L'argomento

8 CENTRALI più forti dal 2000 ad oggi (con video)

Rubrica dedicata ai migliori giocatori che hanno vestito la maglia giallorossa. E' la volta dei centrali di difesa. (di Emanuele Grilli)
Redazione de Il Legionario
inserita 7 anni fa
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1) WALTER SAMUEL: The Wall, il muro, chiamatelo come volete, fatto sta che Walter Samuel è stato uno dei difensori più forti della storia del calcio. Dopo alcuni anni molto positivi in Argentina la Roma lo acquista nel 2000 per ben 34 miliardi di lire, una spesa irrisoria per il presidente Sensi che voleva a tutti i costi vincere il tanto agognato scudetto. E in questo Samuel si è rivelato contribuente straordinario, con prestazioni eccellenti e dimostrando una sicurezza invidiabile. Nel 2004 viene ceduto al Real Madrid per 25 milioni e il giocatore continuerà ad affermarsi ad alti livelli, anche nell'avventura successiva con la maglia nerazzurra dell'Inter. Conquista nella sua carriera due campionati argentini, una coppa libertadores, sei scudetti, cinque supercoppe italiane, 3 coppe italia e una Champions League. Davvero niente male.





2) MEHDI BENATIA: In Italia comincia ad affermarsi con la maglia dell'Udinese,e dopo qualche anno in terra friuliana viene ceduto alla nuova Roma di Garcia per sostituire il partente Marquinhos. Il marocchino dimostra fin da subito che le qualità viste a Udine non sono andate perdute, e si toglie lo sfizio di segnare ben 5 gol in 15 partite, tra cui una doppietta in casa contro il Catania. E' il fulcro principale della difesa giallorossa per tutto l'arco della stagione, eccelle negli anticipi di testa, di piede e anche nell'impostazione del gioco. Alla fine della stagione in un intervista a una televisione marocchina dimostra di volersene andare dalla squadra giallorossa, considerandosi ormai pronto per un ulteriore salto di qualità. La risposta dei tifosi giallorossi è tanto furiosa quanto prevedibile, e negli ultimi giorni di mercato il difensore viene ceduto al Bayern Monaco per circa 30 milioni di euro. Cessione che per tutto l'arco di quella stagione verrà perennemente rimangiata, nonostante le buone prestazioni del sostituto Manolas.

3) ALDAIR: Come Mexes anche lui si prende un soprannome affettuoso dai tifosi giallorossi, Pluto Aldair. Uno degli stranieri più presenti della storia giallorossa, per ben 13 anni rimane al centro della difesa romanista difendendola a livelli eccezionali. Non era un velocista assoluto, ma negli stacchi aerei e negli anticipi di fisico era praticamente insuperabile. Alla fine della sua lunghissima esperienza giallorossa viene ritirato il suo numero 6, ridato poi a Strootman 10 anni dopo su consiglio dello stesso brasiliano. E' inoltre l'ultimo effettivo capitano giallorosso prima della cessione della fascia a un giovincello nato a Roma il 27 settembre 1976.

4) JUAN: La sua fragilità fisica è direttamente proporzionale al suo valore sul campo. Uno dei difensori più forti della storia giallorossa, ma allo stesso tempo anche uno dei più fragili. Vederlo in campo era un piacere per gli occhi, ogni anticipo era sempre elegante e sublime. Anche quando sembrava aver perso il tempo arrivava in scivolata e anticipava l'avversario, facendo ripartire subito l'azione. Indimenticabile e commovente la sua prestazione contro l'Arsenal, che lo vede resistere mezzora con un grave infortunio alle gambe e segnare un gol fantastico che fa sognare tutti i tifosi allo stadio. Un professionista esemplare dentro e fuori dal campo.

5) KOSTAS MANOLAS: Dopo la cessione di Benatia negli ultimi giorni di mercato la Roma corre a capofitto alla ricerca di un difensore di alto livello da schierare al centro della difesa. E la scelta ricade sul greco Manolas, già affermatosi in Grecia con l'Olympiacos e pronto per l'approdo in una grande squadra. Fin da subito il giocatore dimostra una sicurezza e determinazione invidiabili, abbinate a una grande bravura nell'intercettare di testa e nel superare gli attaccanti in velocità, uno dei suoi pregi maggiori. Attualmente continua a comandare la difesa giallorossa, nella speranza che possa farlo ancora per tante stagioni a seguire. Per diventare grandi, servono giocatori come lui.

6) PHILIPPE MEXES: Per dimostrare l'affetto che i tifosi romanisti ebbero nei suoi confronti, basti pensare al soprannome affibbiatogli dopo qualche anno con la maglia giallorossa: rugantino. Arrivato nell'estate 2004 in una manovra di mercato che bloccherà gli acquisti e le cessioni per due sessioni consecutive, non inizia bene la sua avventura con errori sciocchi e piuttosto banali. Dalla stagione successiva però comincerà a migliorare sempre di più risultando uno dei migliori difensori della Roma Spallettiana. Trova continuità con il club e con la nazionale, affermandosi ad altissimi livelli per diversi anni. Alla fine della stagione 2010/11, nonostante continui attestati di amore per la maglia giallorossa, il giocatore lascia scadere il suo contratto e si trasferisce a parametro zero al Milan, provocando le ire di tutti i tifosi che credevano in lui.

7) MARQUINHOS: Tra tutti gli acquisti della nuova Roma zemaniana è sicuramente uno di quelli meno considerati, vista la sua giovanissima età considerata eccessiva per i livelli della serie A. Bastano poche giornate e il giocatore prende le redini della difesa dimostrando una maturità enorme e una sicurezza da grande campione, inusuale per un diciottenne alla prima esperienza europea. A fine stagione viene ceduto per 35 milioni al Paris Saint Germain, ma nonostante la breve esperienza il giocatore prova sempre molto affetto per i colori giallorossi.

8) ANTONIO CARLOS ZAGO: Arriva a Roma nel 1998 e due anni dopo è uno degli artefici principali della storica vittoria dello scudetto, formando con Samuel e Aldair una delle difese più solide a livello nazionale ed europeo. Roccioso e determinato quanto basta, è amato dai tifosi anche per un gesto offensivo nei confronti del laziale Simeone, in un periodo in cui la rivalità tra le due squadre era a livelli ancora più alti di adesso.

Emanuele Grilli



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