Approfondimenti

La Roma è già al bivio.

di Stefania Amato
Redazione de Il Legionario
inserita 3 anni fa
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Non pensavamo di doverlo dire ancora così presto ma non tira una buona aria dalle parti di Trigoria. Non è esattamente quello che ci aspettavamo dall’inizio di questo nuovo anno calcistico. Non dopo la conclusione del tira e molla tutto made in Usa tra Friedkin e Pallotta a vantaggio del primo che ci aveva riportato qualche flebile speranza di gioia. E’ bastato poco per capire, anzi… per non capire… che strada volesse intraprendere la nuova proprietà. Apprezzabile la “presenza” a cui non eravamo certo più abituati, ma sapere che la Roma è nelle mani di un neofita come Ryan, almeno personalmente, mi consegna allo stesso tremore che ho provato quando l’Italia è stata messa nelle mani dei 5stelle. I soliti problemi di bilancio hanno ben presto smentito le dichiarate intenzioni di ripartire dai punti fermi della Roma, Dzeko e Pellegrini.

Se oggi Edin non veste bianconero è solo grazie a De Laurentis. E ora che anche la nuova proprietà gli ha dimostrato di non ritenerlo “imprescindibile” quale sarà l’umore del bosniaco? Sarà sufficiente il sorriso della moglie a restituirgli l’energia e la voglia di guidare la Roma? Basteranno due chiacchiere con Fonseca per sistemare il rapporto? Cerchiamo di destreggiarci tra le notizie del mercato (anzi… del non mercato) nella speranza di scorgere un filo conduttore… Ad oggi, l’unica cosa che sappiamo è che le scelte di Fonseca, unite ai nomi dei tanti giocatori messi sul mercato, dimostrano scarsa fiducia nei mezzi di molti dei giocatori di questa squadra e ci tolgono nuovamente quel briciolo di serenità che a fine campionato scorso (forse con troppa leggerezza) sembrava che tutti noi, insieme all’allenatore, avessimo ritrovato. A questo aggiungiamo il pareggio non certo esaltante contro una squadra che non ricordava neppure lontanamente il vero Verona, ed il più banale degli errori che rischia di trasformare quel pareggio in sconfitta a tavolino ed ecco che la tipica depressione giallorossa già incombe su tifosi e giocatori.

Quali rimedi per ritrovare subito entusiasmo e fiducia? Sicuramente occorrerebbe da parte della società una “mossa” tempestiva che possa far comprendere a tutto l’ambiente la determinazione a contribuire in maniera convinta alla costruzione di un percorso vincente, anche se graduale, e non la sola volontà di “osservare” per poi rimediare rappezzando qua e là. Per chiudere definitivamente il ciclo pallottiano serve coraggio. Riportare a casa Totti ridarà il sorriso a tutti noi ma non sarà sufficiente, perché non ci sarà lui in campo a dettare i passaggi, né a scegliere chi dovrà farlo. Si parla di contatti con Allegri, ma il rispetto per l’uomo, per la classe - che non è dote così diffusa - e per l’idea di gioco che lo contraddistingue rende sicuramente complicata l’ipotesi di un esonero così immediato di Fonseca. Ma la deadline non può e non deve essere troppo lontana. La società non può permettersi di perdere altro tempo. Domenica sera ci aspetta la nuova Juve di Pirlo e solo il campo potrà darci le risposte che aspettiamo da Fonseca, da Dzeko, dal resto della squadra.


Stefania Amato




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