La Sfera dei Capricci

La sfera dei capricci: Brutti, sporchi e cattivi

una rubrica di Franco Costantini
Redazione de Il Legionario
inserita 4 anni fa
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O Sfera che governi
del calcio il paradosso,
ispira versi eterni
al vate giallorosso…




Razionalmente, vedo proibitiva la gara contro l’Inter (me lo confermano anche le quote dei bookmaker). Ma il calcio non è solo razionalità; la mia speranza è quella che si realizzi il contenuto del seguente anagramma. Magari dopo una gara “brutta, sporca e cattiva”...

Sei dicembre Duemiladiciannove, Inter Roma
→ «Vincerem ad immerdare il Conte?»; «Sìì!, buon’idea!»

*

Istanbul Başakşehir - Roma 0-3

In un primo tempo di rara bruttezza, tre lampi isolati sono bastati alla Roma per archiviare il match. Paradossalmente, mi è piaciuto di più “l’allenamento” del secondo tempo, dove la Roma si è limitata a controllare il gioco con un “torello” ben giostrato ed efficace.
Sulla valutazione dei singoli, non sono d’accordo con il generale plauso alla prestazione di Diawara: l’ho trovato lento e irritante, con la tendenza a rifugiarsi nel passaggio più semplice (spesso indietro); le poche volte che ha “osato osare”, ha perso palloni sanguinosi, che non hanno procurato troppi danni soltanto per la modestia del team avversario.
Vorrei spendere due parole su Santon: a mio avviso, ha fatto la miglior prestazione da quando è in giallorosso: voto 4,5 (migliora di un mezzo punto la sua valutazione standard).
Fantastico, infine, Lorenzo Pellegrini, che prima mette lo zampino in tutti i gol (rigore procurato - trasformato da Veretout - e due assist per Kluivert e Dzeko) e poi resta stoicamente in campo nonostante la ferita al capo (dovuta a un incivile lancio d’oggetti dagli spalti). A Lorenzo dedico il seguente distico:

Nulla lo ferma, nulla più l’arresta;
nemmeno se gli tiri un sasso in testa.

Concedetemi, in conclusione, due versi stupidissimi. Il fine è quello di consolare il turco Topal, che col suo fallo di mano (sanzionato col rigore) ha aperto la strada alla vittoria giallorossa.

Rigôr per uso improprio delle mani
(ne han troppe da gestire, gli ottomani)…

*

Verona Roma 1-3

Il Verona è una squadra in salute (lo dimostrano sia la classifica sia i recenti risultati): normale dunque che, sul proprio terreno, ci abbia creato qualche difficoltà (specie, ahinoi, sulla fascia presidiata da Santon). Ma - sul piano del carattere - la Roma ha reagito benissimo: ha saputo soffrire, ha saputo inventare, ha saputo concretizzare.
I Lupi mi piacciono anche così: “brutti, sporchi e cattivi”; ma vincenti.

Nella gara, tuttavia, è successo qualcosa che non può essere definito “brutto, sporco e cattivo”, bensì l’esatto contrario: “bello, pulito e buono”. Mi riferisco al meraviglioso assist profondo - di prima intenzione - con cui Pellegrini ha propiziato il gol di Kluivert.


Con Kluivert, con Perotti e con l’Armeno
abbiamo liquidato i veronesi.
Ma il gesto di Lorenzo, senza meno,
riscalda i cuori e ispira la poiesi.

*

L’anagramma della settimana

Quel tassista ha il cuore giallorosso. E così, mentre guida a 110 all’ora, si guarda pure Verona-Roma…
La foto ha spopolato sul web, suscitando anche reazioni scandalizzate. Io, invece, adoro quel tassista. E gli dedico un giocoso anagramma.






La Roma: la vede e la incita con amore
→ Va a centodieci all’ora? Ma è normale!



Franco Costantini





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