In & Out

Cremonese Roma 2-1 | In & Out

Spettacolo degli orrori quello andato in scena al Giovanni Zini di Cremona. Di Giovanni Acone
Redazione de Il Legionario
inserita un anno fa
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La squadra di Ballardini si conferma la bestia nera (solo) della Roma e per la seconda volta in un mese affonda i giallorossi. Un match duro, fatto di pochi colpi di scena e tanti colpi fisici. La sblocca, così come in Coppa Italia, la Cremonese con il gol della stagione di Tsadjout, poi la Roma cerca di alzare i ritmi e votarsi più all’attacco. Gli avversari pressano alto e i capitolini cercano di infilare la difesa con palle lunghe dalle retrovie, ma è giornata storta per tutti, da Dybala a Rui Patricio. A venti dalla fine arriva finalmente il pareggio di Spinazzola che ci illude di poter effettivamente ribaltare la partita, ma era appunto solo un’illusione, la serata è da incubo. Rigore trasformato da Ciofani e prima vittoria dopo quasi trent’anni per la Cremonese in A, mentre i giallorossi perdono terreno rispetto al Milan, l’Inter e anche la Lazio. Prestazione inaccettabile da parte di tutti, soprattutto dopo la partita di giovedì col Salisburgo e che ora mette in dubbio di nuovo la tenuta mentale del gruppo.

IN

Leonardo Spinazzola

A tratti torna ad essere quel giocatore che aveva trascinato l’Italia agli Europei di due anni fa. Si rivedono le accelerazioni e gli inserimenti sia sulla fascia che non, come testimonia il gol del momentaneo pareggio. Illuminante il lancio di Mancini, splendido il controllo e il tiro, non forte ma preciso, con il quale Spina prova a rilanciare i suoi.



OUT

Roger Ibanez
Che sia un bel difensore si sa, ma come a volte capita si addormenta nelle situazioni meno opportune e così si lascia sfuggire Ciofani e Okereke che portano al rigore del raddoppio. Troppo insicuro in certe uscite, non è sembrato saper dare la solidità con la quale affronta altri match. Il peggiore della linea arretrata e forse anche in campo.

Nicola Zalewski
Dopo un buon periodo, torna in una fase di calo nelle prestazioni. Schierato a destra, prova come suo solito giocate non sempre facili, sbagliando cose semplici. Se in area non arriva nemmeno un cross buono la colpa è anche sua che spesso prova dei lanci facilmente intercettabili dalla retroguardia nemica. Il rientrante Karsdorp fa molto meglio di lui e Solbakken porta più caos su una fascia che era diventata fin troppo leggibile per gli avversari.

José Mourinho e Lorenzo Pellegrini
Generale e capitano, nessuno dei due riesce a guidare con successo la spedizione contro i grigio-rossi, anzi. Nel momento in cui la squadra ha più bisogno, Mou cede alle provocazioni di uno scandaloso Serra, quarto uomo della partita (che ha ben pensato di non attivare il microfono nel momento dello screzio con Special One) mentre Lorenzo non brilla. Continua a non essere al top della forma e sembra aver perso lo smalto che lo aveva contraddistinto nella prima parte di stagione. L’espulsione di uno e l’uscita dell’altro sanciscono la disfatta. Ora non c’è più possibilità di sbagliare se si vuole arrivare tra le prime quattro e loro devono essere i primi a cambiare le cose.


Giovanni Acone





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