La Sfera dei Capricci

La Sfera dei Capricci: Ai “giovanotti”, due scappellotti

una rubrica di Franco Costantini
Redazione de Il Legionario
inserita 3 anni fa
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Al tuo cospetto, o Diva,
il mio desio s’evinca:
che Roma sempre viva,
che Roma lotti e vinca.




Chi ci segue avrà notato che questa rubrica - pur essendo “capricciosa” nelle date di uscita (tanto per tener fede al proprio nome) - tende a mantenere una cadenza settimanale. Quando la Roma gioca in Europa, pertanto, il commento alla gara di coppa viene solitamente accorpato al commento della successiva partita di campionato…

Ma oggi bisogna fare un’eccezione. Perché i giallorossi hanno compiuto una grande impresa. Grande impresa, sì. Per almeno due motivi (uno serio e uno giocoso):
1) Motivo serio: su quel campo di Berna non aveva mai vinto nessuna squadra italiana. Anzi, avevano sempre perso tutte: l’Udinese, il Napoli, persino la Juventus in Champions. Gli Young Boys, insomma, sono storicamente una bella squadra (sempre tra le migliori del campionato elvetico). Inoltre, il loro terreno nasconde un’insidia: è sintetico, il che crea qualche difficoltà tecnica a chi è abituato ai campi in erba.
2) Motivo giocoso: in italiano, “Young Boys” si potrebbe tradurre con “Giovanotti”; così come il lemma latino “Juventus” è traducibile con “Gioventù”. E dunque affermo: per noi “vecchi lupi”, battere “gioventù” e “giovanotti” è sempre bellissimo.


Benché non sempre il miglior gioco esprima,
la Roma rimontando espugna Berna.
Niuna “italiana” v’avea vinto prima:
ai giallorossi, dunque, gloria eterna.

*

Young Boys - Roma 1-2

Quando ho letto la formazione ufficiale - zeppa di giocatori già finiti, o sul viale della notte (quello del tramonto, per loro, è passato da un pezzo) - ho avuto un sussulto di incredulità. «Non è possibile - mi sono detto - Questa formazione è stata stilata da un redattore di Scherzi a Parte». E invece no, non era uno scherzo. Era una tragedia. E il primo tempo (una delle peggiori frazioni di gioco che io abbia mai visto) lo ha dimostrato appieno.
Per fortuna, nel secondo tempo qualcosa è cambiato. E poi ci si è messa anche la fede della magia (o la magia della fede): ha segnato Bruno Peres!, lasciando attoniti tutti; compreso il mago Merlino.


Il calcio è imprevedibile e si vede.
Segna Peres, benché non abbia il piede,
ed al raddoppio Kumbullà provvede:
sia benedetta Roma e la sua Fede.

*

L’anagramma della settimana

La partita con gli Young Boys è cominciata nel buio completo. Buio poi squarciato dalla “luce della rimonta”. Ecco, in merito, una frase anagrammata:

Roma in trasferta a Berna
→ Fra tenebra, sarà rimonta…


Franco Costantini






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