La Sfera dei Capricci

La Sfera dei Capricci: Cielo, che sfacelo!

Una rubrica di Franco Costantini
Redazione de Il Legionario
inserita 2 anni fa
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Al tuo cospetto, o Diva,
il mio desio s’evinca:
che Roma sempre viva,
che Roma lotti e vinca.



O cielo, che sfacelo!
E ora? Cosa ci resta da fare in questa stagione? Forse difendere il settimo posto dal possibile attacco del Sassuolo: quel posto che ci garantirebbe la "Conference", torneo per accedere all'Europa League...
"M.", un mio amico giallorosso, ha in merito un'opinione precisa: «Ci conviene mollare e ricominciare da zero, senza Europa. La "Conference League" significherebbe dover anticipare la preparazione e intralciare - di fatto - la "rifondazione giallorossa" (mercato compreso). Se il nuovo allenatore sarà Sarri, dovremmo lasciargli il tempo necessario per dare un nuovo assetto tattico alla squadra, senza le distrazioni agonistiche di un torneo che comincia a luglio. Potessi scegliere io, mi farei superare dal Sassuolo».
Rispetto il parere di "M.", sia chiaro. Cominciare la nuova stagione senza impegni europei, tra l'altro, consentirebbe di ridimensionare la rosa, gestire meglio le energie psicofisiche, aumentare l'affiatamento della squadra e accelerare l'assimilazione dei nuovi schemi sarriani (ammesso che sia davvero Sarri l'allenatore della Roma del futuro). Però, qualcosa mi impedisce di auspicare un ulteriore crollo della Lupa. Sono sempre stato contrario alla logica "tanto peggio, tanto meglio". E tifare contro la mia Roma non potrei mai. Nemmeno se mi pagassero.


Tifar contro? No no, grazie:
mica sono della "Lazie"...

*

Cagliari Roma 3-2

A parte gli acuti di Perez e Fazio, e lo splendido assist di Pellegrini nell'azione del gol del pari, non c'è niente da salvare. Anzi, forse una cosa: per qualcuno dei titolari, un po' di minutaggio per arrivare in forma alla sfida decisiva con lo United.
Però mi lascia l'amaro in bocca, vedere la Roma rinunciare così al campionato...


Rinunci a questo per avere quello...
Ma, se poi perdi tutto, non è bello.

*

Manchester United - Roma 6-2

Con Pellegrini e Dzeko rimontiamo la rete iniziale degli inglesi, e chiudiamo il primo tempo miracolosamente avanti per 2-1! Eppure, la jella ci ha già "infilzato" tre volte, creando le premesse per il crollo... Mi riferisco, ovviamente, ai tre inopinati infortuni (Veretout, Pau Lopez, Spinazzola) che ancor prima dell'intervallo ci fanno esaurire le "finestre" per le sostituzioni (se voi dite "slot", io dico "finestre"; oggi i lemmi inglesi mi sono antipatici più del solito).
Nella ripresa... cielo, che sfacelo! E la jella continua, giacché ci fischiano contro persino un rigore inesistente (lo United non aveva certo bisogno di regalini arbitrali).
Tento di consolarmi con un pensierino ghignante: rispetto alla storica batosta del 7-1, abbiamo subito una rete in meno... e segnato una rete in più; se la serie United-Roma continuasse così, la partita DOPO la prossima finirà con uno spettacolare 4-4!

Voglio concludere con una quartina autoironica, in cui (per farmi del male) userò un verbo inglese: to forget (dimenticare).


Dopo la jella, ancora jella acuta;
e l'Old Trafford in Wimbledon si muta:
con sei pappine, noi perdiamo il set
(O cielo, che sfacelo! To forget!).

*

L'anagramma della settimana

La semifinale europea con il Manchester United
→ Come nelle "frane romane": Lupi schiantati sei-due...

*

Ottonari consolanti

Siccome parlare del presente è faticoso e deprimente, allora vi propongo un tuffo nella "poesia pop": sono miei vecchi ottonari (praticamente inediti), che scrissi per dimenticare un dispiacere. Nel mio caso, funzionò. Spero che strappino un sorriso anche a voi che li leggete.

CANTO DI UN TIFOSO ERRANTE
ALLA LUNA GIALLOROSSA


Se di cuoio fossi, o Luna,
la tua orbita ad effetto
sembrerebbe alla tribuna
un astuto pallonetto.

Se ti guardo, astro lucente,
tutta l'alma è già commossa
(e accarezzo con la mente
la mia Roma giallorossa).

Se sei piena e brilli in cielo
a schiarire il buio cupo,
a te ululo, e rivelo
la natura mia di Lupo.

Quando poi sei di "tre quarti"
mi sovviene il trequartista,
e ancor più mi par d'amarti
d'un amore a prima vista;

ché i "tre quarti", o Luna bella,
mi richiamano nel cuore
il baglior d'un'altra stella,
ossia Totti il Gladiatore.


Franco Costantini




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