La Sfera dei Capricci

La Sfera dei Capricci: «Sull’orlo dell’abisso»

una rubrica di Franco Costantini
Redazione de Il Legionario
inserita 3 anni fa
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7:00
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Al tuo cospetto, o Diva,
il mio desio s’evinca:
che Roma sempre viva,
che Roma lotti e vinca.



«La notte s’apre sull’orlo dell’abisso» (dalla prefazione del “Necronomicon”, pseudobiblion immaginato da H.P. Lovecraft, maestro di racconti dell’orrore).


D’improvviso, qualcosa non mi quadra
tra i Lupi che sostengo con amore.
Nelle pieghe del gioco e nella squadra…
si nasconde, indicibile, l’orrore.

E Losi (con Cafù, Nela, Aldaìr,
con Vierchowod, con Samuel, con Burdisso)
apparve nel mio sogno, e prese a dîr:
«Attento, sei sull’orlo dell’abisso!»

Ecco. In due giornate, i giallorossi sono scesi dal terzo al quinto posto. Due punti avanti ci sono Juventus e Atalanta, che - francamente - sembrano squadre più attrezzate della Roma per conquistare la zona Champions.
Appena un punto sotto, poi, ci sono Napoli e Lazio (il Napoli, per giunta, ha una partita in meno). Inutile nascondere che - oggi - il settimo posto appare più probabile del quarto; specie considerando che la Roma sembra in flessione.

Di fronte all’abisso, però, non bisogna scoraggiarsi. Occorre anche non guardarlo troppo, perché - come diceva Nietzsche - «quando guardi a lungo dentro l’abisso, anche l’abisso guarda dentro te».
La parola d’ordine, in conclusione, dev’essere la seguente: «pensare soltanto a risalire». Dimenticando l’orrore dell’ultima partita…


Dovete dalle menti lasciar fuori…
gli errori che arrivarono e gli orrori.

*

Roma Braga 3-1

Prima della partita sono fiducioso. Non solo in ragione del risultato dell’andata, ma anche perché Fazio e Juan Jesus non sono in lista Uefa; e dunque non possono giocare! Nella partita precedente i due (alternatisi in difesa) non hanno combinato troppi danni; ma solo perché il Benevento pensava solo a difendersi con tutti gli effettivi.
Intendiamoci, non ho nulla di personale contro Juan Jesus e Fazio; riconosco, anzi, che quando sono stati chiamati in causa hanno sempre cercato di dare il massimo: non è colpa loro se questo “massimo” non è sufficiente. Nel caso di Fazio, in particolare, devo dire che fino a due anni fa è stato un buon giocatore; lento, sì, ma sempre forte e grintoso, nonché ottimo colpitore di testa; l’avanzare dell’età, ahimè, lo ha rallentato ulteriormente; e i suoi riflessi non sono più quelli che deve avere un centrale difensivo.

La partita mi conferma che la mia fiducia era ben riposta: la Roma si libera del Braga senza troppi affanni. Come all’andata, vanno in gol sia Dzeko che Borja. Il che mi conforta, perché sembra attestare che la competizione tra i due centravanti sia stimolante e produttiva, anziché ansiogena e depauperante…
Mi convince anche il rientro di Carles Perez, che finalmente trova la lucidità per mettere le sue doti tecniche al servizio della squadra (nelle ultime apparizioni, mi era sembrato troppo egoista e inconcludente). Bene anche El Shaarawy (splendido il suo tiro a giro che si stampa sul palo, ribadito poi in gol da Dzeko) e Pellegrini, che - pur sbagliando malamente un rigore - sa riscattarsi con un assist meraviglioso per il raddoppio giallorosso (testa alta, pronta esecuzione del cross, precisione millimetrica).
Quartina di sintesi:


“Abisso” esorcizzato, ché abissale
la superiorità fu sul rivale.
Dzeko, Perez e Borja Mayoràl:
la Roma è negli ottavi di finâl!

*

Roma Milan 1-2

Uh, quale sagra d’errori e orrori! Non riesco a ricordarmi una prestazione peggiore di questa. A mio avviso, nemmeno in occasione delle sconfitte per 7-1 la Roma giocò così male…
Va anche considerato, infatti, che abbiamo affrontato una squadra tutt’altro che in salute. Il Milan non è più quello del girone d’andata. È in netto calo fisico (lo testimoniano il crollo nel derby, la sconfitta con lo Spezia, i due pareggi stentati in Europa League; e persino le occasioni che ha concesso a una Roma arruffona e sprecona). E il suo uomo di punta, Ibra, non è mai stato così spuntato…

Orrore 1: il panico collettivo.
Tutta la squadra sembra impaurita: commette errori a ripetizione, regalando al Milan una quantità inconcepibile di occasioni da rete. Solo nel primo tempo avremmo potuto subire sette gol.

Orrore 2: Pau Lopez.
Cinque settimane fa, nella puntata intitolata “Splendòrrido”, avevo scritto cosa pensavo di Pau Lopez. Cito: «buono tra i pali; sufficiente in reattività; appena sufficiente nel senso della posizione; scarso nella presa; scarso nel gioco di piede; scarso nelle uscite basse; scarsissimo nella capacità di comunicare con la difesa; scarsissimo nelle uscite alte». Dopo la prestazione di ieri, in cui il nostro portiere ha commesso due “orrori” in fase di controllo e rinvio (il primo errore ha regalato palla ad Ibra, che stava per segnare; il secondo è costato il raddoppio del Milan), devo modificare una delle voci: «SCARSISSIMO nel gioco di piede».

Orrore 3: Fazio.
Il pestone su Calabria, che costa il rigore del vantaggio rossonero, è “orrendamente gratuito” (non era necessario intervenire; bastava controllare; poiché il milanista, spalle alla porta, non era in condizione di portare pericoli imminenti alla nostra retroguardia). Fazio, probabilmente, contava di poter anticipare l’avversario; ma ormai il suo fisico massiccio risponde troppo lentamente ai comandi del cervello.

Orrore 4: Fonseca.
Il mister stavolta sbaglia la formazione iniziale: Fazio, in particolare, non è adatto a contrastare la velocità degli attaccanti milanisti (e per fortuna che il lestissimo Leao è partito dalla panchina). Forse, Fonseca avrebbe dovuto optare per Karsdorp centrale, che ha già dimostrato di adattarsi benino al ruolo.
I cambi, poi, sono da incubo. Perché togliere i due migliori? (o meglio: i due “meno peggio”; mi riferisco a Villar e a Veretout, autore del gol del momentaneo pari). Perché - nell’ultima mezzora - non far entrare Carles Perez, che contro il Braga aveva mostrato una condizione di forma più che brillante?

Orrore 5: Mayoral.
Il giovane centravanti è abulico, impreciso, smarrito. Persino nei movimenti senza palla (nei quali, solitamente, mostra una certa sapienza tattica). Beh, non è tutta colpa sua: Borja, naturalmente, soffre anche la brutta prestazione di tutti i compagni d’attacco (compreso Miki), incapaci di “rifornirlo” adeguatamente.

Orrore 6: l’arbitro Guida.
A mio avviso, il rigore su Calabria c’è. E Guida fa bene a concederlo, dopo aver guardato l’azione al Var.
Ma perché non si reca al Var anche in occasione del fallo su “Miki”? Decide per il fallo in attacco, senza preoccuparsi di verificare. Orrore. (Secondo me, anche qui il rigore c’è).
Ma c’è un episodio ancora più grave, nel primo tempo: Veretout si invola verso la porta, Tomori lo spinge nettamente; Veretout cerca di rimanere in pedi, poi cade dentro l’area… Secondo me era punizione dal limite; più rosso diretto per Tomori (fallo tattico volontario per impedire una chiara occasione da gol).
Ci sarebbero anche altri errori/orrori. Ma è meglio sorvolare (mai guardare troppo a lungo un abisso; o un arbitraggio di Guida…).

Sia chiaro, non cerco alibi nel cattivo arbitraggio. Per come ha giocato, la Roma ha meritato di perdere.
Distico conclusivo:


Resto sconvolto, con lo sguardo fisso:
orrore dopo orrore, vien l’abisso…

*

Come risorgere?

Tra campionato ed Europa League, ci attendono 6 partite in 18 giorni. Un vero “tour de force”: Fiorentina in trasferta, Genoa in casa, Shakhtar in casa, Parma fuori, Shakhtar fuori, Napoli in casa.
Per dimenticare “l’abisso”, servirebbe un riscatto immediato.


Sarà la Fiorentina di Commisso
a dirci se usciremo dall’abisso…

Se si vincesse in Toscana, le speranze riprenderebbero vigore. Perché poi, per il finale di stagione, potremmo contare anche su nuove energie. Parlo, naturalmente, del recupero degli infortunati: da Smalling a Kumbulla, da Calafiori a Dzeko, da Ibanez fino a Zaniolo… Daje Roma!

*

Gli anagrammi della settimana

1.
Perché mai l’arbitro Guida, in Roma-Milan, non è andato a guardare al Var l’episodio del sospetto rigore su “Miki”? La risposta sta nell’onomanzia…


Marco Guida → «Mica guardo…»

2.
Ecco un anagramma giocoso, adatto a consolarci in questi grami e sofferti frangenti. Non guardate la contingenza, guardate oltre!

L’anima immortale, soave, perfetta?
→ Solitamente v’è. Ma tifa per la Roma

3.
La Lazio prima è “spazzolata” dal Bayern, poi perde a Bologna in campionato (così che, per nostra fortuna, è ancora dietro in classifica). Ecco un anagramma satirico dell’amico Jpp69.

Beste in calcio → i biancocelesti
[Jpp69]



Franco Costantini





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