La Sfera dei Capricci

La Sfera dei Capricci: Acc… dannaz… malediz…

Una rubrica di Franco Costantini
Redazione de Il Legionario
inserita 4 anni fa
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O Sfera che governi
del calcio il paradosso,
ispira versi eterni
al vate giallorosso…



«Acc… dannaz… malediz…».
Da bambino leggevo Zagor. E gli improperi tronchi di Felipe Cayetano Lopez Martinez y Gonzales, conosciuto come “Cico”, ancora echeggiano nella mia memoria. Durante il primo tempo di Sassuolo-Roma, avrei voluto imprecare con la leggiadria delle sue apocopi, anziché scomodare i santi in calendario…


*

Sassuolo Roma 4-2

Alla mezzora del primo tempo, sul punteggio di 3-0, mi convinco che non sto vedendo una partita, ma un film di Dario Argento. Mi lancio in varie esclamazioni di raccapriccio, che coinvolgono anche Assisi e la Porziuncola, nonché i rapporti tra bue e asinello nella grotta di Betlemme.
Non posso credere a ciò che vedo. La squadra che ha “messo sotto” la Lazio nel derby… è scomparsa.
Nel secondo tempo c’è un accenno di reazione, ma non basta a dissipare l’orrore. Persino Dzeko e Veretout, autori dei due gol giallorossi, non raggiungono - ai miei occhi - la sufficienza in pagella. Siamo tornati alla “ciclotimia”, all’inspiegabile alternarsi delle prestazioni. Indice, purtroppo, di fragilità emotiva.
E anch’io mi scopro emotivamente fragile: guardo Santon, e rimpiango Florenzi; e per un attimo, guardando Dzeko, rimpiango Kalinic (l’attimo passa, e realizzo di non stare affatto bene).

Per fortuna l’Atalanta avrà un’altra “distrazione” (facendosi bloccare in casa dal Genoa). Ma l’obiettivo Champions è oggi assai meno “credibile”.


«Acc… dannaz… malediz…», diceva Cico.
Penso a Sassuolo-Roma, e anch’io lo dico…

*

Auto-sfottò…

Acc… dannaz… malediz! Questa settimana, l’autoironia è d’obbligo. Nei seguenti sei endecasillabi forgerò un neologismo. Per comprenderlo, ecco gli etimi greci che ho utilizzato: “lykos”, lupo (da cui “lic-antropo”, uomo-lupo); e “kapòn”, ossia pollo o cappone. Ho preferito “kapòn” a “ornis” (troppo generico) e ad “alektruon” (che si riferisce al troppo combattivo “gallo”).

Lo scontro-Champions si fa già diabòlico…
ma il Lupo è meno Lupo e più “cappòlico”.
           (Quando l’umano in lupo si trasmuta,
           “licàntropo” si chiama: questo sòllo.
           “Cappòlico”, se l’etimo m’aiuta,
           è il lupo che trasformasi in un pollo).

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L’anagramma della settimana

Anche l’incipit della seguente frase anagrammata («Acc…!») è un omaggio a “Cico”.
Devo precisare, a scanso di equivoci, che l’imprecazione finale non è diretta a Santon, né a nessun altro in particolare: è un classico caso di “tu impersonale”.


Acc…!, a volte i nostri lupi
→ son veri polli (’tacci tua!)


Franco Costantini




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