirante che fece segnare Gabbiadini in Roma-Samp (gara poi ribaltata da Dzeko, 2-1). In quest’ultima partita, l’ennesimo erroraccio di Diawara stava per costare lo 0-2.
Caro Amadou, devi rinnovare impegno e concentrazione. Anche durante le “partite di allenamento”.

Tornando a Milanese, vorrei omaggiarlo con un augurio in settenari:


Tommaso, prima o poi
tu vincerai con noi,
ché porti dentro il petto
un sogno: lo scudetto.

Sono consapevole di aver “mirato alto”, con il suddetto augurio, ma l’ottimismo mi deriva da una onomanzia felicissima:

Tommaso Milanese → Lo so: meta immensa!

*

Bologna Roma 1-5

Come celebrare l’impresa dei Lupi a Bologna? «Cinque reti - mi son detto - andrebbero cantate in pentametri giambici: ma tale metro è figlio dell’endecasillabo, e spesso tende a coincidere con esso. Proviamo dunque con l’italianissimo quinario, altrettanto capace di evocare il numero 5».
Eccoci dunque (il verbo “impetrare”, qui, è nell’accezione di “chiedere supplicando”):


Sorgi, o Quinario
che fluido scorri:
canta le reti
sotto le Torri.

Furono cinque,
dunque t’impetro:
cantale tutte
col tuo bel metro.

Cinque minuti
(sì, cinque soli):
c’è l’autorete
fatta da Poli.

E poco dopo
(splendida eco)
giunge il raddoppio:
lo segna “Dzeco”.

A triplicare
sono già inclini
i giallorossi:
con Pellegrini.

Ancôr subiscono
i rossoblù:
fulgida azione,
gol di “Vertù” .

E infine Karsdorp
(fico tra i fichi)
fornisce l’assist
pel gol di “Michi”.

In conclusione,
dirlo bisogna:
fu Grande Roma
contro il Bologna!

*

Sfottonari

La Lazio perde in casa col Verona. E ho immaginato due battute di due celebri veronesi. In (sf)ottonari, naturalmente.

E Romeo disse a Giulietta:
«Aquilotti, che disdetta!».
Replicò quella a Romeo:
«“Spiaze” tanto, e marameo».

In questa puntata di “Sfera dei Capricci”, però, il metro dominante non è l’ottonario. Il che mi obbliga ad uno sfottò-appendice, stavolta in quinari.

Contro il Verona
che non perdona,
la “Lazie” perde
(merda tra merde).

*

Europa League: il sorteggio

Alla Roma è toccato il Braga, attualmente quarto in classifica del campionato portoghese. Poteva andare molto peggio. Attenti però a non sottovalutare l’avversario, che ha un paio di giocatori piuttosto pericolosi: parlo dell’ala sinistra Ricardo Horta (già 3 gol in Europa League) e del centravanti Paulinho (anche per lui, 3 gol europei).
Da ciò, un monito in quinari:


Questo sorteggio
forse ci appaga…
Ma non festeggio:
attenti al Braga!

*

Gli anagrammi della settimana

1.
Il portiere della Roma Primavera (Pietro Boer, che ha esordito in Europa League contro il Cska) è nativo di Mestre. Ciò giustifica la seguente onomanzia in dialetto veneto (“beo”, naturalmente, significa “bello”).

Pietro Boer → “beo portiêr”!

2.
Dopo il primo tempo di Bologna Roma, ho tentato una “anagrammanzia”, per verificare se lo splendido acuto dei cinque gol fosse già previsto dal Fato. Ecco il risultato (“ebri”, con una “b” sola, è variante letteraria di “ebbri”):

Bologna Roma, tredici dicembre Duemilaventi
→ Di bell’acuto, ebri godremo: vincerem di “manita”!


Franco Costantini





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