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La Roma di Pallotta: dalla stagione peggiore alla migliore (con video)

a cura di Emanuele Grilli
Redazione de Il Legionario
inserita 3 anni fa
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8) STAGIONE 2018/19: Iniziamo subito con quella che è stata a parer mio la stagione più deprimente, fastidiosa, stancante e deludente da quando sono a tutti gli effetti tifoso della Roma. Dopo la semifinale di Champions dell’anno prima tutti quanti ci aspettavamo una stagione d’alto livello, ricordata al contrario per le continue rimonte subite in campionato e la figuraccia epocale in Coppa Italia contro la Fiorentina. Unica nota positiva l’esplosione immediata del talento di Nicolò Zaniolo, oltre al commovente saluto a De Rossi e Ranieri nell’ultima giornata di campionato. Per il resto, possiamo buttare tutto nel bidone dell’umido.

7) STAGIONE 2012/13: L’arrivo di Zeman in estate aveva fatto tornare la passione in tutti i tifosi giallorossi, che in virtù della nostalgia e dell’annata strepitosa del Pescara speravano di vedere subito gol e tanto spettacolo. Come al solito però molte di queste attese furono vane, e nonostante qualche buon risultato con Juve, Milan, Inter e Fiorentina arrivarono sconfitte brucianti come il 4-2 interno con il Cagliari e il tanto famoso 1-0 in finale contro la Lazio. Non è all’ultimo posto solamente perché la squadra era effettivamente di discreto livello, e riuscì comunque a fare un percorso in coppa più che positivo, almeno fino all’atto conclusivo.

6) STAGIONE 2019/20: Dopo gli addii dei vari Monchi, Di Francesco, Ranieri, Totti e De Rossi la Roma decide di rivoluzionarsi con gli arrivi di Fonseca in panchina e Petrachi come ds, con miglioramento complessivo di tutta la rosa giallorossa. Nonostante dei periodi positivi fatti di tante vittorie e calcio spettacolo la stagione è stata purtroppo all’insegna della discontinuità, per via di scelte errate e soprattutto di tanti infortuni che hanno colpito la squadra dall’inizio alla fine. Più che positivo il finale di campionato post lockdown, totalmente deludente invece l’eliminazione agli ottavi contro il Siviglia, molto più per l’atteggiamento che per la sconfitta stessa. Comunque resto fiducioso per il futuro!

5) STAGIONE 2014/15: Arriviamo adesso a quella che è stata probabilmente la stagione più carica di aspettative della Roma di James Pallotta. Gli acquisti estivi, il ritorno della Champions, i proclami del mister, tutto lasciava pensare a una stagione entusiasmante, purtroppo frenata subito dalla discussa sconfitta contro la Juve e soprattutto il 7-1 subito in casa dal Bayern Monaco, che ha spento completamente l’entusiasmo di giocatori e tifoseria. Si merita il quinto posto solamente per la vittoria finale nel derby grazie ai gol di Iturbe e Yanga-Mbiwa, che ha permesso la qualificazione Champions e dato un minimo di senso a un'annata a dir poco travagliata.



4) STAGIONE 2015/16: Dopo le cessioni immediate dei vari Romagnoli e Bertolacci la Roma decide di fare il colpo grosso, portandosi a casa il bomber Edin Dzeko e l’esterno Mohamed Salah. Nonostante un inizio più che positivo però la squadra comincia a perdere fiducia nel mister, culminando il tutto nella dolorosa eliminazione agli ottavi di Coppa Italia contro lo Spezia. A gennaio Pallotta decide di cambiare tutto riportando a casa l’amato Spalletti, che riuscirà insieme agli innesti di Perotti ed El Shaarawy a rialzare completamente una stagione destinata allo sfacelo. Gli 80 punti conquistati dietro solo a Juve e Napoli furono un risultato senza dubbio positivo, ma se c’è un episodio che ricordiamo tutti con affetto è l’incredibile doppietta di Totti nel finale di gara contro il Torino, che ha fatto commuovere ed emozionare ogni singolo tifoso giallorosso.

3) STAGIONE 2016/17: Rispetto alle annate precedenti questa volta l’inizio è tutto tranne che entusiasmante, con un 3-0 interno contro il Porto e l’eliminazione immediata dalla massima competizione europea. Nonostante questa brutta batosta però la Roma riesce subito a rialzarsi con forza, con tante belle vittorie e un percorso in campionato totalmente in solitaria, dietro solo alla capolista Juve. Da segnalare prestazioni sopra la media di tutti i protagonisti, tra cui i vari Manolas, Rudiger, Nainggolan, Salah e soprattutto Edin Dzeko, che riuscirà con 39 gol complessivi a laurearsi capocannoniere di campionato ed Europa League. Purtroppo un periodo di stanchezza tra febbraio e marzo costringerà la Roma ad abbandonare tutti gli obiettivi stagionali, concludendo comunque al secondo posto con 87 punti e il saluto commovente all’eterno capitano Francesco Totti, davanti a quasi 80.000 tifosi in lacrime.

2) STAGIONE 2013/14: La rinascita dopo l’oblio, la vendetta contro i detrattori, in poche parole, la prima vera Roma di Rudi Garcia. Arrivato tra lo stupore generale dopo le deprimenti stagioni passate, il francese riesce in poco tempo a dare spirito di gruppo e solidità alla squadra, costruita perfettamente da Sabatini in base alle sue esigenze. Impossibile da dimenticare lo strepitoso filotto di 10 vittorie consecutive nelle prime 10 giornate, oltre che le splendide giocate dei vari Benatia, Castan, Maicon, Strootman, Nainggolan, Florenzi, Totti e soprattutto Gervinho, voluto fortemente dal mister dopo un'annata deludente con la maglia dell’Arsenal. Unici rimpianti di stagione, le sfide giocate al San Paolo sia in campionato che in Coppa Italia, che hanno estromesso la Roma dalla finale e rovinato la carriera di uno dei più grandi talenti europei in circolazione. Per il resto gli 85 punti conquistati, anche a fronte di 3 sconfitte dopo la matematica dello scudetto bianconero, restano un risultato semplicemente straordinario, frutto di una gran solidità e soprattutto, intelligenza tattica.

1) STAGIONE 2017/18: Il motivo principale per questa scelta ce lo avete proprio davanti agli occhi. Una semifinale di Champions assolutamente strepitosa, che la Roma non raggiungeva da più di 30 anni e ottenuta dopo una delle sfide più belle di tutta la nostra storia. Dopo gli addii dei vari Spalletti e Sabatini la Roma decide di affidarsi al duo Monchi-Di Francesco, che dovrà subito far fronte alle cessioni dolorose di Rudiger, Paredes e Mohamed Salah. In campionato il percorso sarà a dir poco altalenante, con un'enormità di sconfitte interne bilanciate però da diverse vittorie sugli altri campi, che hanno portato alla fine dei giochi ad un terzo posto con 77 punti complessivi. Inutile dire però che il percorso migliore resta quello fatto in Champions League, iniziato con un primo posto ai gironi con annesse vittorie con Chelsea, Shakhtar, Barcellona e Liverpool, quest’ultima purtroppo inutile ai fini della qualificazione. Comunque resto molto orgoglioso di aver vissuto questa stagione, semplicemente indimenticabile.


Emanuele Grilli






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