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In&Out Roma-Austria Vienna: è tutto vero!

E difficile parlare di promossi e bocciati, buoni e cattivi: potremmo parlare dell’ottimo El Shaarawy, di Totti o di Gerson, ma qui non si vogliono fare figli e figliastri, ieri la figura fatta in campo è stata pessima (di Alessandro Tagliaboschi)
Redazione de Il Legionario
inserita 7 anni fa
2004
7:00
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In alcune partite della Roma è una domanda che ci ossessiona, ci attanaglia e ci fa diventare matti: ma è vero quello che sto vedendo? Ed ogni volta che si vengono a presentare determinati episodi la risposta è sempre la stessa: SI. La Roma dopo essere andata in svantaggio per un errore madornale di Juan Jesus (in assoluto il peggiore in campo), ribalta la partita con una doppietta di El Shaarawy e apparentemente la chiude nel secondo tempo con il 3-1 di Florenzi.

Fino a quel momento una buona partita, con tante note liete: El Shaarawy autore di una bellissima doppietta, il solito Totti che illumina con due assist fantastici e l’ottima partita di Gerson che ha dimostrato buone qualità nell’arco dei 90 minuti. Ma il tutto si annulla dopo l’81esimo, minuto in cui la Roma va in black-out subendo 2 gol in 2 minuti. Noi non ci crediamo, i calciatori in campo non ci credono, forse neppure i giocatori dell’Austria Vienna credono di aver agguantato il pareggio. Eppure è così. Il buio in ogni cosa: fisico, mentale e tecnico. Spalletti infatti, non può sfuggire da un giudizio negativo: mettere Emerson Palmieri a destra è praticamente un suicidio e sul 3-1 azzardare a mettere Salah e Dzeko in campo non ha alcun senso.

Per questo è difficile parlare di promossi e bocciati, buoni e cattivi o come li volete definire. Ripeto, potremmo parlare dell’ottimo El Shaarawy, di Totti o di Gerson, ma qui non si vogliono fare figli e figliastri, ieri la figura fatta in campo è stata pessima, l’ennesima in campo europeo. Vorremmo spiegazioni più chiare e sincere rispetto al solito “ ora si deve lavorar duro e pedalare”, perché di fronte a determinati atteggiamenti e comportamenti vorremmo una reazione più dura e questo puntualmente non accade. E forse proprio per questo la Roma non riesce a crescere. Domenica c’è il Palermo, la miglior occasione possibile per rialzarsi in maniera forte e decisa, sperando sempre di non complicarci la vita da soli. FORZA ROMA.

Alessandro Tagliaboschi


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