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L'identikit di Chris Smalling

di Giovanni Acone
Redazione de Il Legionario
inserita 4 anni fa
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10:00
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Fonseca chiede, Petrachi dà il centrale. Chris Smalling è il nome che alla Roma serviva in difesa. In arrivo dal Manchester United, atterrerà nella giornata di oggi, alle ore 12:00 a Ciampino, poi dritto a Villa Stuart per le visite mediche e successivamente la firma sul contratto.
Prestito secco a 3 milioni di euro, una cifra non da poco, ma che sicuramente assicura, almeno per questa stagione, un centrale capace di essere il perno della difesa giallorossa.
Se da un lato pecca nell'esperienza del campionato italiano (il giocatore ha infatti difeso sempre le retrovie nel campionato inglese, prima del Fulham e poi dello United), non manca quella europea, ben nove volte negli ultimi dieci anni ha risposto presente alle competizioni UEFA, portando a casa anche una Europa League nella stagione 16/17.

La sua storia lo vede cominciare nelle giovanili del Milwall, anche se la prima vera esperienza l’ha al Maidstone United, un club che attualmente milita in sesta divisione inglese. Nel Kent si mette in mostra per le sue doti fisiche e la duttilità nel poter giocare anche da esterno destro basso.
La rivoluzione però avviene prima nel 2008, quando viene acquistato dal Fulham, club del massimo campionato inglese, che gli permetterà nella stagione 2009/2010 sia di esordire in ambito internazionale, con la sua prima presenza nella partita contro il CSKA Sofia, sia di attirare gli osservatori dei Red Devils, che chiuderanno con lui un accordo già nel gennaio di quell'anno.
Il centrale vestirà la maglia rossa l'anno successivo, e per gli otto a seguire, collezionando più di 300 presenze e indossando in varie occasioni la fascia di capitano.
La sua crescita si deve soprattutto all'impatto di Sir Alex Ferguson prima, e dello “Special One”, Josè Mourinho, che gli permettono di conquistarsi il posto da titolare e di maturare.

Chris dimostra ottime abilità in fase di copertura, soprattutto negli anticipi in scivolata o i contrasti in area nelle occasioni più pericolose, così come dimostrato anche nella sfida dello scorso anno contro Cristiano Ronaldo e la sua Juventus nella fase a gironi della Champions League.
Forte nel gioco aereo, riesci quasi sempre ad allontanare di testa in fase difensiva, o a cercare la porta in fase offensiva in situazione di calci da fermo. Si è distinto per aver avuto anche un discreto piede nelle occasioni che gli son capitate.
Dotato di una buona velocità per la sua stazza, ha forse qualche problema in fase di impostazione, ma non è questo di certo ciò che si chiede al gigante inglese.

Nella sua carriera ha vinto nove trofei:

– due volte campione d'Inghilterra
– una volta della FA Cup
– una volta la Carabao Cup
– tre volte la Supercoppa inglese
– una volta l'Europa League

Non ha però mai affrontato la Roma, o altre squadre italiane eccezion fatta per la già citata Juventus.
Tra i suoi avversari del campionato inglese, si è dimostrato particolarmente abile a marcare sia quelli dotati di buona fisicità come Henry Kane, che quelli più veloci come Son e Vardy, tant è che quest ultimo in un'intervista di fine 2017 lo ha definito come uno dei centrali più difficili contro cui giocare.

Tra le reti ricordiamo quella del 7 aprile 2018 nel derby contro il City, che ha permesso proprio ai Red Devils di completare una fantastica rimonta e chiudere sul 3-2 la partita.

Il gol più bello rimane però quello siglato contro il Watford del 15 Settembre all'inizio della scorsa stagione, dove in occasione di un calcio d'angolo, dopo un bel controllo di petto, ha concluso al volo con il sinistro.


Giovanni Acone






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